Rifugio Alpe Costa

Aria,aria,aria, far lavorare i muscoli delle gambe far riposare le mascele e lo stomaco. Non posso restare insensibile alle invocazioni del mio corpo! E’ così il giorno di Santo Stefano, dopo tre giorni di fila passati a trafficare in  cucina, dopo una sana dormita non posso fare a meno e,  per accontentare del tutto le richieste di ogni mia cellula carrico lo zaino in macchina e parto. Senza programma, spinta dall’imperativo cattegorico, mentre percorro i primi kilometri la mia meta di oggi inizia a delinearsi: Val Verzasca, dove lo sguardo riposa e i miei occhi tendono a diventare di color giada. Da un po’ di tempo avevo in mente l’escursione al Rifugio Alpe Costa, il mese scorso  assieme a Chiara eravamo persino arrivate all’imbocco del sentiero ma la pioggia e vento forte ci hanno fatto cambiare l’idea. Oggi il tempo è clemente, non sembra per niente di essere nel perìodo di Natale. L’unico indizio è l’assenza di esseri umani, non ho incontrato nessuno per tutta la durata della gita! Probabilmente una specie di calamita teneva tutti incollati dietro ai tavoli, fino all’ultima bricciola ivi presente.
Il percorso è ben segnato, in modo chiaro e simpatico, basta seguire le caprette…Per le descrizioni tecniche e più dettagliate Vi consiglio di leggere le numerose relazioni di chi mi ha preceduta, io posso scrivere soltanto che per me  è stata un’escursione liberatoria!!!