Generoso: salita da Rovio e discesa dal Tiralocchio


Publiziert von lupo7 , 13. Mai 2012 um 16:27.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:12 Mai 2012
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Monte Generoso 
Aufstieg: 1256 m
Abstieg: 1256 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Parcheggio Rovio

Uscita in solitario: decido di tornare sulla mia montagna preferita che saluto ogni mattina quando faccio colazione. Chiaramente se non ho problemi di tempo salgo da Rovio. 1250 metri di dislivello in circa 5 km, non male. È la seconda volta che faccio la variante, e rispetto alla prima sono decisamente più tranquillo. Decido anche di fare un po' di foto, che durante la mia prima salita avevo limitato. Alla fine saranno oltre 200. 
Quando si fa la variante bisogna mettersi il cuore in pace: non si incontrerà nessuno e così é stato. Il Generoso è un meta molto frequentata, ma la maggior parte delle persone sale da Bellavista, o addirittura con il trenino. in Molti arrivano anche dall'Italia, ma dalla variante salgono in pochi. I motivi sono evidenti: 1250 metri di dislivello non sono impossibili, ma richiedono un buon allenamento. Inoltre le pendenze che si incontrano sono davvero impegnative, e nell'ultimo tratto (la vera variante) si aggiungono pendii esposti, un po' di arrampicata, corde fisse e catene non sempre stabili ed un ponticello traballante. Da non dimenticare che il sentiero non è più mantenuto e le tracce pur numerose, a volte spariscono. Per la seconda volta "manco" clamorosamente l'alpe di Perostabbio. Quello è un punto dove perdo contatto con il sentiero per poi ritrovarlo più in alto. Questa volta è stata anche più difficile. La zona molto selvaggia è caratterizzata da un bosco di faggi. Le foglie, che cadono in primavera all'arrivo delle nuove, nascondono il sentiero e diventano spesso scivolose. In mezzo al bosco a volte, se si sbaglia strada coi si trova di fronte a pareti che sconsiglio (per esperienza propria) di scalare. Non sono altissime, ma molto inconsistenti. Ho perso quasi un ora per venirne fuori. A parte questo fuori programma per il resto non si può sbagliare strada. Dopo il bosco inizia la salita vera e propria su un lungo pratone che porta dritti al Baraghetto. Per intenderci i ciuffi d'erba sono lì davanti al tuo naso. Arrivato in cima al pratone una freccia sbiadita indica che si svolta a destra. Bene, ma a destra c'è un precipizio... in effetti a guardar bene un sentierino  c'è, piccolo ed esposto ma c'è. Lo imbocco e così inizio la vera variante,  e in circa 20 minuti si è in vetta. Qui finisce anche la mia solitudine. Ci sono già tre persone. Altre 40 arriveranno da lì a breve, forse con il trenino... decido di andarmene subito. Troppa confusione. Di scendere dalla stessa via di salita non se ne parla. Non oggi. Rimane la discesa dall'Alpe di Melano via Bellavista. Lunghissima. In quel momento mi viene in mente un consiglio che il "maestro" mi diede qualche tempo fa. "scendi dal Tiralocchio". Ma dove lo trovo il Tiralocchio. Sulle carte  segnato. Scendo un breve tratto in direzione Bellavista ed ecco un sentierino che si dirige verso la ferrovia. Lo seguo, attraverso i binari ed arrivo ad un punto dove parte un bel pratone ripido tanto quanto quello fatto in salita. Io di lì non ci scendo. Lo dovevo sospettare che i consigli del "maestro" spesso erano delle trappole. Lui ha una visione distorta di quello che è facile o difficile. Proseguo qualche metro in discesa e vedo che un sentiero (quello che resta del sentiero) parte in discesa sul protone. Decido di seguirlo. In effetti è ripidissimo, ma il fatto che il sentiero esista (anche se secondo me non è stato percorso molte volte negli ultimi tempi) mi tranquillizza un po'. Metto a dura prova le mie ginocchia, ma alla fine è tutto allenamento in vista delle mie future uscite estive. IL sentiero rimane visibile per un bel po' ma entrati nel bosco sparisce. Ogni tanto mi sembra di vederlo, ma sparisce quasi subito. Il "maestro mi aveva detto che dal Tiralocchio si scende fino all'Alpe di Melano. non ne sono sicuro ma continuo a scendere, e finalmente arrivo..... all'Alpe di Melano. Aveva ragione lui, anche se dopo aver perso il sentiero non credevo di arrivare proprio lì. Il peggio è fatto, anche se manca ancora un bel po', ma almeno non si corre il rischio di perdersi. Ogni volta mi sembra sempre più lunga della volta precedente.
Per riassumere: è una bella gita da fare in ambiente selvaggio. SI possono incontrare camosci, volpi, cinghiali. Per gran parte della via non ci sono molte difficoltà. Quello che complica un po' tutto è la pendenza a volte estrema e l'ultima parte che se scivoli ..... 

Tourengänger: lupo7


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Kommentare (3)


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Sky hat gesagt:
Gesendet am 13. Mai 2012 um 20:22
Ormai la Variante in solitaria è diventato un classico per lupo7 !
Urge però dotarsi di un GPS.. non si può "mancare" il Perostabbio una terza volta !
A presto !
Sky

lupo7 hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Mai 2012 um 22:19
In effetti necessito di gps serio. Per quanto riguarda il percorso lo rifarei anche domani. Una volta devi venire anche tu.

Sky hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2012 um 13:34
Lo sai che il Lüzzi ha un concetto un po' particolare di "sentiero"...!

P.S. c'è una relazione proprio di pochi giorni fa della via del Turalocchio !


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