Cresta S del Piz Valdraus, cima 2904 - Skitour


Publiziert von tapio , 23. Februar 2012 um 10:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:22 Februar 2012
Ski Schwierigkeit: ZS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Piz Medel   CH-TI   Gruppo Scopi   CH-GR 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1682 m
Abstieg: 1682 m
Strecke:Ghirone, Cozzera (1309 m) – Magana (1285 m) – Daigra (1408 m) - Pian Geirett (1975 m) – Capanna Scaletta (2205 m) – Arco della Greina (2330 m) – Cogn dei Lavazz – Valdraus - cima 2904 sulla cresta S del Piz Valdraus - ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N 2, uscire a Biasca. Prendere la strada della Valle di Blenio fino ad Olivone, qui svoltare a destra per Campo Blenio/Luzzone. A Ghirone proseguire fino al parcheggio situato a quota 1290 tra Cozzera e Magana (qui, oltre ad una catena con cartello di divieto, il ghiaccio e l’innevamento costituiscono un forte motivo di rinuncia al proseguimento in auto)
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Per oggi mi ero riproposto, una volta tanto, di puntare all’estremo nord del territorio provinciale e di calcare le nevi della Formazza, culla italiana, pare, dello scialpinismo. Ma il solito pressapochismo delle fonti informative italiane (ben 3 organi d’informazione locali ribattono la stessa notizia senza nemmeno il beneficio del dubbio circa un fantomatico divieto di pratica dello scialpinismo nella citata Valle Formazza; eccoli: vco azzurra tv, ossolanews, rvl, mentre il quarto, neveazzurra, quanto meno parla unicamente di “attività sconsigliata”) mi fanno cambiare idea. Ora, senza entrare nel merito dell’avventura toccata ai due scialpinisti (fortunatamente a lieto fine), mi preme qui evidenziare come non esista nessun divieto di “fuoripista” in alta Val Formazza (del resto non esistono impianti e piste da discesa oltre la cascata del Toce). La rinuncia alla gita doveva semmai risiedere nel buonsenso dei due scialpinisti, anche se normalmente, con grado 2 (pericolo moderato) le gite si fanno. In ogni caso le valanghe non leggono il bollettino prima di staccarsi!

 

Comunque, morale di questo lungo cappello: per evitare possibili “sanzioni” e altri guai, abbandono l’idea della Formazza e parto alla volta della Val di Blenio e precisamente della Val Camadra.

 

La meta odierna è il Pizzo Coròi (2785 m). Alla partenza, al parcheggio (1290 m) tra Cozzera e Magana, in fondo al paese di Ghirone, faccio ben presto conoscenza con tre valenti skialper (e non solo, in verità dei veri alpinisti!) della Brianza (zona di Merate) diretti al Piz Valdraus. Due di loro si involano, abituati ad un passo che non mi è consueto, mentre il terzo, Massimo, percorre con me tutta la Val Camadra, il Pian Geirètt e la salita fino alla Capanna Scaletta, ivi compreso il tratto qualificato AD- (salito con i rampanti sia da me che da lui). Da lì proseguiamo ancora insieme in amabili chiacchiere “di montagna”, sempre rampanti ai piedi, superando la gola della Greina e arrivando in prossimità dell’Arco. Lì scatta la proposta, già ventilata precedentemente, di unirmi al loro gruppo per la salita al Valdraus. Accetto volentieri, anche se è una cima che ho visitato non molto tempo fa (ma con la neve cambia tutto!). La via prescelta si sostanzia nella salita diretta sul ripido pendio che fronteggia l’Arco della Greina, per guadagnare gli altipiani a sud della vetta. A poco a poco il distacco tra me e Massimo sale, io soffro sempre di più dello zoccolo laido che si palesa sotto lo sci in zona scarponi. Mi fermo una prima volta per eliminarlo. Ma questo si riforma. Allora do la colpa ai rampanti, che trattengono la neve in quella zona. Seconda sosta: tolgo i rampanti (qui non sono indispensabili), tolgo lo zoccolo a fatica e lascio gli sci ad asciugare al sole per 10 minuti. La cura si rivela vincente solo per una breve durata: la neve riscaldata dal sole battente ricomincia ben presto a compattarsi sotto le pelli ormai umide. È già da 500 metri di dislivello (subito dopo la Capanna Scaletta) che lotto con lo zoccolo. Sulla cresta S del Piz Valdraus intravedo una cima secondaria, la cima 2904. Sono passate cinque ore e mezza dalla partenza e la cima principale, pur non presentando più difficoltà importanti (salvo i 38° sugli ultimi 60 m che conducono alla cresta sommitale), non è ancora vicinissima. Inoltre rischierei di raggiungerla quando i miei compagni di viaggio potrebbero aver già intrapreso la discesa. Senza patemi mi fermo sulla cima 2904 (dotata di ometto e di cartello) e mi godo il panorama. La meta prefissata, il Coròi (ed eventualmente anche il Pizzo Marumo), sono davanti a me, ad una quota inferiore a quella raggiunta. Sono molto soddisfatto e non appena vedo i due skialper iniziare la discesa, mi preparo velocemente per raggiungerli. Si fermano ad una certa distanza da me e così parto per unirmi a loro. Dopo aver disceso un primo pendio noto però che uno dei due è in realtà una ragazza. Capisco che si tratta di altre persone (chissà da dove si sono materializzati!!!) e così rimango lì a mezza montagna senza sapere bene cosa fare, se seguirli comunque o se aspettare gli altri. Alla fine non faccio né l’una né l’altra cosa. Li lascio andare e visto che dalla cima non arriva nessuno, scendo da solo, più o meno per la stessa via di salita. I pendii sono stupendi e, nella parte precedente l’Arco, molto ripidi. Ma nessun problema. Dopo la gola della Greina mi butto un po’ troppo verso la Capanna Scaletta e, neanche a dirlo, mi tocca risalire “a scaletta” un buon 20 metri: i canali sottostanti, sia quello a SW che i due a WNW, sono oltre le mie possibilità, direi anzi che sono da sci “estremo”. Vado quindi a raggiungere l’attacco del pendio a NW, che è comunque valutato AD-. Scendo con belle curve ed arrivato al Pian Geirètt noto che i miei tre compagni di escursione, Ivano, Enrico e Massimo stanno affrontando il pendio sul costone superiore del Piano della Greina. Li aspetto e con loro concludo l’escursione con una lunga discesa fino a Ghirone, su neve a tratti passabile, parzialmente su firn, occasionalmente su cemento e talvolta su ghiaccio. Per celebrare un’escursione davvero stupenda ci fermiamo in quel di Olivone per un brindisi a suon di Calanda!

Commento finale: grande giornata di sci, per me indubitabilmente un bel passo avanti sulla bianca e pellata via!!!

 

 

Tempo totale: 7 ore e 30’ 
andata 5 ore e 30’ – ritorno 2 ore (errori e soste comprese)

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

bidi35 hat gesagt: tolle Skitour...
Gesendet am 23. Februar 2012 um 12:24
...und Superfotos...gratuliere Fabio.

Bei uns sind nächsten Monat bereits wieder die Hundszahnlilien bei Cavandone auf dem Programm...

saluti Bidi

tapio hat gesagt: RE: tolle Skitour...
Gesendet am 23. Februar 2012 um 12:48
Vielen Dank, Heinz.

Also, nächsten Monat werdet Ihr nicht nur Hundszahnlilien in Cavandone finden, sondern auch Mimosen und Magnolien! Und natürlich… ein köstliches Essen, denke ich…

Salü, Fabio

bidi35 hat gesagt: RE: tolle Skitour...
Gesendet am 23. Februar 2012 um 13:17
da freue ich mich...wenn man zu früh geht, blühen vor allem die wunderbaren Magnolien beim Abstieg nach Suna noch nicht.
Köstliches Essen gehört natürlich dazu...

LG Heinz

gabriele hat gesagt: divieto di sci-alpinismo ?
Gesendet am 23. Februar 2012 um 12:44
purtroppo per ogni persona che sa di montagna e ne parla un po' ce ne sono almeno dieci che non sanno e ne straparlano

tapio hat gesagt: RE:divieto di sci-alpinismo ?
Gesendet am 23. Februar 2012 um 13:03
parole sante, Gabriele, e poi il vizio dei giornalisti è spesso quello di non verificare le notizie, specialmente quando sembrano verosimili, e ritrascriverle così come le hanno trovate...

skiboy1969 hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2012 um 13:56
Bravo Fabio oramai hai svestito i panni del ciaspolatore e hai indossato definintivamente quelli dello scialpinista!!! bravo!!!!!
Ciao
M

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Februar 2012 um 14:45
Marco, grazie!

Visto che questa affermazione viene da qualcuno che di scialpinismo ne sa qualcosa… può darsi che prima o poi finirò per crederci anch’io!!!

Ciao, un saluto, Fabio

lebowski hat gesagt: evoluzione
Gesendet am 23. Februar 2012 um 14:29
E' evidente, come sottolinea Marco che sei salito di molto nella scala evolutiva del fruitore di montagna.
Qualcuno disse che la via più bella è quella che non abbiamo ancora percorso...mi sembra che queste parole ti calzino alla perfezione!

ciao

tapio hat gesagt: RE:evoluzione
Gesendet am 23. Februar 2012 um 15:03
Ti ringrazio Luca, ed è proprio riprendendo le tue parole che aggiungo che la montagna più bella è quella che ancora non abbiamo salito!

Ciao, Fabio

paoloski hat gesagt: zoccolo
Gesendet am 23. Februar 2012 um 21:21
Ciao Fabio,
complimenti per la gita.
Per quanto riguarda lo zoccolo sotto le pelli, portati dietro della sciolina, quella con il tampone che si mette normalmente a freddo sulla soletta: passata sulle pelli, dopo averle ripulite dalla neve, di solito funziona. Certo è tutto peso in più ma d'altronde tu ti ostini ad andare in giro in settimana (forse perchè c'è il sole?): noi certe cose le mettiamo fra l'attrezzatura collettiva.
Ciao, a presto, Paolo

tapio hat gesagt: RE:zoccolo
Gesendet am 23. Februar 2012 um 22:02
Ciao Paolo,
grazie per i complimenti e per i consigli. La sciolina devo proprio procurarmela, immagino che tu sappia quanto sia fastidioso procedere con dei chili aggiuntivi sotto lo sci, oltre alla scarsa stabilità…
Il peso non penso sia un problema; stavolta, oltre al solito armamentario, avevo anche piccozza e ramponi, che sono poi rimasti inutilizzati.

L’attrezzatura collettiva rientra nelle comodità dell’andare in giro in gruppo: un po’ per uno e non manca niente! È uno degli aspetti più gradevoli del vostro gruppo.

Ciao, a presto, Fabio

gbal hat gesagt: Ricordo ancora....
Gesendet am 24. Februar 2012 um 15:17
....i tuoi "primi passi" di un anno fa o poco più, la modestia e l'obiettività con le quali descrivevi i molti errori e capitomboli ma anche la gioia per i progressi che allo stesso tempo facevi. Beh, direi che è cambiato questo: gli errori sono sempre meno, progressi e valentìa aumentano rapidamente. E non saranno quegli scarsi 200m mancanti a fare la differenza: la prossima volta (con o senza sciolina) colpirai il bersaglio più ambito.
Bravo!
Giulio

tapio hat gesagt: RE:Ricordo ancora....
Gesendet am 24. Februar 2012 um 16:59
Grazie Giulio per i complimenti!
...ma sono ancora molto lontano dai veri scialpinisti, quelli con anni e anni di esperienza alle spalle. Certo mi sto appassionando anch’io alla disciplina, ma deve ancora passare molta acqua sotto i ponti…

Ciao, un saluto, Fabio

Felix hat gesagt: tolle Tour ...
Gesendet am 27. Februar 2012 um 14:07
und besonders gefällt mir der Arco - Bravo Fabio!
Lieber Gruss

tapio hat gesagt: RE:tolle Tour ...
Gesendet am 27. Februar 2012 um 14:41
Vielen Dank Felix!

Die Gegend von Greina ist ja selbst wunderbar, und der Bogen ist „die kleine Kirsche auf dem Kuchen“ (italienische Ausdruck, die auf Deutsch wie „die Krone des Ganzen“ klingt).

Liebe Grüsse, Fabio


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