Un tuffo nel Mar-Guareis m. 2651
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Era in programma da diverso tempo pero' le condizioni non permettevano qs. bellissima escursione nelle Alpi Marittime. Finalmente anche qs. giardino botanico a cielo aperto è stato conquistato.
La Punta Marguareis , è una montagna delle Alpi alta 2.651 m. È la cima più elevata delle Alpi Liguri, punto nodale tra la Valle Pesio, la Val Tanaro e la Val Roia.Si trova sulla linea di confine italo-francese, tra la provincia di Cuneo ed il dipartimento delle Alpi Marittime. La vetta, dopo il trattato di pace del 1947, si trova in territorio francese.
Noi Saliamo da Carnino Superiore,il versante ligure. "difficolta' E+.
In qs. gita la montagna rimane in ombra per la spettacolare esplosione di colori floreali che madre natura ci dona lungo il percorso, da parte mia non ci sono parole che possano spiegare una tale bellezza,forse le foto danno una piccola immaginazione.
VISTA DA MASSIMO
RELAZIONE vista da Alberto: Sicuramente questa relazione è povera di foto panoramiche,classici “quadri” di grande emozione che si possono ammirare dalle cime,ma haimè,l'umidità che ha dato origine alla nuvolosità non ci ha concesso questo privilegio. Ma il mare che speravamo di ammirare da lassù,in forme,colori e profumi,lo abbiamo vissuto,visto,toccato,fotografato e odorato ugualmente,sotto forma di centinaia di fiori che ci anno accompagnato nel nostro cammino: il loro profumo accarezzava le nostre persone e mai recando fastidio,solo grande stupore. Mai visti così tanti fiori,un'esplosione di colori in un mare di verde intenso. Spero che le numerose foto floreali non annoino la vostra vista,ma siano di stimolo per recarvi in questa zona,ma anche per scoprire e vivere la montagna a 360° gradi. Non solo capanne,vette,ghiacciai o laghi alpini,ma anche nel contesto più totale che la montagna ci offre: cogliere questi momenti assicureranno un pieno di gioia che porterete a casa e che non dimenticherete! A Saronno mi trovo con Francesco e Massimo,puntualmente si parte e giunti a Garessio,sostiamo per il caffè,io preferisco acquistare della focaccia locale,la colazione è già digerita da un pezzo. Giunti a Carnino (parcheggio prima delle case,poi eventualmente,proseguire passando accanto alla chiesa raggiungendo il parcheggio a monte) ci prepariamo: credo che il mio zaino questa volta sia il più pesante,dato che comprende 2 litri e 30 di acqua con orzata e tisana rigorosamente ghiacciate. Alle 7,45 si parte,il cammino si effettua su sentiero senza particolari difficoltà,come è vero che riesco a scambiare qualche parola e non solo,si ride e si scherza: Massimo e Francesco già pensano al bagno nel mare,sempre che non giunga un temporale he he he (questo è ciò che gli dicevo). Ci si ferma con piacere per fotografare la stupenda flora e le numerose marmotte che vediamo al Pian Ciucchea, con il loro fischio ci accompagnano fino al rifugio Don Barbera,dove vi giungiamo alle 10,10. Da qui si vede la vetta,ancora lontana anche se la sensazione è di averla a portata di mano. Piano piano raggiungiamo il passo della Gaina m.2357 dove siamo raggiunti da un gruppetto del tipo "skai runner",che si allenano correndo in montagna. Da qui,noi saliamo la via diretta (per chi vuole può scegliere la via normale che richiede solo 10 minuti in più) dove in alcuni punti è più facile proseguire se si è dei ragni, (percorso a tratti EE) ma il bradipo,goffo e poco agile in tecnica alpinistica,riesce ugualmente a spuntarla,raggiungendo con gli amici la sospirata cima alle 11,45 per un totale di 4 ore. Si pranza: io mi gusto la focaccia alle cipolle,poi offro agli amici l'assaggio delle 2 due focacce locali,pare che le focacce preparate da me siano le migliori,però,quando si ha fame...Considerato che la visuale non degna di apprezzarne la panoramicità,vista la nuvolaglia,dopo 45 minuti di sosta,si predilige la discesa,dove sosteremo al rifugio per qualche minuto,poi per trovare un poco di tranquillità,proseguiamo sulla via del ritorno e sosteremo per una mezz'oretta nel silenzio assoluto,tra colori e profumi floreali. Ripreso il cammino,poco prima di giungere a Carnino,incontriamo un bel gruppo che saliva (chissà se saranno più fortunati di noi,trovando l'indomani una limpida giornata? Lo spero per loro!). Ripreso il viaggio in auto,ci dirigiamo a Varazze,dove la sosta inevitabile per un bagno,era di sacrosanto dovere: il bradipo,unico essere terrestre in spiaggia con pantaloni lunghi,si dilettava a fotografare gli amici che si godevano l'acqua marina: per passare il tempo,osservava nei minimi particolari ciò che lo circondava,notando qualche cosa che lo ha perplesso un pochetto. Dopo il bagnetto,è ora di cercare un luogo dove cenare,una cosetta semplice,senza sofisticazioni: trovato il locale ordiniamo ciò che più ci aggrada e devo dire che ho mangiato volentieri. Si pensava di aver finito,ma facendo quattro passi per smaltire il po po di roba che ci ha riempito lo stomaco,ecco che passando davanti a una gelateria con tanti gusti,il nostro cedere alla gola ci porta ad assumere notevoli calorie,che gustiamo con enorme piacere. Di tanto in tanto,finire la giornata in un contesto "gambe sotto il tavolo" fa bene e rende meno stressante il viaggio di ritorno: grazie agli amici Francesco e Massimo che riescono a "reggere" il mio lento passo!
Kommentare (2)