Resegone 1875 m
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Vista da
cristina
Salire al Resegone, passando per il P.so del Giuff è un percorso che ci piace moltissimo in inverno, è stata anche la nostra prima esperienza su neve.
Dato che ieri sera abbiamo fatto tardi per tornare dal Garda, oggi meglio stare vicini e quindi si va al Resegone, che non tradisce mai.
Ci troviamo con Silvia e Andrea ai piani d’Erna. Arrivano, puntuali, nessun inghippo, per forza guida Andrea..... Caffè, pipì e poi dove si va? Immaginando una folla che sale al rifugio Stoppani, Silvia butta lì, facciamo il P.so del Cammello? Le rispondo che io in discesa non lo faccio per cui se vogliamo farlo meglio in salita. Non si sa mai che poi, volendo fare un giro ad anello, ci tocca farlo in discesa!. Andrea ascolta e medita e quello che sta pensando lo immaginiamo e ha perfettamente ragione. Se non vogliono farlo in discesa deve essere bello ripido si starà dicendo. Ha ragione, assolutamente ragione! Il sentiero dei Contrabbandieri è un bellissimo e solitario percorso, da fare con moltissima attenzione con queste condizioni e per fortuna che nella notte è scesa una spolverata di neve altrimenti anche il tratto di strada cementata non sarebbe stato facile da percorrere.
Il sentiero per la prima parte sale molto ripido e con qualche tratto esposto, la roccia è piuttosto scivolosa e dove la neve è stata tolta è molto facile scivolare, in compenso data la ripidità il freddo non si sente molto. Dopo questo primo tratto diventa tutto più tranquillo e semplice e si arriva ai Piani d’Erna attraverso un bellissimo bosco oggi quasi immacolato. Alla Chiesetta facciamo sosta brioches by Silvia. Oggi il cibo comune scarseggia, anzi siamo conciati maluccio, 2 brioches da dividere in 4, una focaccina che dovrà fare la stessa fine e 4 cioccolatini, beh almeno di quelli ne abbiamo uno a testa anche se più tardi mi accorgo che uno è più piccolo!
Dalla Chiesetta tagliamo per prati e saliamo a prendere il sentiero per il P.so del Giuff. Poco passaggio rispetto al solito, in giro c’è pochissima gente e qui nessuno. Non saremo già in ritardo voglio sperare, qui rischiamo di fare notte ogni volta che facciamo un giro insieme! Ora bocche chiuse e gambe in spalle! Bocche chiuse ma quando? Ora si canta pure così non pensiamo al freddo, io e Silvia abbiamo mani e piedi ghiacciati. Arriviamo al P.so dove ci accoglie un venticello gelido. Acceleriamo un poco, tanto si scende ora, si perdono circa 150 m prima di ricominciare a salire. Arriviamo finalmente in vista delle croce, finora abbiamo incontrato solo 3 persone che già scendono, ma che ore sono ci chiediamo? Quasi le 13,00, evvai che anche il Resegone lo scendiamo al buio! Non c’è molta gente ma abbastanza per non permetterci di fare pipì in giro. L’operazione “bagno” risulta la cosa più pericolosa della giornata. Se non ci si ancora bene si rischia di finire a capofitto nella turca!
In cima non c’è nessuno, stranissimo e anche il rifugio è semivuoto, il freddo ha tenuto a casa moltissima gente oggi, meglio così, in questo modo riusciamo a mangiare al caldo.
Lasciamo il rifugio insieme all’ultimo gruppo di ritardatari solo che loro scendono a Morterone noi dobbiamo tornare a Erna. Il primo tratto di discesa anche se ben battutto va affrontato con moltissima calma, vietato scivolare o inciampare. Al Pian Serrada c’è una neve stupenda e niente ghiaccio, che troveremo solo nei pressi del rifugio Stoppani e poco dopo. C’è neve per tutto il percorso e questo permette una discesa veramente veloce, almeno a noi è sembrata così.
Altra bellissima giornata, il Resegone ha mantenuto le promesse e anche i compagni di escursione non sono stati da meno. L’allegria sempre presente ha dato al Resegone un sapore migliore, e la sorpresa di trovare pochissima gente in giro è stato il contorno ideale.
Il percorso al momento è ottimo, noi abbiamo messo i ramponi solo nel tratto più esposto della discesa.
DATI GPS
Dislivello 1649 m – km 16,06
Vista da
andrea62
Mi immaginavo la salita dal rifugio Stoppani e dal Pian Serrada ma quando abbiamo optato per i passi del Cammello e del Giuff non avevo ben presente lo sviluppo del percorso per cui non ho fatto una piega.
In realtà ero meditabondo per alcune mie faccende del giorno prima ma il sentiero dei contrabbandieri mi è piaciuto e l'ho fatto senza fatica. Infatti mi sono sbilanciato in un clamoroso "sarebbe questa la
parte ripida?" destinato a ritorcersi contro me stesso perché la fatica l'ho fatta dopo. Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco, diceva un tale.

Salire al Resegone, passando per il P.so del Giuff è un percorso che ci piace moltissimo in inverno, è stata anche la nostra prima esperienza su neve.
Dato che ieri sera abbiamo fatto tardi per tornare dal Garda, oggi meglio stare vicini e quindi si va al Resegone, che non tradisce mai.
Ci troviamo con Silvia e Andrea ai piani d’Erna. Arrivano, puntuali, nessun inghippo, per forza guida Andrea..... Caffè, pipì e poi dove si va? Immaginando una folla che sale al rifugio Stoppani, Silvia butta lì, facciamo il P.so del Cammello? Le rispondo che io in discesa non lo faccio per cui se vogliamo farlo meglio in salita. Non si sa mai che poi, volendo fare un giro ad anello, ci tocca farlo in discesa!. Andrea ascolta e medita e quello che sta pensando lo immaginiamo e ha perfettamente ragione. Se non vogliono farlo in discesa deve essere bello ripido si starà dicendo. Ha ragione, assolutamente ragione! Il sentiero dei Contrabbandieri è un bellissimo e solitario percorso, da fare con moltissima attenzione con queste condizioni e per fortuna che nella notte è scesa una spolverata di neve altrimenti anche il tratto di strada cementata non sarebbe stato facile da percorrere.
Il sentiero per la prima parte sale molto ripido e con qualche tratto esposto, la roccia è piuttosto scivolosa e dove la neve è stata tolta è molto facile scivolare, in compenso data la ripidità il freddo non si sente molto. Dopo questo primo tratto diventa tutto più tranquillo e semplice e si arriva ai Piani d’Erna attraverso un bellissimo bosco oggi quasi immacolato. Alla Chiesetta facciamo sosta brioches by Silvia. Oggi il cibo comune scarseggia, anzi siamo conciati maluccio, 2 brioches da dividere in 4, una focaccina che dovrà fare la stessa fine e 4 cioccolatini, beh almeno di quelli ne abbiamo uno a testa anche se più tardi mi accorgo che uno è più piccolo!
Dalla Chiesetta tagliamo per prati e saliamo a prendere il sentiero per il P.so del Giuff. Poco passaggio rispetto al solito, in giro c’è pochissima gente e qui nessuno. Non saremo già in ritardo voglio sperare, qui rischiamo di fare notte ogni volta che facciamo un giro insieme! Ora bocche chiuse e gambe in spalle! Bocche chiuse ma quando? Ora si canta pure così non pensiamo al freddo, io e Silvia abbiamo mani e piedi ghiacciati. Arriviamo al P.so dove ci accoglie un venticello gelido. Acceleriamo un poco, tanto si scende ora, si perdono circa 150 m prima di ricominciare a salire. Arriviamo finalmente in vista delle croce, finora abbiamo incontrato solo 3 persone che già scendono, ma che ore sono ci chiediamo? Quasi le 13,00, evvai che anche il Resegone lo scendiamo al buio! Non c’è molta gente ma abbastanza per non permetterci di fare pipì in giro. L’operazione “bagno” risulta la cosa più pericolosa della giornata. Se non ci si ancora bene si rischia di finire a capofitto nella turca!
In cima non c’è nessuno, stranissimo e anche il rifugio è semivuoto, il freddo ha tenuto a casa moltissima gente oggi, meglio così, in questo modo riusciamo a mangiare al caldo.
Lasciamo il rifugio insieme all’ultimo gruppo di ritardatari solo che loro scendono a Morterone noi dobbiamo tornare a Erna. Il primo tratto di discesa anche se ben battutto va affrontato con moltissima calma, vietato scivolare o inciampare. Al Pian Serrada c’è una neve stupenda e niente ghiaccio, che troveremo solo nei pressi del rifugio Stoppani e poco dopo. C’è neve per tutto il percorso e questo permette una discesa veramente veloce, almeno a noi è sembrata così.
Altra bellissima giornata, il Resegone ha mantenuto le promesse e anche i compagni di escursione non sono stati da meno. L’allegria sempre presente ha dato al Resegone un sapore migliore, e la sorpresa di trovare pochissima gente in giro è stato il contorno ideale.
Il percorso al momento è ottimo, noi abbiamo messo i ramponi solo nel tratto più esposto della discesa.
DATI GPS
Dislivello 1649 m – km 16,06
Vista da

Mi immaginavo la salita dal rifugio Stoppani e dal Pian Serrada ma quando abbiamo optato per i passi del Cammello e del Giuff non avevo ben presente lo sviluppo del percorso per cui non ho fatto una piega.
In realtà ero meditabondo per alcune mie faccende del giorno prima ma il sentiero dei contrabbandieri mi è piaciuto e l'ho fatto senza fatica. Infatti mi sono sbilanciato in un clamoroso "sarebbe questa la
parte ripida?" destinato a ritorcersi contro me stesso perché la fatica l'ho fatta dopo. Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco, diceva un tale.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)