Val Camadra - una ciaspolata di ripiego ma piacevole
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Val Camadra / Pian Geirett – un ripego … ma con grandi panorami
Lasciatemi spiegare questa insolita escursione.
Il meteo è ottimale per una delle ultime ciaspolate, il cielo è terso, previsioni ottime, solo un po’ di vento a rompere.
E’ deciso si fa il giro del Pizzo delle Colombe, con i due passi del Sole e delle Colombe appunto.
Un copia ed incolla della recente escursione di francesco,
gabriele ed
ewuska, loro purtroppo non si sono goduti i gran panorami a causa del meteo decisamente avverso.
La zona la conosciamo bene, tra l’ altro lo stesso giro lo abbiamo già fatto in estate, e lo ricordo molto piacevolmente, i panorami sono splendidi in tutte le angolazioni.
A Bellinzona il cartellone dei passi aperti ci conferma il Lucomagno aperto, salendo a Camperio, nei pressi della sbarra (aperta), un cartello rosso indica “Chiusura dalle 11:00 alle 21:00”, ed un cartello giallo dice che la strada può essere chiusa in ogni momento a causa di slavine.
Ma in una giornata così …. Non si può chiudere la strada! Ci sono molte auto che salgono al passo, e noi le seguiamo, non volendo credere o non volendo capire.
Parcheggiamo all’ Infocentro Casaccia e alle 8:30 siamo in cammino verso l’ Alpe Casaccia, paesaggi stupendi (ho messo qualche foto a beneficio dell’ amico Francesco).
Al ponticello sul Brenno inforchiamo le ciaspole, la neve soffice le richiede.
Iniziamo quindi la salita … carichi di grandi intenzioni e aspettative.
Ma … anzi un grande MA …. Saliti all’ Alpe Gana troviamo un gentile signore all’ esterno della baita che legge il giornale, tranquillo.
Saluti e convenevoli, e ci dice “lo sapete vero che alle undici chiude la strada” ?
Ghiaccio solido dentro di noi … peggio di una doccia gelata, e ci ha aperto bruscamente gli occhi.
“Ma sicuro - sicuro?”
“Certo! La dì anca la radio”
“Ma come in una giornata così? Non ci sono pericoli di slavine!”
“Ma da la part de là sì … (nel Grigionese)”
Siamo stati stupidi, o meglio non volevamo crederci, ma se in Svizzera scrivono che chiuderanno il passo … significa che LO CHIUDERANNO!
E ora che si fa? Qualcuno propone di proseguire (abbiamo già percorso oltre 1Km) ed aspettare le 21:00 per passare la sbarra, significa arrivare a casa tra le 22:30 e le 23:00
E chi le sente le mogli?
Ritorno sconsolato alla vettura, con ciaspole in libera fino all’ Infocentro.
Ciaspolando preparo mentalmente delle proposte alternative, non poche da Camperio in giù …
Dotra, Croce del Bosc, Pizzo Rossetto, Punta di Larescia, Capanna Gorda, la Bovarina, tutti luoghi conosciuti e raggiungibili, c’e’ da considerare il grosso handicap di una partenza molto in ritardo.
Non vedo risposte entusiaste alle proposte, anzi … “ci siamo già stati”, “lì ci sono stato la settimana scorsa”, “il Rossetto ci sono stato e non c’e’ neve” ….
C’e’ voglia di vedere luoghi nuovi … e allora?
Mi viene in mente una recente escursione degli amici Carlo e Flavia che sono salita al Pian Geirett, apro la mappa sul tablet e verifico come arrivarci.
Risposta entusiasta dei miei compagni, un posto nuovo è sempre una scoperta!
A Daigra parcheggiamo in uno slargo, vicino ad altre 3 auto, 1 è di persone che abitano le baite sotto la strada, due sono di sci-alpinisti che incontreremo lungo il percorso.
La strada prosegue, è la via estiva che percorre il bus della Greina, ma invasa da neve, o meglio da una serie di slavine.
Iniziamo a camminare alle 10:00, mi sembra di ricordare una frase che mi ha divertito di turistalpi (spero sia sua la citazione), “iniziamo a camminare in montagna come i signori … dopo le 9:00”.
Ciaspole nello zaino percorriamo la strada superando cumuli di neve e innumerevoli slavine.
Mi ha molto colpito che superando la più vasta delle slavine incontrate (non distante dal parcheggio), vediamo affiorare dalla neve sporca il tetto di una autovettura, piuttosto malconcia …
La salita, sempre senza ciaspole, è tranquilla, un saliscendi di slavine.
Raggiungiamo l’ Alpe di Fontana e proseguiamo, tagliando i tornanti della strada dove possibile su prati dove sbocciano i crocus, ma ancora su molta neve dove spesso si sprofonda
Attorno i 1850mt, la neve domina incontrastata e calziamo le ciaspole.
In alto alla vallata si vede bene la nostra meta (palina) e si vede bene anche la Capanna Scaletta con le sue imposte rosse.
Alle 11:55 siamo a Pian Geirett, io inevitabilmente ultimo a causa del ripido strappo finale.
E’ troppo presto … Paolo guarda insistentemente la capanna Scaletta, è lì 200mt sopra le nostre teste … sì ma anche sopra un paretone roccioso pieno di canali e di slavine.
Insistono per provarci, la mappa dà due percorsi possibili:
quella che l’ amico sky chiama la direttissima per la capanna, e la seconda che sale con traversi e zig-zag quasi al passo della Greina per scendere poi alla capanna.
La direttissima mi ricorda la recente esperienza alla Gana Rossa, a complicare la cosa ci sono anche le slavine, l’ altra via forse è "più" fattibile, ma il traverso che sale dal Pian Geirett ed i zig-zag sulla mappa mi suggeriscono che la pendenza è importante ed il traverso mi sembra roba da sci-alpinisti, loro in discesa se la godono, noi ciaspolatori abbiamo molti più problemi (diciamo che dipende molto dalla qualità della neve, ma sono giornate di primavera, non c’e’ molto da fidarsi).
Faccio fatica a convincerli che non val la pena rischiare, la mia dose di adrenalina l’ ho già avuta questo mese ….
Tornando a casa mi conforto trovando pochissime escursioni invernali alla Scaletta, solo i soliti "intrepidi".
Alla fine i più avventurosi cedono e ci sediamo attorno alla cappelletta della Madonnina per pranzare, unico punto cementato che sporge dalla neve.
Il vento rompe proprio e ci costringe a pranzare veloci per poi calzare i guanti, ma il paesaggio è così bello che comunque ci godiamo un paio d’ore di dolce-far-nulla.
Chi passeggia, chi dorme e prende il sole, chi chiacchera …
Il paesaggio verso il fondovalle è proprio bello, ma sono i tremila alle nostre spalle che ci attraggono di più …
Peccato non poter salire in auto fino al Pian Geirett! Comunque c'e' il bus.
Alle 14:00 decidiamo di scendere, prendendocela comoda, anzi facciamo delle belle deviazioni per osservare da vicino il torrente Brenno della Greina che scende a valle impetuoso, con belle cascate e pozze cristalline, contornate dalla neve pulita.
La discesa è breve, in totale sono 7Km, quindi poca roba, anche se ci divertiamo sui pendii dove la neve tiene, un po’ meno dove è marcia e affondi fino al cavallo dei pantaloni …
Ci fermiamo ancora a guardare la vettura parcheggiata dentro la slavina.
Al parcheggio ci cambiamo e ci fermiamo a goderci il sole ed i panorami, poca voglia di tornare a casa al momento.
Gran bella vallata … e tanti “stuzzicanti” tremila, anche alla nostra portata … ci rivedremo : PROMESSO!
Vista da roberto59
Ciao ragazzi, purtroppo la chiusura, a mio avviso senza senso, perpetrata dagli "amici' elvetici, ci ha rovinato l'escursione al passo delle Colombe, e' andata cmq. bene anzi benissimo, ma trovo poco logico chiudere la sbarra in questo modo.
Mi spiego, la sbarra si trova a Campra ben sotto rispetto al passo del Lucomagno, d'accordo capisco il pericolo slavine dalla parte del cantone Grigioni, all'uscita della galleria, ma perche' chiudere da questa aprte cosi' in basso?
E' discriminante per chi vuole salire al passo, chiudete piu' in alto, all'entrata della galleria, ok il pericolo, ma cosi' ripeto per me non ha senso.
Premesso cio', posso solo ribadire che e' stata un'escursione tranquilla, rilassante in una gran bella vallata, ampia, soleggiata e piacevole da salire, e' vero sarebbe stato bello salire al rifugio Scaletta, quantomeno provare, ma l'esperienza della Gana rossa ha giocato un ruolo importante, in effetti alla fine abbiamo deciso di non tentare nonostante il cuore dicesse di provare, ma va bene cosi', il silenzio l'immensita' della valle, la maestosita' delle montagne, ha assolutamente soddisfatto la voglia di montagna.
Un saluto a tutti, ciao
Roberto
«Queste montagne suscitano nel cuore il senso dell'infinito, con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime». Giovanni Paolo II
Vista da gimmy
Anche se come è stato scritto dai miei compagni,la bellissima valle Camandra e pian geirett, è stato un ripiego. questo posto ci ha fatto passare una bella domenica con le ciaspole ai piedi. vedendo anche attorno a noi dei bei tremila che potrebbero essere alla nostra portata x cui lasciamo un punto di domanda sul futuro. x il resto è stata come sempre una bella esperienza, in cui il meteo a parte un pò di vento è stato benevolo
ciao alla prossima
Vista da brown
Quando il personaggio con viso tranquillo gentilmente ci allerta che oggi era confermata la chiusura della sbarra per il passo dalle 11 alle 21, si e' smontato in un attimo il programma della giornata.
Doveva essere una ciaspolata in quota , per me una zona nuova, il gps era pronto con rotte da seguire e le ciaspole scalpitavano sullo zaino.
Tutti provano invano a inventare una soluzione : torniamo dopo le 21, camminiamo solo per un'oretta, scassiniamo la sbarra ......etc.
Fortunatamente Giorgio (che la Swiss map l'ha ormai imparata a memoria), ci propone un'alternativa che subito affascina tutti.
Val Camadra, un nome per noi tutti misterioso ,qualcosa di nuovo ,un nuovo obbiettivo da raggiungere.
Via allora verso Pian Geirett ,accompagnati da un venticello un po' fastidioso, ma con giornata soleggiata.
Subito il nuovo paesaggio ci colpisce,tante cime viste solo sulle mappe, lungo il percorso tante slavine, due marmotte ci accolgono e ci fanno capire che ormai l'inverno sta dando il cambio alla primavera.
La capanna Scaletta ci ha tentato ma, visto l'orario, il percorso sconosciuto e la neve ormai pesante, a mezzogiorno abbiamo preferito il relax per gustarci la bellezza di questo nuovo posto.
Escursione ben segnalata, facile, fatta per gruppi che devono passare per forza di cose al famoso Piano B, emergenza cambio programma.
Comunque ci torneremo ne vale veramente la pena!
a presto Brown - Paolo
Il solito riassuntino:
Percorso: Daigra – Alpe Fontana- Alpe di Camadra di Fuori – Alpe di Camadra di Dentro –
Pian Geirett (piazzetta arrivo bus Greina e cappelletta)
7.0 Km, 4:00 di cammino -6:00m di orologio
Dislivello: 600 mt assoluto/relativo
Partecipanti: Giorgio, Paolo, Gimmy, Roberto, Angelo
Altre foto, diario, tracce sul nostro sito (a breve)
Girovagando
www.girovagando.net escursione # 124




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