Zaloener Grat P. 2528m
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L'anno scorso avevamo, per motivi vari, saltato la tradizionale uscita di più giorni fra Natale e Capodanno, ma quest'anno, dopo l'infinita sequenza di domeniche piovose che abbiamo avuto non si può proprio rinunciare!
Si decide di tornare in Safiental: io, Fabiano e Gianni c'eravamo già stati qualche anno fa senza, causa avversa meteo, riuscire a combinare quasi nulla, però il ricordo della bellezza della Safiental in inverno e dell'ottimo trattamento alla Berggasthaus Turrahus ci trova subito d'accordo: ci torniamo!
Questa volta siamo in undici, ritrovo a Gaggiolo alle 6,45. La strada è lunga e gli ultimi Km decisamente impegnativi per chi guida ma alle 10 abbiamo gli sci ai piedi, visto il bollettino valanghe decidiamo per qualcosa di tranquillo tipo il Piz Radun, la Camaner Grat o la Zaloener Grat, alla fine decidiamo per quest'ultima, vista l'ora tarda ci fermiamo a Safien Platz per fare la gita senza andare a Turrahus per lasciare i bagagli.
Parcheggiamo le tre auto al bivio con la stradina che sale a Zaloen e partiamo. Il paesaggio intorno è fantastico: la neve ricopre gli abeti ed i larici, il panorama tutt'intorno è bellissimo, il sole per ora splende solo in alto perchè, nonostante l'ora tarda, non ha ancora raggiunto il fondovalle, fa veramente freddo. Partiamo ben coperti, per fortuna non c'è vento, solo dopo aver superato le baite di Zalon il sole arriva e riusciamo a scaldarci.
Il percorso nel bosco interseca diverse volte la strada che sale agli alpeggi, incontriamo un gruppo di ragazzini che scendono con lo slittino.
A Zaloener Hutta la stradina finisce e seguiamo le indicazioni per la Guener Lueckli, dopo aver percorso un centinaio di metri in direzione Nord Ovest deviamo verso Ovest puntando direttamente alla nostra cima, passiamo per le baite di Huetti, il panorama si allarga sempre di più, la pendenza è sempre costante e solo sopra i 2400 metri si fa più ripida, pur rimanendo nei limiti per una gita sicura.
La neve sembra perfetta: polverosa sopra uno strato duro e portante, ci pregustiamo già la discesa!
Finalmente siamo in cima, non c'è vento e possiamo gustarci il magnifico panorama: il Piz Beverin con la sua cresta Nord, il Bruschghorn, più lontani, verso Sud, l'Alperschaellihorn ed il Baerenhorn, ad Ovest le cime della Valsertal e della Lumnezia, un mondo quasi sconosciuto ma, la in fondo, verso Sud Ovest, quello alto potrebbe essere il Piz Terri.
Iniziamo la discesa... già dalle prime curve le sensazioni sono fantastiche, la neve mantiene le promesse: un buon venti centimetri di neve che il freddo ha mantenuto polverosa, il fondo è compatto e portante: con questa neve chiunque è in grado di fare fantastiche serpentine!
Ripercorriamo la via di salita gustandoci ogni curva, ci teniamo però un po' troppo a sinistra nella parte bassa del percorso trovandoci così a Nord del torrente che scende da Zaloen, perciò ci tocca, sci in mano, percorrere il sentiero estivo, stretto e con un esile ponticello su un torrente incassato, che collega la casa più a valle di Doerfli a Gassi ed alla strada che sale a Zaloen, la ciliegina sulla torta di una gita eccezionale, passato il ponte e risaliti a Gassa riusciamo ancora a fare qualche bella curva e ad arrivare, sci ai piedi, a Safien Platz e a 30 metri dalle auto.
a via verso Turrahus dove ci attendono le nostre camere, una doccia calda ed una magnifica ed abbondante fondue.
Si decide di tornare in Safiental: io, Fabiano e Gianni c'eravamo già stati qualche anno fa senza, causa avversa meteo, riuscire a combinare quasi nulla, però il ricordo della bellezza della Safiental in inverno e dell'ottimo trattamento alla Berggasthaus Turrahus ci trova subito d'accordo: ci torniamo!
Questa volta siamo in undici, ritrovo a Gaggiolo alle 6,45. La strada è lunga e gli ultimi Km decisamente impegnativi per chi guida ma alle 10 abbiamo gli sci ai piedi, visto il bollettino valanghe decidiamo per qualcosa di tranquillo tipo il Piz Radun, la Camaner Grat o la Zaloener Grat, alla fine decidiamo per quest'ultima, vista l'ora tarda ci fermiamo a Safien Platz per fare la gita senza andare a Turrahus per lasciare i bagagli.
Parcheggiamo le tre auto al bivio con la stradina che sale a Zaloen e partiamo. Il paesaggio intorno è fantastico: la neve ricopre gli abeti ed i larici, il panorama tutt'intorno è bellissimo, il sole per ora splende solo in alto perchè, nonostante l'ora tarda, non ha ancora raggiunto il fondovalle, fa veramente freddo. Partiamo ben coperti, per fortuna non c'è vento, solo dopo aver superato le baite di Zalon il sole arriva e riusciamo a scaldarci.
Il percorso nel bosco interseca diverse volte la strada che sale agli alpeggi, incontriamo un gruppo di ragazzini che scendono con lo slittino.
A Zaloener Hutta la stradina finisce e seguiamo le indicazioni per la Guener Lueckli, dopo aver percorso un centinaio di metri in direzione Nord Ovest deviamo verso Ovest puntando direttamente alla nostra cima, passiamo per le baite di Huetti, il panorama si allarga sempre di più, la pendenza è sempre costante e solo sopra i 2400 metri si fa più ripida, pur rimanendo nei limiti per una gita sicura.
La neve sembra perfetta: polverosa sopra uno strato duro e portante, ci pregustiamo già la discesa!
Finalmente siamo in cima, non c'è vento e possiamo gustarci il magnifico panorama: il Piz Beverin con la sua cresta Nord, il Bruschghorn, più lontani, verso Sud, l'Alperschaellihorn ed il Baerenhorn, ad Ovest le cime della Valsertal e della Lumnezia, un mondo quasi sconosciuto ma, la in fondo, verso Sud Ovest, quello alto potrebbe essere il Piz Terri.
Iniziamo la discesa... già dalle prime curve le sensazioni sono fantastiche, la neve mantiene le promesse: un buon venti centimetri di neve che il freddo ha mantenuto polverosa, il fondo è compatto e portante: con questa neve chiunque è in grado di fare fantastiche serpentine!
Ripercorriamo la via di salita gustandoci ogni curva, ci teniamo però un po' troppo a sinistra nella parte bassa del percorso trovandoci così a Nord del torrente che scende da Zaloen, perciò ci tocca, sci in mano, percorrere il sentiero estivo, stretto e con un esile ponticello su un torrente incassato, che collega la casa più a valle di Doerfli a Gassi ed alla strada che sale a Zaloen, la ciliegina sulla torta di una gita eccezionale, passato il ponte e risaliti a Gassa riusciamo ancora a fare qualche bella curva e ad arrivare, sci ai piedi, a Safien Platz e a 30 metri dalle auto.
a via verso Turrahus dove ci attendono le nostre camere, una doccia calda ed una magnifica ed abbondante fondue.
Tourengänger:
paoloski,
Mauronster


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