Pizzo Penca (3038 m)


Publiziert von tapio , 8. August 2011 um 08:58.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 4 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Campo Tencia   Gruppo Madöm Gross   Gruppo Pizzo Barone 
Zeitbedarf: 11:30
Aufstieg: 2148 m
Abstieg: 2148 m
Strecke:km 21,7 - Dettaglio: Chironico valle (940 m) – Cala (1469 m) – Alpe Sponda (1928 m) – Capanna Alpe Sponda (1997 m) – Motta delle Fontane – laghetto a quota 2526 m – Laghetto Gardiscio (2580 m) – cresta E del P. Penca (2804 m) – cresta N – cresta W – Pizzo Penca (3038 m) – creste W, N, e poi E (2804 m) – Alpe Gardiscio (2569 m) – Sasso Rosso – Alpe Töira – Capanna Alpe Sponda (1928 m) - Cala (1469 m) - Chironico valle (940 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N 2, uscita Faido. Svoltare a destra e scendere verso Lavorgo. Proseguire e passare sotto la ferrovia, poi salire verso Nivo e Chironico. Oltrepassare il paese costeggiando il Ticinetto e parcheggiare in prossimità del cartello escursionistico posizionato a Valle (940 m). In "alta stagione" i posti scarseggiano già prima dell'alba.
Kartennummer:CNS 266 T Valle Leventina

Tra i migliori tremila ticinesi: ora guglia snella (se vista da SE), ora tozzo edificio di roccia rossastra solidissima (parte superiore sul lato di Val di Prato), ora vetta orientale della triade classica comprendente il Pizzo Tenca e il Pizzo Campo Tencia. Ma è soprattutto irripetuto nodo orografico in cui si saldano tre catene dalla singolare struttura topografica, sulla quale ci parla e ci lascia estasiati la carta topografica nazionale.

Dalla cima non può che esaudirsi quello che la carta promette: a S uno sguardo sopra la lunga lama regolare che raggiunge il Pizzo Barone e sulle due grandiose valli laterali (di Prato e Chironico); a N un abbraccio maestoso di tutta la Val Piumogna. (Giuseppe Brenna, Guida delle Alpi Ticinesi).

Che cosa aggiungere? …ha già detto tutto il maestro!

Il tragitto: in breve, da Chironico (Valle, 940 m), passando dall’Alpe Sponda e dall’omonima Capanna, proseguo sul sentiero che porta al Pizzo Forno (che alcuni uomini del CAS stanno provvedendo a segnalare in bianco-blu, per la traversata fino a Dalpe attraverso il Passo di Ghiacciaione). In prossimità del laghetto posto a quota 2526 sotto la parete sud del Forno lo abbandono per effettuare un lungo traverso, non privo di alcuni leggeri sali-scendi, in direzione del Laghetto di Gardiscio. Già la sola visione di questo lago vale la gita! Lo passo sulla sponda N ed evitando l’inutile salita alla Bocchetta di Staletto, proseguo in direzione W. Salgo poi una bella pietraia verso N e punto alla cresta più o meno alla quota 2804. Da qui si intuisce la via di salita residua. Attacco la parete E del Pizzo Penca, e quando questa diventa troppo verticale mi sposto sul ripido e franoso versante N (Brenna) fino quasi alla cima. Gli ultimi metri, i più difficili, li faccio arrampicando sul versante W (è solo questo brevissimo tratto che giustifica a mio giudizio il PD- dato dal Brenna). Eccomi sulla cima (3038 m): è tutto vero, qui si esaudisce quello che la carta promette! L’omone di vetta è posizionato sullo spigolo più lontano, quello a E, che non è nemmeno il più alto, ma tant’è, ormai sono qui e vado sotto l’ometto a mangiare qualcosa di fretta, visto che delle brutte nuvole grigie si stanno addensando (poi, quando scenderò, spariranno).

Per la discesa, arrivato alla quota 2804 della cresta che guarda verso la Leventina (Carì, Osco, Piumogna, etc.) scelgo un itinerario più basso rispetto a quello dell’andata, scendendo verso l’Alpe Gardiscio, dove trovo un gruppo di cavalli stazionanti vicino ad una baracca. Sono docili, anche se qui non ne vedranno tanta, di gente, immagino… Taglio tutta l’Alpe Gardiscio verso E, più o meno sempre attorno alla quota 2480. Poi arrivato al Sasso Rosso passo le facili placche quasi orizzontali e all’Alpe Töira (sì, come a Olivone…) sono costretto a scendere, visto che non posso superare le rocce a picco sul torrente. Scendo fino a quando riesco a traversare (senza arrivare sul noioso sentiero che proviene dal Passo Barone e che porta alla Cap. Alpe Sponda) e a raggiungere l’ultimo tratto del sentiero che scende dal Forno. In breve sono alla capanna, nei pressi della quale faccio un’altra sosta con i piedi a mollo nel Ri di Vedlè, con l’agognata birretta. Da qui a ritmo sostenuto giungo all’auto, per poi, un po’ prima di arrivare a Chironico, ripetere il rito della lavanda dei piedi nel Ticinetto.

Gita perfetta in una zona bellissima raggiungendo una cima tra le più affascinanti viste finora!
 

Tempi:

Chironico (Valle) – Capanna Alpe Sponda:       2 ore e 30’      ritorno:          1 ora e 30’

Capanna Alpe Sponda – Pizzo Penca:                4 ore e 30’      ritorno:          3 ore

Tourengänger: tapio


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Kommentare (4)


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Beta hat gesagt: Pizzo Penca
Gesendet am 8. August 2011 um 16:27
Bella slaita selvaggia nella solitaria Alpe di Gardiscio. Complimenti!!
Un giorno andrò a far visita al laghetto ma la cima penso sia fuori dalla mia portata ... non ho mai fatto un PD, anche se per un breve tratto penso che mi faccia tremare le gambe!!!
Ciao, Alfio

tapio hat gesagt: RE:Pizzo Penca
Gesendet am 8. August 2011 um 16:54
Grazie per i complimenti!
Come detto, già il laghetto da solo merita!
Inoltre trovo che spesso la classificazione delle difficoltà vada rapportata al proprio metro: qui ho messo PD- perchè se lo dice il Brenna, devo dirlo anche io. Però: ad esempio il Brenna dà anche F sia per la Corona di Redòrta che per la Cima di Nèdro. Io però le ho trovate tutte e due molto più difficilii del P.Penca. Quindi d'ora in avanti credo che verificherò di persona di che tipo di "F" o di "PD" si tratta...
Ciao, Fabio

Ueli hat gesagt: RE:Pizzo Penca
Gesendet am 31. Oktober 2012 um 16:02
Sagge parole! Eheh sto valutando anch'io l'itinerario per salire in vetta...se da chironico o da Prato Sornico. Sarebbe bello salire da una parte e scendere dall'altra, resta il problema dell'auto...
Buone gite ciauu

tapio hat gesagt: RE:Pizzo Penca
Gesendet am 31. Oktober 2012 um 17:02
Anche a me piacciono in linea di principio le traversate, anzi, mi piacciono molto, ma non le faccio mai per il solito problema dell'auto...
Delle due vie di salita al Penca, quella da Chironico è un po' più "alpina" e presenta meno dislivello (anche se sempre sopra i 2000 m); quella da Prato Sornico, in compenso, permette di evitare alcune "difficoltà" della cresta N (in particolare il tratto franoso), perchè si arriva direttamente alla bocchetta tra il Tenca e il Penca. Entrambe bellissime!!!

Buone gite anche a te,
ciao, Fabio


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