Monte Generoso - salita dalla Variante e discesa dal Tiralocchio
Da Rovio, parcheggio grande sotto la chiesa, saliamo per le strade del paese, uscendo in alto verso est, passiamo dalla cappella di Sodino 583 e arrivati sopra il Prato di Pioda, deviamo a destra per una breve visita al Buco della Sovaglia, la grotta da dove esce normalmente il torrente, ora in secca.
Ripreso il sentiero marcato, si sale lungamente nel bosco fino a sbucare ai prati e alla baita- bivacco di Perostabio 1233 m.
Sopra il bivacco inizia la marcatura bianco-blù, il sentiero è tranquillo fino a quota 1370 circa, poi arriva in zona esposta e rocciosa, sale a fianco di una formazione rocciosa chiamata "Cammello", e salendo, inizia una traversata verso sud, dotto le pareti del Baraghetto ( la seconda vetta del Generoso ), infine passa sotto la "Casa della Marchesa" e arriva alla Sella di quota 1647 m.
Da qui salendo di cresta verso sud, aiutati anche da qualche cavo, arriviamo in cima al Generoso 1701 m.
Siccome era questa una gita fatta solo poco più di un anno fà, cerco almeno di spingere i miei compagni a fare una diversa discesa a valle.
Il tarlo si chiama "Tiralocchio", una via percorsa una vita fà, un paio di volte, ma ora cancellata dalle carte.
Scendiamo quindi alla stazione del trenino e all'albergo, quindi al belvedere a nord della Cima di Sassalto, aggirando ora le antenne a sinistra, ci riportiamo sul crinale ( sempre al di sopra della ferrovia ), passiamo sopra un altro cucuzzolo : Motto di Cima 1582 m e scendiamo ai margine dell'abetaia bruciacchiata da un incendio. Infine arriviamo alla Sella sopra la quota 1447 m. Da qui si vede già la ferrovia infilarsi in una galleria. Qui guardiamo nel ripido ed erboso versante Ovest. E bingo, la traccia è ancora ben riconoscibile nel secco paglione, e traversando a destra scende fino sul costone del Tiralocchio, il costone dopo un pò diventa boscoso e la traccia scende sempre riconoscibile. Ogni tanto ci sono dei fili elettrici intorno ai faggi. Si potrebbe anche chiamare "Via dell'elettricista".
Senza grossi patemi arriviamo al rudere di una baita, e appena sotto inizia il ripido prato, alla cui base ci sono le due baite dell'Alpe di Melano 917 m.
E' fatta, da qui non ci sono più problemi, il sentiero è marcato.
Andiamo verso destra con una lunga traversata, e quando il sentiero si sporge sulla Valle della Carbonera, è ben riconoscibile il luogo del pilone della teleferica provvisoria , installata per la costruzione dell'albergo su al Generoso "Il Fiore di Pietra". Si vedono ancora alcuni ancoraggio e l'area è ora priva di alberi.
Il sentiero ora scende più deciso e arriva al Ponte sul torrente Sovaglia di quota 572 m, e in breve siamo alla Cappella di Soldino, chiudendo il giro. da qui in breve a Rovio, con deviazione per andare alla Cascata del Botto 444 e relativa risalita all'auto.
Ripreso il sentiero marcato, si sale lungamente nel bosco fino a sbucare ai prati e alla baita- bivacco di Perostabio 1233 m.
Sopra il bivacco inizia la marcatura bianco-blù, il sentiero è tranquillo fino a quota 1370 circa, poi arriva in zona esposta e rocciosa, sale a fianco di una formazione rocciosa chiamata "Cammello", e salendo, inizia una traversata verso sud, dotto le pareti del Baraghetto ( la seconda vetta del Generoso ), infine passa sotto la "Casa della Marchesa" e arriva alla Sella di quota 1647 m.
Da qui salendo di cresta verso sud, aiutati anche da qualche cavo, arriviamo in cima al Generoso 1701 m.
Siccome era questa una gita fatta solo poco più di un anno fà, cerco almeno di spingere i miei compagni a fare una diversa discesa a valle.
Il tarlo si chiama "Tiralocchio", una via percorsa una vita fà, un paio di volte, ma ora cancellata dalle carte.
Scendiamo quindi alla stazione del trenino e all'albergo, quindi al belvedere a nord della Cima di Sassalto, aggirando ora le antenne a sinistra, ci riportiamo sul crinale ( sempre al di sopra della ferrovia ), passiamo sopra un altro cucuzzolo : Motto di Cima 1582 m e scendiamo ai margine dell'abetaia bruciacchiata da un incendio. Infine arriviamo alla Sella sopra la quota 1447 m. Da qui si vede già la ferrovia infilarsi in una galleria. Qui guardiamo nel ripido ed erboso versante Ovest. E bingo, la traccia è ancora ben riconoscibile nel secco paglione, e traversando a destra scende fino sul costone del Tiralocchio, il costone dopo un pò diventa boscoso e la traccia scende sempre riconoscibile. Ogni tanto ci sono dei fili elettrici intorno ai faggi. Si potrebbe anche chiamare "Via dell'elettricista".
Senza grossi patemi arriviamo al rudere di una baita, e appena sotto inizia il ripido prato, alla cui base ci sono le due baite dell'Alpe di Melano 917 m.
E' fatta, da qui non ci sono più problemi, il sentiero è marcato.
Andiamo verso destra con una lunga traversata, e quando il sentiero si sporge sulla Valle della Carbonera, è ben riconoscibile il luogo del pilone della teleferica provvisoria , installata per la costruzione dell'albergo su al Generoso "Il Fiore di Pietra". Si vedono ancora alcuni ancoraggio e l'area è ora priva di alberi.
Il sentiero ora scende più deciso e arriva al Ponte sul torrente Sovaglia di quota 572 m, e in breve siamo alla Cappella di Soldino, chiudendo il giro. da qui in breve a Rovio, con deviazione per andare alla Cascata del Botto 444 e relativa risalita all'auto.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (4)