Marguareis - Mongioie: le Alpi Liguri
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Prima volta nelle Alpi Liguri invogliato da vecchi articoli di riviste di montagna: la zona, che d' estate e' spesso soggetta a nebbie e nuvole nelle ore piu' calde, in autunno offre, a volte, giornate a tratti limpide; fidandomi di un possibile "effetto phoen" e di vari bollettini meteo parto per il viaggio piuttosto lungo ( > 300 km) che mi porta a Carnino.
GIORNO 1
Il paese e' talmente piccolo che non ci sono problemi a trovare il sentiero diretto al Rif. Barbera costruito nuovo in questi ultimi anni accanto al vecchio che altro non era se non un enorme bivacco.
Sia il nuovo sia il vecchio sono privi di locale invernale a meno che non si debba considerare tale un locale ingombro di attrezzi nel vecchio rifugio. La salita alla Punta Marguareis parte da qui (sentiero Sordella) e non vale la pena di fare i pochi metri che portano al Colle dei Signori a meno che non si voglia provare l' emozione di sconfinare in Francia. Anche dal Colle sono presenti le indicazioni per la Punta Marguareis ma si perdono rapidamente: conviene allora dirigersi verso sud est avvicinandosi sia al pendio finale sia all' itinerario proveniente dal D. Barbera. Procedo abbastanza casualmente per prati con rocce affioranti e formazioni carsiche: bisogna puntare al Colle Gaina da cui per ampia cresta (un po' ripida all' inizio) in vetta. Bel panorama anche se verso Nord la nebbia nasconde tutto dai 1500 in giu'. Ventilazione scarsa permette una lunga sosta. Riparto in direzione Est per raggiungere la Cima Bozano
una delle tante punte del Marguareis che offre, oltre alla vista della cima da cui provengo, la visuale sulle rocciose pareti che "precipitano" in Val di Plesio. Tornato sul sentiero Sordella si perviene in costa a Colle Palu' e poi in discesa verso la conca di Piaggiabella (bivio Bivacco Saracco Volante) con qualche tratto attrezzato ma facilmente percorribile. Un breve strappo porta a Colla del Pas prima di scendere verso il Rif. Garelli in localita' Pian del Lupo.
GIORNO 2
Il locale invernale del rifugio e' molto accogliente e solo al mattino dopo mi accorgo anche di altri locali a disposizione con equipaggiamenti (sedie, tavoli, bagno, fornello) perfettamente efficienti ... ma non ho tempo di sfruttarli. Tornato a Porta Sestrera seguo le indicazioni per Lago Molie passando dall' erbosa cima di Serpentera: la giornata e' analoga a quella di ieri ... ci guadagno la vista sul Monviso che anche da qui e' molto "piccolo" . Inizia poi una lunga discesa verso il Rif. Havis De Giorgio anch'esso molto ben equipaggiato. La mia meta e' il bivacco Caravero e visto che il tempo tiene decido di aggiungere la salita al Mongioie lungo il sentiero Tonino Vigna passando anche per la Cima della Brignola. Alle spalle del Mongioie le nuvole si accumulano mentre resta libera tutta la visuale verso Nord : la vista e' molto simile a quella che si ha dal Marguareis ma merita ugualmente. Di corsa scendo al Bocchin dell' Aseo e prendo a sinistra per la val Corsaglia; dopo poco trovo i segni rossi per il sentiero che in costa con uno strappo finale porta alla conca dove sorge il Biv. Caravero che a momenti non vedo, causa nebbia ed al quale giungo alle ultime luci del giorno.
GIORNO 3
Il tempo sta cambiando: ritorno sul Mongioie ripercorrendo all' indietro la parte finale del giorno prima ora senza nebbia (o quasi). Dal Mongioie la cresta sudovest elementare porta ad una serie di selle e dossi erbosi prima di impennarsi al Passo delle Saline per salire alla cima omonima; proprio al Passo delle Saline inizio la discesa su Carnino. Non ho molto da raccontare perche' la nebbia ormai domina; ricordo solo molte stelle alpine (secche ovviamente) ed i pali bordati di bianco rosso che "guidano" alla ricerca del giusto sentiero (credo siano stati sistemati da poco ... a volte si fa un po' di confusione tra questi ed altri vecchi segnali) . La discesa su Carnino avviene rapida piuttosto ben segnalata (specialmente nella seconda meta') e termino questo giro con un bilancio positivo e l' idea che prima o poi tormero' da queste parti
Altre immagini ...e una cartina ...
GIORNO 1
Il paese e' talmente piccolo che non ci sono problemi a trovare il sentiero diretto al Rif. Barbera costruito nuovo in questi ultimi anni accanto al vecchio che altro non era se non un enorme bivacco.
Sia il nuovo sia il vecchio sono privi di locale invernale a meno che non si debba considerare tale un locale ingombro di attrezzi nel vecchio rifugio. La salita alla Punta Marguareis parte da qui (sentiero Sordella) e non vale la pena di fare i pochi metri che portano al Colle dei Signori a meno che non si voglia provare l' emozione di sconfinare in Francia. Anche dal Colle sono presenti le indicazioni per la Punta Marguareis ma si perdono rapidamente: conviene allora dirigersi verso sud est avvicinandosi sia al pendio finale sia all' itinerario proveniente dal D. Barbera. Procedo abbastanza casualmente per prati con rocce affioranti e formazioni carsiche: bisogna puntare al Colle Gaina da cui per ampia cresta (un po' ripida all' inizio) in vetta. Bel panorama anche se verso Nord la nebbia nasconde tutto dai 1500 in giu'. Ventilazione scarsa permette una lunga sosta. Riparto in direzione Est per raggiungere la Cima Bozano
una delle tante punte del Marguareis che offre, oltre alla vista della cima da cui provengo, la visuale sulle rocciose pareti che "precipitano" in Val di Plesio. Tornato sul sentiero Sordella si perviene in costa a Colle Palu' e poi in discesa verso la conca di Piaggiabella (bivio Bivacco Saracco Volante) con qualche tratto attrezzato ma facilmente percorribile. Un breve strappo porta a Colla del Pas prima di scendere verso il Rif. Garelli in localita' Pian del Lupo.
GIORNO 2
Il locale invernale del rifugio e' molto accogliente e solo al mattino dopo mi accorgo anche di altri locali a disposizione con equipaggiamenti (sedie, tavoli, bagno, fornello) perfettamente efficienti ... ma non ho tempo di sfruttarli. Tornato a Porta Sestrera seguo le indicazioni per Lago Molie passando dall' erbosa cima di Serpentera: la giornata e' analoga a quella di ieri ... ci guadagno la vista sul Monviso che anche da qui e' molto "piccolo" . Inizia poi una lunga discesa verso il Rif. Havis De Giorgio anch'esso molto ben equipaggiato. La mia meta e' il bivacco Caravero e visto che il tempo tiene decido di aggiungere la salita al Mongioie lungo il sentiero Tonino Vigna passando anche per la Cima della Brignola. Alle spalle del Mongioie le nuvole si accumulano mentre resta libera tutta la visuale verso Nord : la vista e' molto simile a quella che si ha dal Marguareis ma merita ugualmente. Di corsa scendo al Bocchin dell' Aseo e prendo a sinistra per la val Corsaglia; dopo poco trovo i segni rossi per il sentiero che in costa con uno strappo finale porta alla conca dove sorge il Biv. Caravero che a momenti non vedo, causa nebbia ed al quale giungo alle ultime luci del giorno.
GIORNO 3
Il tempo sta cambiando: ritorno sul Mongioie ripercorrendo all' indietro la parte finale del giorno prima ora senza nebbia (o quasi). Dal Mongioie la cresta sudovest elementare porta ad una serie di selle e dossi erbosi prima di impennarsi al Passo delle Saline per salire alla cima omonima; proprio al Passo delle Saline inizio la discesa su Carnino. Non ho molto da raccontare perche' la nebbia ormai domina; ricordo solo molte stelle alpine (secche ovviamente) ed i pali bordati di bianco rosso che "guidano" alla ricerca del giusto sentiero (credo siano stati sistemati da poco ... a volte si fa un po' di confusione tra questi ed altri vecchi segnali) . La discesa su Carnino avviene rapida piuttosto ben segnalata (specialmente nella seconda meta') e termino questo giro con un bilancio positivo e l' idea che prima o poi tormero' da queste parti
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