Piz Valdraus (3096 m) con cresta al Piz Gaglianera (3121 m)
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blepori Il mondo incantato della Greina oggi ci attende. Giù al pian Geirett la primavera ormai si fa' largo e i torrenti spumeggiano gonfi della neve di fusione. Più su il Plaun de la Greina ancora dorme sotto un grande manto candido, le prime marmotte fanno capolino risvegliate dal sole ormai caldo; maestosi due stambecchi incedono nei campi di neve anelando la prima erba che appare sui costoni rocciosi.
Man mano che saliamo il silenzio e la pace ci contornano; un immenso circo ci accoglie sormontato da grandi creste e dalle cime; a sinistra il Valdraus, una pigna da sass con l'aspetto un po' dimesso, quasi sottomesso alla piramide nera del Gaglianera, che si staglia ardito nel cielo. Di fronte a noi Coroi, Toroi, Marumo volgono la schiena imbiancata al sole; infinite quinte di montagne si aprono verso sud, facendo sognare i caldi orizzonti dei laghi e delle pianure.
Dopo l'erta salita lo sguardo si tuffa verso nord, giù giù nelle valli in cui nasce il Reno, fra maestosi ghiacciai e pascoli ormai verdi dove possiamo solo immaginare l'alpigiano e le sue bestie. La cresta ci attende incute un po' di timore, così affilata sugli abissi; con prudenza e attenzione la seguiamo come formichine sul dorso di un gigante, poi la calda roccia del turrito Gaglianera ci invita ad accelerare il passo verso la cima. Un filo sottile lo congiunge al Piz Vial: il sentimento ci porterebbe a proseguire la nostra cavalcata per creste, la ragione ci consiglia di scendere a valle prima che il sole troppo ammolli la neve.
E così con varie tecniche e usando diverse parti del corpo divalliamo sotto lo sguardo attonito degli stambecchi che ancora si interrogano sul fugace apparire e il rapido scomparire di questi strani esseri bipedi che non sembrano trovare pace che nel salire e nello scendere, nel risalire e nel riscendere, in un'eterna collana di vette.
saimon
Bello, oggi andiamo in Greina, ho proposto in settimana di salire a fare due cime a blepori e lui, senza troppi pensieri, ha accettato la proposta...
Inizio dell'escursione alle ore 6.00
Tempo dell'escursione al Piz Valdraus 09.30 (con pausa)
Tempo dell'escursione al Piz Gaglianera 10.30 (senza pausa)
Temperatura alla partenza +8.5°
Temperatura in cima al Piz Valdraus e al Piz Gaglianera +5.0º (con leggero vento da sud)
Rientro verso le ore 12.30 (con pause)
Temperatura al rientro +22.5°
Totale km: 17.40
Sforzo km: 41.04
Tempo escursione senza pause: 6h
Tempo escursione con pause: 6.30h
Solito ritrovo a Biasca e saliamo in auto fino alla barriera Alpe di Fontana San Martino, poi al parcheggio ci troviamo davanti una fresa neve in traverso che blocca la strada, quindi niente da fare, non rischiamo di andar su, altrimenti troveremmo qualche valanga che blocca il cammino. Dopo 30min. che camminiamo sulla strada arrivano due auto di sci escursionisti che tentano di salire il più vicino a Pian Geirett, ma arrivano giusto sotto e posteggiano.
I 50min. di camminata fino al Pian Geirett risultano come un buon riscaldamento.
Da Pian Geirett decidiamo di prendere la direttissima del Brenna per i pendii erbosi/innevati che ci porteranno a quota 2500 m in zona laghetto; da qui la neve è ottima, tiene bene e in alcuni punti é anche bella ghiacciata. Ciò ci permette di salire molto velocemente, con blepori il treno che dà il ritmo ;). Arriviamo alla prima cima di oggi in 3h e 30min. esatti, uno spettacolo, condizioni ottimali. Dopo la foto di rito firmiamo il libro di vetta. Valutiamo la bellissima cresta che ci condurrà alla nostra seconda meta odierna e ripartiamo per quest'ultima.
In un'oretta e con qualche passaggio su fili di cresta ancora innevati e passagini molto carini di grado 1+, arriviamo al Piz Gaglianera. Qui valutiamo la possibilità che mi ha incuriosito grazie a blepori stamattina presto in auto, ovvero percorrere il Piz Vial e il Piz Greina. Alla fine però la cresta verso il Piz Vial é un po' disastrata e ci avremmo impiegato almeno un paio d'ore, saremmo dovuti scendere a nord per il nevaio sotto cresta per poi risalire in cresta per affrontare il bellissimo Piz Vial.
Bè, saranno per la prossima volta, per oggi ne abbiamo abbastanza, dopo aver scattato bellissime foto e firmato ovviamente il libro di vetta, ci rilassiamo in comode rocce che fanno da sdraio, ci godiamo il panorama, mangiamo qualcosina e optiamo per la discesa classica dal versante sud del Piz Gaglianera. Ottima scelta, in poco tempo siamo al nevaio che con qualche slittata di sedere e camminata veloce ci porta velocemente fino in zona Capanna Scaletta, dove svariati e maestosi stambecchi ci salutano, camminando pure loro per i traversi come per dirci "guardate come si fa".
Vabbè, scendiamo per il nevaio la direttissima del Brenna che ci condurrà a Pian Geirett e sul lungo sentiero di ritorno verso l'auto.
È stato un tour pazzesco, bellissimo, condizioni perfette, malgrado facesse tanto caldo, ma la neve ha sempre tenuto sia a salire che a scendere e dei panorami da "WOW" ogni 10min., una vegetazione spettacolare, nonostante sia giugno di neve ce n'é ancora in abbondanza, qualche metro tutto buono dalla Scaletta in su c'è.
blepori Breve nota tecnica. Salita classica che non richiede molte descrizioni. Venendo dal Pian Geirett in condizioni sicure si può evitare di andare alla Scaletta lasciando il sentiero al pianoro (circa 2150 metri) e risalendo il ripido pendio che porta al lago di quota 2495. E' un percorso che si fa' con vantaggio a inizio stagione quando c'è ancora neve, altrimenti si trovano tante pietraie. La cresta di collegamento con il Gaglianera è semplice (a meno ovviamente che ci sia troppa neve), idem per la cresta sud (via normale) che dovrebbe essere percorribile anche in pieno inverno. Esposizione sud-ovest.
A presto e grazie a blepori per avermi accompagnato in quest'uscita.
Ciao, Saimon
Man mano che saliamo il silenzio e la pace ci contornano; un immenso circo ci accoglie sormontato da grandi creste e dalle cime; a sinistra il Valdraus, una pigna da sass con l'aspetto un po' dimesso, quasi sottomesso alla piramide nera del Gaglianera, che si staglia ardito nel cielo. Di fronte a noi Coroi, Toroi, Marumo volgono la schiena imbiancata al sole; infinite quinte di montagne si aprono verso sud, facendo sognare i caldi orizzonti dei laghi e delle pianure.
Dopo l'erta salita lo sguardo si tuffa verso nord, giù giù nelle valli in cui nasce il Reno, fra maestosi ghiacciai e pascoli ormai verdi dove possiamo solo immaginare l'alpigiano e le sue bestie. La cresta ci attende incute un po' di timore, così affilata sugli abissi; con prudenza e attenzione la seguiamo come formichine sul dorso di un gigante, poi la calda roccia del turrito Gaglianera ci invita ad accelerare il passo verso la cima. Un filo sottile lo congiunge al Piz Vial: il sentimento ci porterebbe a proseguire la nostra cavalcata per creste, la ragione ci consiglia di scendere a valle prima che il sole troppo ammolli la neve.
E così con varie tecniche e usando diverse parti del corpo divalliamo sotto lo sguardo attonito degli stambecchi che ancora si interrogano sul fugace apparire e il rapido scomparire di questi strani esseri bipedi che non sembrano trovare pace che nel salire e nello scendere, nel risalire e nel riscendere, in un'eterna collana di vette.
saimon
Bello, oggi andiamo in Greina, ho proposto in settimana di salire a fare due cime a blepori e lui, senza troppi pensieri, ha accettato la proposta...
Inizio dell'escursione alle ore 6.00
Tempo dell'escursione al Piz Valdraus 09.30 (con pausa)
Tempo dell'escursione al Piz Gaglianera 10.30 (senza pausa)
Temperatura alla partenza +8.5°
Temperatura in cima al Piz Valdraus e al Piz Gaglianera +5.0º (con leggero vento da sud)
Rientro verso le ore 12.30 (con pause)
Temperatura al rientro +22.5°
Totale km: 17.40
Sforzo km: 41.04
Tempo escursione senza pause: 6h
Tempo escursione con pause: 6.30h
Solito ritrovo a Biasca e saliamo in auto fino alla barriera Alpe di Fontana San Martino, poi al parcheggio ci troviamo davanti una fresa neve in traverso che blocca la strada, quindi niente da fare, non rischiamo di andar su, altrimenti troveremmo qualche valanga che blocca il cammino. Dopo 30min. che camminiamo sulla strada arrivano due auto di sci escursionisti che tentano di salire il più vicino a Pian Geirett, ma arrivano giusto sotto e posteggiano.
I 50min. di camminata fino al Pian Geirett risultano come un buon riscaldamento.
Da Pian Geirett decidiamo di prendere la direttissima del Brenna per i pendii erbosi/innevati che ci porteranno a quota 2500 m in zona laghetto; da qui la neve è ottima, tiene bene e in alcuni punti é anche bella ghiacciata. Ciò ci permette di salire molto velocemente, con blepori il treno che dà il ritmo ;). Arriviamo alla prima cima di oggi in 3h e 30min. esatti, uno spettacolo, condizioni ottimali. Dopo la foto di rito firmiamo il libro di vetta. Valutiamo la bellissima cresta che ci condurrà alla nostra seconda meta odierna e ripartiamo per quest'ultima.
In un'oretta e con qualche passaggio su fili di cresta ancora innevati e passagini molto carini di grado 1+, arriviamo al Piz Gaglianera. Qui valutiamo la possibilità che mi ha incuriosito grazie a blepori stamattina presto in auto, ovvero percorrere il Piz Vial e il Piz Greina. Alla fine però la cresta verso il Piz Vial é un po' disastrata e ci avremmo impiegato almeno un paio d'ore, saremmo dovuti scendere a nord per il nevaio sotto cresta per poi risalire in cresta per affrontare il bellissimo Piz Vial.
Bè, saranno per la prossima volta, per oggi ne abbiamo abbastanza, dopo aver scattato bellissime foto e firmato ovviamente il libro di vetta, ci rilassiamo in comode rocce che fanno da sdraio, ci godiamo il panorama, mangiamo qualcosina e optiamo per la discesa classica dal versante sud del Piz Gaglianera. Ottima scelta, in poco tempo siamo al nevaio che con qualche slittata di sedere e camminata veloce ci porta velocemente fino in zona Capanna Scaletta, dove svariati e maestosi stambecchi ci salutano, camminando pure loro per i traversi come per dirci "guardate come si fa".
Vabbè, scendiamo per il nevaio la direttissima del Brenna che ci condurrà a Pian Geirett e sul lungo sentiero di ritorno verso l'auto.
È stato un tour pazzesco, bellissimo, condizioni perfette, malgrado facesse tanto caldo, ma la neve ha sempre tenuto sia a salire che a scendere e dei panorami da "WOW" ogni 10min., una vegetazione spettacolare, nonostante sia giugno di neve ce n'é ancora in abbondanza, qualche metro tutto buono dalla Scaletta in su c'è.
blepori Breve nota tecnica. Salita classica che non richiede molte descrizioni. Venendo dal Pian Geirett in condizioni sicure si può evitare di andare alla Scaletta lasciando il sentiero al pianoro (circa 2150 metri) e risalendo il ripido pendio che porta al lago di quota 2495. E' un percorso che si fa' con vantaggio a inizio stagione quando c'è ancora neve, altrimenti si trovano tante pietraie. La cresta di collegamento con il Gaglianera è semplice (a meno ovviamente che ci sia troppa neve), idem per la cresta sud (via normale) che dovrebbe essere percorribile anche in pieno inverno. Esposizione sud-ovest.
A presto e grazie a blepori per avermi accompagnato in quest'uscita.
Ciao, Saimon
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