Pizzo Peloso (2064 m.)

ivanbutti Viste le bizze del tempo nei weekend, decido di prendere un giorno di ferie e con Gabri e Suni ci avviamo verso la valle Onsernone. Siamo entrambi un pò preoccupati per il vento che ha soffiato impetuoso tutta la notte, staremo a vedere come butta. Troviamo un posto per l'auto lungo la strada che sale a Berzona (ce ne sono pochissimi), poco prima dell'abitato, Prendiamo in direzione Sella e, dopo una breve discesa per attraversare su di un ponte il torrente Bordione, il sentiero risale bello ripido il fianco della montagna; è un sentiero a zig-zag, molto ben mantenuto e certamente frequentato, come dimostrano le numerose baite di recente ristrutturazione trovate lungo tutto il percorso, talvolta anche in luoghi isolati. Passato Sella proseguiamo, con pochi tratti dove si può respirare, e così arriviamo a Pino. Qui l'alpeggio invece è diroccato, ed è un vero peccato perchè si trova in una posizione davvero molto bella, con vista aperta ed una eccellente visione sulla parte alta del Lago Maggiore. Il vento, che fin qui ci ha lasciati quasi indisturbati, comincia a farsi sentire, ed è normale perchè ora siamo in cresta; tuttavia è meno peggio del previsto, e dopo una breve sosta iniziamo a risalire senza indugi la china verso il Passo della Maggia; dopo un ripido pendio passiamo per "la crestina dei fulmini" una zona quasi pianeggiante lunga qualche centinaio di metri dove, quasi allineati,  ci saranno una ventina almeno di pini completamente rinsecchiti; passare di qui con i temporali non deve essere piacevole. Sempre su sentiero ben segnato arriviamo al Passo, dove imbocchiamo un sentierino sul lato sud che, passando per qualche tratto anche in cresta, ci porta da ultimo a risalire un canalino dopo il quale siamo ormai alla vetta del Pizzo Peloso. La visuale è ottima, il vento soffia piuttosto forte trasportando addirittura neve dal Nord Alpi, ma resta sopportabile. Dopo le classiche foto di rito ripercorriamo a ritroso il cammino dell'andata, anche se ad un certo punto siamo un pò bassi e dobbiamo risalire di qualche decina di metri per ritrovare la traccia che porta al Passo ( il Galaxy di Gabri è ancora in rodaggio, anche se ci sono progressi evidenti). Sosta pranzo a Pino, dietro il muro di una baita per trovare un pò di riparo dal vento, e rientro in tutta calma nel bellissimo e verdissimo bosco già attraversato all'andata. Una bella escursione, per la quale ringrazio i miei compagni di avventura.
Ultima annotazione per la quota neve : su versante sud ben esposto si va tranquilli fino a 2300-2500 m., su versante nord a partire da 1700 m. circa si inizia a trovare ancora qualcosa.