Monte Todano 1667 & C. da Ponte Nivia
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Giornata con meteo così e così, ma dopo tanti giorni di pioggia è meglio che niente.
Si và ai margini del Parco Nazionale della Valgrande, e per la partenza scegliamo un punto di fondovalle in Valle Intrasca, e cioè il Ponte Nivia 408 m ( possibilità di parcheggio molto scarse ). Saliamo lungo la strada asfaltata per Intragna solo per 400 metri, poi parte a destra la mulattiera che in alto taglia alcune volte la strada e arriva a Intragna 700 m. Risaliamo tutto il paese e poco dopo passiamo anche dalla frazione Cambiesso, poi il sentiero sale ancora intersecando nuovamente la strada che termina appena sopra le baite di Gabbio.
Poco dopo passiamo dalle baite di La Piazza 1180 m e all'inizio dell'Alpe Sunfai saliamo a destra su di una sterrata molto erosa che porta a una baita, nei cui pressi parte la mulattiera seminascosta tra i cespugli di ginestre, che dopo aver oltrepassato un acquedotto e un ruscello passa dalle baite diroccate di Trecciura 1340 m, e quindi seguendo il costone sud-est in salita con traccia appena visibile saliamo alla vetta orientale del Todano, chiamato Il Pizzo 1644 m. Nel versante nord c'è ancora molta neve, ma noi proseguiamo verso ovest sul costone, stando al suo margine. A saliscendi passiamo dall'elevazione di quota 1634 m ( su alcune carte Todano ) e infine risaliamo alla massima quota, Todano-Balmit 1667 m con la sua croce dell'Avis.
Nella nebbia scendiamo alla cappella del Pian Cavallone 1544 m per lo spuntino.
Poi risalendo il costone andiamo alla cimetta del Pian Cavallone 1564 m ( croce ) e al sottostante rudere di rifugio, dove c'è anche uno spartano bivacco. Nel tentativo di accorciare il percorso, ci buttiamo nel bosco sottostante ( sud ) senza traccia, fino a intercettare ancora un sentiero ufficiale a Pian Trusello 1420 m. Scendendo il sentiero si trasforma in una strada forestale molto fangosa per via dei lavori di taglio in corso, infatti il parcheggio della Cappella Porta è chiuso perchè invaso da mezzi d'opera e legname.
Dalla cappella risaliamo il costone che ci porterà al Monte Turrioni 1108 m, poi lungo in costone sud-ovest ( senza sentiero ) dapprima erboso, poi piegando a sud nel bosco mai difficile, fino ad arrivare all'Alpe Pont.
Sotto l'alpeggio ignoriamo il sentiero diretto per Caprezzo, percorrendo ancora l'asfalto che passa da un bacino idrico. Da qui si potrebbe risalire da nord un ultima cima: Il Cev. Ma Samuele non è in vena di ravanare, quindi proseguiamo lungo la strada, ma arrivato a sud della vetta, decido di risalirla in un ripido bosco tra un caos di alberi morti, alla fine arrivo in cima a Il Cev 930 m, dovè c'è una piccola colonna. Proseguo per un pò sul costone verso destra ( est ) fino a un traliccio, dove ridiscendo verso sud con cautela, ritornando sulla strada nei pressi di un deposito di legna.
Ridiscendo la strada solo per qualche centinaia di metri, fino al primo tornante dove "dovrebbe" partire a quota 830 m il sentiero diretto per Caprezzo, ma di esso non vi è la minima traccia, il sentiero segnato molto evidente in carta e con tanto di numero ( R05B ) non esiste proprio e il terreno è davvero un bosco ripido e impercorribile, e poi ci si meraviglia che la gente si perde in montagna. La mia opinione è che qui passasse davvero un sentiero, infatti compare sia sulla Carta N. Svizzera che sulla Kompass ma si sà che spesso queste carte riportano sentieri ormai scomparsi, ma è grave che se essi siano scomparsi vengano messi senza verifiche sulle carta Open Street Map che è poi la base per tutte le Carte-App escursionistiche.
Insomma ci dobbiamo sciroppare per colpa di un sentiero inesistente, un paio di km di strada asfaltata in più.
Ma arrivati dove il fantomatico sentiero dovrebbe più in basso attraversare la strada, si vede solo una giungla simil amazzonica impenetrabile, e neanche verso il basso c'è il minimo proseguo. Quindi arriveremo con l'asfalto giù a Caprezzo 522 m. Dopo aver attraversato i vicoli del paese, arriviamo nei pressi del bar-circolo dove prendiamo il sentiero che dapprima a mezzacosta e poi in discesa arriva al Ponte Nivia facendoci chiudere il giro.
Si và ai margini del Parco Nazionale della Valgrande, e per la partenza scegliamo un punto di fondovalle in Valle Intrasca, e cioè il Ponte Nivia 408 m ( possibilità di parcheggio molto scarse ). Saliamo lungo la strada asfaltata per Intragna solo per 400 metri, poi parte a destra la mulattiera che in alto taglia alcune volte la strada e arriva a Intragna 700 m. Risaliamo tutto il paese e poco dopo passiamo anche dalla frazione Cambiesso, poi il sentiero sale ancora intersecando nuovamente la strada che termina appena sopra le baite di Gabbio.
Poco dopo passiamo dalle baite di La Piazza 1180 m e all'inizio dell'Alpe Sunfai saliamo a destra su di una sterrata molto erosa che porta a una baita, nei cui pressi parte la mulattiera seminascosta tra i cespugli di ginestre, che dopo aver oltrepassato un acquedotto e un ruscello passa dalle baite diroccate di Trecciura 1340 m, e quindi seguendo il costone sud-est in salita con traccia appena visibile saliamo alla vetta orientale del Todano, chiamato Il Pizzo 1644 m. Nel versante nord c'è ancora molta neve, ma noi proseguiamo verso ovest sul costone, stando al suo margine. A saliscendi passiamo dall'elevazione di quota 1634 m ( su alcune carte Todano ) e infine risaliamo alla massima quota, Todano-Balmit 1667 m con la sua croce dell'Avis.
Nella nebbia scendiamo alla cappella del Pian Cavallone 1544 m per lo spuntino.
Poi risalendo il costone andiamo alla cimetta del Pian Cavallone 1564 m ( croce ) e al sottostante rudere di rifugio, dove c'è anche uno spartano bivacco. Nel tentativo di accorciare il percorso, ci buttiamo nel bosco sottostante ( sud ) senza traccia, fino a intercettare ancora un sentiero ufficiale a Pian Trusello 1420 m. Scendendo il sentiero si trasforma in una strada forestale molto fangosa per via dei lavori di taglio in corso, infatti il parcheggio della Cappella Porta è chiuso perchè invaso da mezzi d'opera e legname.
Dalla cappella risaliamo il costone che ci porterà al Monte Turrioni 1108 m, poi lungo in costone sud-ovest ( senza sentiero ) dapprima erboso, poi piegando a sud nel bosco mai difficile, fino ad arrivare all'Alpe Pont.
Sotto l'alpeggio ignoriamo il sentiero diretto per Caprezzo, percorrendo ancora l'asfalto che passa da un bacino idrico. Da qui si potrebbe risalire da nord un ultima cima: Il Cev. Ma Samuele non è in vena di ravanare, quindi proseguiamo lungo la strada, ma arrivato a sud della vetta, decido di risalirla in un ripido bosco tra un caos di alberi morti, alla fine arrivo in cima a Il Cev 930 m, dovè c'è una piccola colonna. Proseguo per un pò sul costone verso destra ( est ) fino a un traliccio, dove ridiscendo verso sud con cautela, ritornando sulla strada nei pressi di un deposito di legna.
Ridiscendo la strada solo per qualche centinaia di metri, fino al primo tornante dove "dovrebbe" partire a quota 830 m il sentiero diretto per Caprezzo, ma di esso non vi è la minima traccia, il sentiero segnato molto evidente in carta e con tanto di numero ( R05B ) non esiste proprio e il terreno è davvero un bosco ripido e impercorribile, e poi ci si meraviglia che la gente si perde in montagna. La mia opinione è che qui passasse davvero un sentiero, infatti compare sia sulla Carta N. Svizzera che sulla Kompass ma si sà che spesso queste carte riportano sentieri ormai scomparsi, ma è grave che se essi siano scomparsi vengano messi senza verifiche sulle carta Open Street Map che è poi la base per tutte le Carte-App escursionistiche.
Insomma ci dobbiamo sciroppare per colpa di un sentiero inesistente, un paio di km di strada asfaltata in più.
Ma arrivati dove il fantomatico sentiero dovrebbe più in basso attraversare la strada, si vede solo una giungla simil amazzonica impenetrabile, e neanche verso il basso c'è il minimo proseguo. Quindi arriveremo con l'asfalto giù a Caprezzo 522 m. Dopo aver attraversato i vicoli del paese, arriviamo nei pressi del bar-circolo dove prendiamo il sentiero che dapprima a mezzacosta e poi in discesa arriva al Ponte Nivia facendoci chiudere il giro.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)