Tributo a Karll - Pizzo Gallina (3060 m) e Chilchhorn (2789 m)
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Questa uscita è dedicata a
Karll che ha perso la vita sul Pizzo Gallina il 20 agosto del 2023 cadendo lungo il versante vallesano poco sotto la vetta.
Finalmente dopo 10 mesi si sono create le condizioni ideali per un'ascesa al Gallina: abbiamo potuto visitare la montagna, pacificare il luogo e ricordare il nostro amico.
Per l'occasione abbiamo apposto sulle rocce in cima alla montagna una targa commemorativa.
La montagna è in super-condizione, il canale si risale agevolmente, volendo si può partire dal passo con le pelli di foca, oppure, come noi, a piedi con ciaspole e ramponi.
Con me un fantastico team di supporto: Joao -
jpbg- (con trapano, bussole e viti) e Liesje. Entrambi non erano mai stati sul Pizzo Gallina. Hanno potuto ammirarlo nel suo momento migliore.
Liesje, over 60, certamente abituata a ravanare su terreni difficili, è stata coraggiosa ad affrontare per la prima volta un tipo di percorso simile. Non aveva mai percorso un canale ripido.
Contemplando verso est dalla vetta del Pizzo Gallina

Salita al Gallina - canale sud
Essendo previsto un peggioramento meteo in giornata in questo anomalo inizio estate sfruttiamo la breve finestra del mattino.
Dal tornante a 2411 m ci incamminiamo e puntiamo la cima sud del Chichhorn. La direzione è NW. Sono le 05.20 del mattino. Risaliamo una piccola valletta con le ciaspole ai piedi. Scavalchiamo un colletto e proseguiamo in traverso sotto i pendii orientale dei Chilchhorn.
Alla nostra destra appare il Pizzo Nero con la sua frastagliata cresta sud. Di fronte a noi domina la nostra meta giornaliera: il Pizzo Gallina.
In inverno, con il rischio di valanghe, si sale più lontani dai pendii del Chilchhorn disegnando un semicerchio in senso antiorario.
Guadagniamo qualche centinaia di metri, tocchiamo la quota 2741 m (che corrisponde ad un montarucco) e proseguiamo fino alla base del canale sud del Gallina.
Il Gallina e la prima parte del canale sud visti dal traverso a est dei Chilchhorn

Cambiamo assetto: ramponi e piccozza. Raccomando anche il casco per questo genere di itinerario.
Risaliamo con passo lento e regolare il canale. La prima parte presenta neve a tratti sfondosa. In seguito la neve sarà dura ma mai troppo. Quel tanto che basta a farti salire bene. Dopo la curva il canale si restringe e la pendenza aumenta ulteriormente. A mio parere siamo sui 45 gradi. Ho una seconda piccozza da neve e per comodità la utilizzo.
Raggiungiamo l'uscita e curviamo a sinistra per risalire la breve cresta nevosa. Anch'essa è abbastanza ripida ma facile.
Nella parte alta del canale (qui stiamo scendendo)

Alle 07.45 siamo in vetta. Abbondantemente ricoperta di neve presenta un enorme cornice sul lato settentrionale (prestare molta attenzione).
Percorrendo l'ampia cresta sommitale raggiungo un gruppo di rocce e scelgo quella su cui apporre la targa commemorativa. La roccia guarda ad ovest, verso il Vallese. Il panorama è maestoso.
Ci fermiamo circa un'oretta. Il tempo necessario per il lavoro, un caffè e diverse foto.
Cornice sulla vetta del Pizzo Gallina
Chilchhorn - Vetta nord (2789 m) e vetta sud (2784 m)
Per la discesa Liesje è insicura e si lega con una 8 mm a Joao. Ripercorriamo la cresta e poi il canale fino alla sua base. Io scendo veloce, riprendo le mie ciaspole e vado al Chilchhornpass per fare alcuni scatti ai miei compagni che nel frattempo sono nella parte bassa del canale.
Alla base del canale anch'essi riprendono le ciaspole.
Mi raggiungono lungo la cresta nord del Chilchhorn. C'è una parte rocciosa che si aggira tenendosi a destra (ovest) su pendio nevoso e blocchi di roccia. Poi, superata una sella, si risale una crestina nevosa e si scalano facilmente alcuni blocchi di roccia (I) fino a raggiungere la cima nord. Questa presenta un cupolone nevoso sul quale è meglio stare ben all'interno (cornice).
Pizzo Gallina visto dalla cresta nord del Chilchhorn

Seguiamo la cresta nevosa sommitale (attenzione alla cornice sul lato orientale) e rapidamente ci spostiamo alla base della cima meridionale. Si tratta di una grande struttura rocciosa che si risale dal fianco orientale. Per accedere al fianco bisogna oltrepassare un sottile varco tramite una cengetta. Per facilitare il passaggio c'è un asse di legno.
Ci fermiamo sulla cima per una pausa e per mangiare.
Chilchhorn - Cima nord (2789 m)

Chilchhorn - Cima sud (2784 m)

Rientro al tornante della Nüfenen
Ci sono tre modi per scendere: da ovest lungo una traccia, da sud discendendo un tratto iniziale molto ripido, oppure da est per ripidi nevai.
La nebbia sopraggiunge rapida. In Ticino si sono già verificate alcune precipitazioni. Leggiamo bene il terreno sotto di noi prima di essere limitati dalla nebbia.
Inizialmente proviamo ad affacciarci a sud, leghiamo la corda intorno ad uno spuntone per sfruttarla come corrimano. Ma non mi piace il terreno: le rocce si muovono. Siccome disponiamo di attrezzatura invernale propongo ai miei amici di scendere dai nevai ad est.
Attraversiamo di nuovo lo stretto varco e montiamo i ramponi. Discendiamo il ripido pendio (35-40 gradi). Con l'aiuto della traccia di andata sull'orologio ritroviamo il percorso del mattino 200 metri più in basso e lo seguiamo fino alla macchina.
Stretto varco per accedere al vetta sud del Chilchhorn (togliere lo zaino)

Chiudiamo il tour poco prima di mezzogiorno seppure ci sembri di essere in giro da tutto il giorno.
Video
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/www.instagram.com/reel/C8pQdFXNnRs/
Comparazione estate - inverno
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/www.instagram.com/reel/C8set_7NNUB/

Finalmente dopo 10 mesi si sono create le condizioni ideali per un'ascesa al Gallina: abbiamo potuto visitare la montagna, pacificare il luogo e ricordare il nostro amico.
Per l'occasione abbiamo apposto sulle rocce in cima alla montagna una targa commemorativa.
La montagna è in super-condizione, il canale si risale agevolmente, volendo si può partire dal passo con le pelli di foca, oppure, come noi, a piedi con ciaspole e ramponi.
Con me un fantastico team di supporto: Joao -

Liesje, over 60, certamente abituata a ravanare su terreni difficili, è stata coraggiosa ad affrontare per la prima volta un tipo di percorso simile. Non aveva mai percorso un canale ripido.
Contemplando verso est dalla vetta del Pizzo Gallina

Salita al Gallina - canale sud
Essendo previsto un peggioramento meteo in giornata in questo anomalo inizio estate sfruttiamo la breve finestra del mattino.
Dal tornante a 2411 m ci incamminiamo e puntiamo la cima sud del Chichhorn. La direzione è NW. Sono le 05.20 del mattino. Risaliamo una piccola valletta con le ciaspole ai piedi. Scavalchiamo un colletto e proseguiamo in traverso sotto i pendii orientale dei Chilchhorn.
Alla nostra destra appare il Pizzo Nero con la sua frastagliata cresta sud. Di fronte a noi domina la nostra meta giornaliera: il Pizzo Gallina.
In inverno, con il rischio di valanghe, si sale più lontani dai pendii del Chilchhorn disegnando un semicerchio in senso antiorario.
Guadagniamo qualche centinaia di metri, tocchiamo la quota 2741 m (che corrisponde ad un montarucco) e proseguiamo fino alla base del canale sud del Gallina.
Il Gallina e la prima parte del canale sud visti dal traverso a est dei Chilchhorn

Cambiamo assetto: ramponi e piccozza. Raccomando anche il casco per questo genere di itinerario.
Risaliamo con passo lento e regolare il canale. La prima parte presenta neve a tratti sfondosa. In seguito la neve sarà dura ma mai troppo. Quel tanto che basta a farti salire bene. Dopo la curva il canale si restringe e la pendenza aumenta ulteriormente. A mio parere siamo sui 45 gradi. Ho una seconda piccozza da neve e per comodità la utilizzo.
Raggiungiamo l'uscita e curviamo a sinistra per risalire la breve cresta nevosa. Anch'essa è abbastanza ripida ma facile.
Nella parte alta del canale (qui stiamo scendendo)

Alle 07.45 siamo in vetta. Abbondantemente ricoperta di neve presenta un enorme cornice sul lato settentrionale (prestare molta attenzione).
Percorrendo l'ampia cresta sommitale raggiungo un gruppo di rocce e scelgo quella su cui apporre la targa commemorativa. La roccia guarda ad ovest, verso il Vallese. Il panorama è maestoso.
Ci fermiamo circa un'oretta. Il tempo necessario per il lavoro, un caffè e diverse foto.
Cornice sulla vetta del Pizzo Gallina

Chilchhorn - Vetta nord (2789 m) e vetta sud (2784 m)
Per la discesa Liesje è insicura e si lega con una 8 mm a Joao. Ripercorriamo la cresta e poi il canale fino alla sua base. Io scendo veloce, riprendo le mie ciaspole e vado al Chilchhornpass per fare alcuni scatti ai miei compagni che nel frattempo sono nella parte bassa del canale.
Alla base del canale anch'essi riprendono le ciaspole.
Mi raggiungono lungo la cresta nord del Chilchhorn. C'è una parte rocciosa che si aggira tenendosi a destra (ovest) su pendio nevoso e blocchi di roccia. Poi, superata una sella, si risale una crestina nevosa e si scalano facilmente alcuni blocchi di roccia (I) fino a raggiungere la cima nord. Questa presenta un cupolone nevoso sul quale è meglio stare ben all'interno (cornice).
Pizzo Gallina visto dalla cresta nord del Chilchhorn

Seguiamo la cresta nevosa sommitale (attenzione alla cornice sul lato orientale) e rapidamente ci spostiamo alla base della cima meridionale. Si tratta di una grande struttura rocciosa che si risale dal fianco orientale. Per accedere al fianco bisogna oltrepassare un sottile varco tramite una cengetta. Per facilitare il passaggio c'è un asse di legno.
Ci fermiamo sulla cima per una pausa e per mangiare.
Chilchhorn - Cima nord (2789 m)

Chilchhorn - Cima sud (2784 m)

Rientro al tornante della Nüfenen
Ci sono tre modi per scendere: da ovest lungo una traccia, da sud discendendo un tratto iniziale molto ripido, oppure da est per ripidi nevai.
La nebbia sopraggiunge rapida. In Ticino si sono già verificate alcune precipitazioni. Leggiamo bene il terreno sotto di noi prima di essere limitati dalla nebbia.
Inizialmente proviamo ad affacciarci a sud, leghiamo la corda intorno ad uno spuntone per sfruttarla come corrimano. Ma non mi piace il terreno: le rocce si muovono. Siccome disponiamo di attrezzatura invernale propongo ai miei amici di scendere dai nevai ad est.
Attraversiamo di nuovo lo stretto varco e montiamo i ramponi. Discendiamo il ripido pendio (35-40 gradi). Con l'aiuto della traccia di andata sull'orologio ritroviamo il percorso del mattino 200 metri più in basso e lo seguiamo fino alla macchina.
Stretto varco per accedere al vetta sud del Chilchhorn (togliere lo zaino)

Chiudiamo il tour poco prima di mezzogiorno seppure ci sembri di essere in giro da tutto il giorno.
Video
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Comparazione estate - inverno
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