Pizzo del Forno (2695 m)
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Approfittando della apertura delle sbarre per Aleccio, per via della festa in paese, decidiamo di salire al Pizzo del Forno. Lasciamo l'auto al termine della strada e dopo un breve bosco, si prosegue sulla bella mulattiera realizzata per portare gli armenti in val Cravariola.
Poco prima del passo della Forcoletta un sasso molto particolare con un enorme buco nel centro ci incuriosisce e Paolo ci dice che la leggenda lo chiami il "Sasso del Diavolo" .
Dal Passo della Forcoletta con un lungo traverso in leggera salita si raggiunge il Passo della Fria e quindi in breve la vetta del Pizzo del Forno...bel panorama sulle alpi e sulla val Cravaiola e la Valle dell'Isorno con il suo bel lago di Matogno. Appena sotto il Passo della Fria, c'è una galleria, scavata dagli alpigiani per consentire alle mucche, evitando il Passo della Fria, di raggiungere facilmente i pascoli della Val Cravariola, territorio svizzero ma "caricato" dagli alpigiani italiani ormai da anni legalmente.
...e c'è dell'altro!!!
Poco prima del passo della Forcoletta un sasso molto particolare con un enorme buco nel centro ci incuriosisce e Paolo ci dice che la leggenda lo chiami il "Sasso del Diavolo" .
Dal Passo della Forcoletta con un lungo traverso in leggera salita si raggiunge il Passo della Fria e quindi in breve la vetta del Pizzo del Forno...bel panorama sulle alpi e sulla val Cravaiola e la Valle dell'Isorno con il suo bel lago di Matogno. Appena sotto il Passo della Fria, c'è una galleria, scavata dagli alpigiani per consentire alle mucche, evitando il Passo della Fria, di raggiungere facilmente i pascoli della Val Cravariola, territorio svizzero ma "caricato" dagli alpigiani italiani ormai da anni legalmente.
...e c'è dell'altro!!!
Tourengänger:
cappef

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