Corno di Canzo Occidentale, 1373 m.
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Lunedì dell'Angelo, giornata caotica per viaggiare, sia in auto che col treno; la soluzione migliore è il treno per Canzo.
Decido di andare al Corno Occidentale, è quasi un anno che non ci vado, e si aggrega anche Fabrizio.
Il cielo è nuvoloso, ma le previsioni danno pioggia solo per il pomeriggio (doveva essere così anche sabato...).
Ci incamminiamo per il Sentiero geologico, una prima breve sosta alla Terzalpe, una seconda alla Colma, poi prendiamo il sentiero per la Forcella dei Corni.
Comincio a sentire un po' di stanchezza e l'umidità non aiuta, ma non manca molto; altra breve sosta alla Forcella ed affrontiamo l'ultimo tratto impegnativo.
Si sale un breve canalino inclinato, un tratto di sentiero che senza bastoncini sembra più ripido, infine arriviamo all'ultimo e più impegnativo canalino.
Qui troviamo due persone che rinunciano e decidono di tentare con il Corno Centrale, spero che abbiano avuto più fortuna.
Adesso i miei muscoli trovano nuove energie e salgo spedito; non è difficile nonostante la verticalità, gli appoggi sono ampi ed è quasi come salire una scala; ci sono molte belle fioriture, ma la maggior parte fuori portata della macchina fotografica.
Siamo in cima, 3 ore dalla stazione comprese le soste.
Pranzo, un po' di riposo e 4 chiacchiere con le persone presenti; il cielo è sempre nebuloso e la foschia nasconde il panorama.
Scendiamo per la cresta ovest, passando per il Passo della Vacca, un po' esposto ma non difficile; prendiamo il sentiero per la Terzalpe facendo una breve deviazione per osservare l'attacco della Ferrata del Venticinquennale, che feci molti anni fa prima che la rinnovassero.
Arriviamo alla Terzalpe, 1 ora 10 min; oggi è impossibile entrare, facciamo un'altra sosta lunga poi ripartiamo per Canzo passando per la Prima Alpe; ci concediamo un gelato ed arriviamo in stazione poco prima del temporale, 1 ora 10 minuti.
La giornata è andata bene, bisogna organizzare la prossima.
Ciao
Stefano
Decido di andare al Corno Occidentale, è quasi un anno che non ci vado, e si aggrega anche Fabrizio.
Il cielo è nuvoloso, ma le previsioni danno pioggia solo per il pomeriggio (doveva essere così anche sabato...).
Ci incamminiamo per il Sentiero geologico, una prima breve sosta alla Terzalpe, una seconda alla Colma, poi prendiamo il sentiero per la Forcella dei Corni.
Comincio a sentire un po' di stanchezza e l'umidità non aiuta, ma non manca molto; altra breve sosta alla Forcella ed affrontiamo l'ultimo tratto impegnativo.
Si sale un breve canalino inclinato, un tratto di sentiero che senza bastoncini sembra più ripido, infine arriviamo all'ultimo e più impegnativo canalino.
Qui troviamo due persone che rinunciano e decidono di tentare con il Corno Centrale, spero che abbiano avuto più fortuna.
Adesso i miei muscoli trovano nuove energie e salgo spedito; non è difficile nonostante la verticalità, gli appoggi sono ampi ed è quasi come salire una scala; ci sono molte belle fioriture, ma la maggior parte fuori portata della macchina fotografica.
Siamo in cima, 3 ore dalla stazione comprese le soste.
Pranzo, un po' di riposo e 4 chiacchiere con le persone presenti; il cielo è sempre nebuloso e la foschia nasconde il panorama.
Scendiamo per la cresta ovest, passando per il Passo della Vacca, un po' esposto ma non difficile; prendiamo il sentiero per la Terzalpe facendo una breve deviazione per osservare l'attacco della Ferrata del Venticinquennale, che feci molti anni fa prima che la rinnovassero.
Arriviamo alla Terzalpe, 1 ora 10 min; oggi è impossibile entrare, facciamo un'altra sosta lunga poi ripartiamo per Canzo passando per la Prima Alpe; ci concediamo un gelato ed arriviamo in stazione poco prima del temporale, 1 ora 10 minuti.
La giornata è andata bene, bisogna organizzare la prossima.
Ciao
Stefano
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