Val Verzasca calling. Giro circolare: Lido di Tenero - Lago di Vogorno - Lavertezzo e ritorno
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La situazione sul fronte valanghe non è favorevole, oscillante com’è tra il forte ed il marcato pericolo. Siccome errare humanum est et cetera et cetera…, memore della recente escursione sugli sci al Ritóm, decido di tenermi lontano dalla neve e di andare alla scoperta di alcune perle nascoste della Verzasca, a quote per me insolite ma perfette per l’occasione.
L’idea originaria era quella di effettuare esclusivamente il giro del bacino di Selvatica, meglio conosciuto come Lago di Vogorno, o anche, per ellissi, come Diga della Verzasca. Ma poi, aggiungi un pezzo di qua, attacca un pezzo di là, è diventato un anello di collegamento tra i due laghi, appunto quello di Vogorno, unito così idealmente al vicino Lago Maggiore.
Sul percorso non mi dilungherò, è già tutto dettagliatamente descritto alla voce sintetica e con i waypoints. Ho indicato come difficoltà T2, nonostante il percorso sia segnato in gran parte con i segnavia gialli tipici del T1, perché la parte boschiva Mergoscia-Corippo (a parte un’esagerata corda fissa metallica) non può a mio giudizio considerarsi come T1. Inoltre tra le quote 750 m (Mergoscia), la successiva salita fino a quota 880 e la conseguente ri-discesa fino a 750 m circa, ho trovato qualche centimetro di neve fresca che, pur non creando alcun problema, ha richiesto una certa attenzione per non scivolare (essendo lo strato sottostante composto da foglie secche).
Per chi voglia trovare ispirazione da questo giro, è consigliabile rifarlo nello stesso senso, a causa dell’orientamento del sole, che arriva prima sul versante orografico destro della Verzasca, per poi passare dall’altra parte.
La visione del Pizzo di Vogorno, Poncione d’Alnasca, Föpia e Poncione della Marcia considerevolmente imbiancati è stata la cosiddetta ciliegina sulla torta, anche se, in confidenza, era proprio quello che mi aspettavo.
In cima alle sue magiche vette o sul fondovalle come oggi, la Verzasca non si smentisce mai!

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