Corte di Sopra - 1731msm (secondo tentativo per il Poncione della Marcia)
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Gita organizzata dalla SEV.
Avevamo un "conto in sospeso", col Poncione della Marcia, e la proposta della SEV non poteva non allettarci.
Paradossalmente, a giocarci un brutto tiro, oggi, è stata proprio la splendida giornata, calda e soleggiatissima. Siamo infatti potuti giungere solo fino alla Corte di Sopra. Sci-escursionisti e racchettari, già dai primi passi, hanno potuto notare un manto nevoso estremamente soffice e copioso: ogni passo è uno sprofondare. Se è così alle sette e mezzo del mattino, come sarà al rientro? E soprattutto, sapendo che in alto, proprio prima della vetta, c'è un lungo e ripido canalone, e che il pericolo di valanghe esiste, non è sicuramente più indicato fermarsi, vuotare i sacchi dai pranzi, e ridiscendere? Così è, e così abbiamo fatto.
Sarà per la prossima!
In ogni caso, che dire? Tutto spettacolare, tanto bello quanto faticoso. Quasi novecento metri di dislivello in tre chilometri, in una neve immacolata... meglio di così! I tre monti (Vèld, Conscina e Corte di Sopra) che incontriamo sul nostro percorso sono incredibilmente diversi da quando li vidi a ottobre. L'aria fresca e limpidissima ci permette di scorgere a occhio nudo la croce sul Poncione d'Alnasca, e la Capanna Efra è visibile proprio di fronte a noi.
A chiunque abbia in programma l'ascesa al Poncione della Marcia consiglio comunque prudenza: le pendenze sono importanti e notevoli, e il pericolo di slavine non è da escludere. Per quanto riguarda il percorso, quello che lascio qui tracciato è quello pedestre: con racchette o sci è sicuramente più interessante optare per tracciati più rettilinei! Non si conti comunque sulla segnaletica.
Beh, sperando che non è sempre vero che "non c'è due, senza tre", rimando a più avanti un rapporto in cui scatterò la benedetta foto di vetta! :)
Avevamo un "conto in sospeso", col Poncione della Marcia, e la proposta della SEV non poteva non allettarci.
Paradossalmente, a giocarci un brutto tiro, oggi, è stata proprio la splendida giornata, calda e soleggiatissima. Siamo infatti potuti giungere solo fino alla Corte di Sopra. Sci-escursionisti e racchettari, già dai primi passi, hanno potuto notare un manto nevoso estremamente soffice e copioso: ogni passo è uno sprofondare. Se è così alle sette e mezzo del mattino, come sarà al rientro? E soprattutto, sapendo che in alto, proprio prima della vetta, c'è un lungo e ripido canalone, e che il pericolo di valanghe esiste, non è sicuramente più indicato fermarsi, vuotare i sacchi dai pranzi, e ridiscendere? Così è, e così abbiamo fatto.
Sarà per la prossima!
In ogni caso, che dire? Tutto spettacolare, tanto bello quanto faticoso. Quasi novecento metri di dislivello in tre chilometri, in una neve immacolata... meglio di così! I tre monti (Vèld, Conscina e Corte di Sopra) che incontriamo sul nostro percorso sono incredibilmente diversi da quando li vidi a ottobre. L'aria fresca e limpidissima ci permette di scorgere a occhio nudo la croce sul Poncione d'Alnasca, e la Capanna Efra è visibile proprio di fronte a noi.
A chiunque abbia in programma l'ascesa al Poncione della Marcia consiglio comunque prudenza: le pendenze sono importanti e notevoli, e il pericolo di slavine non è da escludere. Per quanto riguarda il percorso, quello che lascio qui tracciato è quello pedestre: con racchette o sci è sicuramente più interessante optare per tracciati più rettilinei! Non si conti comunque sulla segnaletica.
Beh, sperando che non è sempre vero che "non c'è due, senza tre", rimando a più avanti un rapporto in cui scatterò la benedetta foto di vetta! :)
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