Monte Pian Nave Sud (1058 m) – EMTB
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Bellissimo anello con l’e-mtb in Valtravaglia e Valcuvia, nella provincia di Varese, passando dalla foce della Tresa a Germignaga.
Inizio dell’escursione: ore 8.00
Fine dell’escursione: ore 12.40
Temperatura alla partenza: 14,5°C
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1016 hPa
Temperatura al rientro: 26°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 3000 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 5.40
Tramonto del sole: 21.04
Sveglia alle 5:40, partenza da casa alle 6:35, arrivo a Mesenzana (233 m), dopo 41,2 km, alle 7:40.
Lasciata l’auto al parcheggio subito dopo il ponte sul Fiume Margorabbia, alle 8:00 inizio la pedalata sulla Ciclovia Valcucia-Luino.
La pista si sviluppa nel bosco a pochi passi dall’argine del Margorabbia rumoreggiante.
In località Cucco di Brissago mi fermo ad osservare una targa commemorativa in memoria di otto partigiani fucilati al Monte San Martino.
“In questa piccola fossa la notte del 16.11.1943, la bestiale ferocia nazifascista costrinse i corpi orribilmente martoriati di otto eroici partigiani”.
Cinque sono i nomi impressi nel marmo, oltre ai tre caduti ignoti, a cui non si riuscì a risalire all’identità.
All’altezza di Mirandola Nuova, mi distraggo e perdo la ciclopista. Continuo sulla strada SS394, comunque ancora poco trafficata.
Arrivato a Germignaga mi prendo il tempo per visitare il magnifico Parco Boschetto alla foce della Tresa. È un paradiso per l’avifauna. Qui si possono vedere soprattutto i limicoli (uccelli di ripa), gli sternidi e i gabbiani (Gabbiano comune, Gabbiano reale, Gavina e Gabbiano corallino).

Al di là del ponticello sul Torrente di San Giovanni attira l’attenzione l’inconfondibile sagoma della ex Colonia elioterapica, con i suoi colori giallo sole e rosso mattone.
Decido di continuare sulla litoranea ancora per 3 km, quindi svolto a sinistra per salire a Brezzo di Bedero. Non mi aspettavo di vedere così tante case di vacanza con ospiti provenienti soprattutto dalla Germania, ma anche dalla Svizzera. Passo dalla località Ticinallo e subito dopo arrivo a Muceno (317 m). Inizia la vera salita lungo l’itinerario 206, che ha pure una valenza storica, in quanto si sviluppa su una strada militare della Linea Cadorna. Nella prima parte il fondo è asfaltato e la pendenza non è eccessiva, poi diventa una pista sterrata, meno confortevole. Al belvedere di Pian Cuvinic (930 m) una vista impagabile sul Lago Maggiore e le cime circostanti lascia a bocca aperta.
Inizia ora la parte più ripida, che mi porta dapprima alla bolla per l’abbeveraggio del bestiame, al centro dell’ampia radura che si estende tra le due cime. Il mese scorso visitai la cima nord, oggi desidero raggiungere la cima sud, più selvaggia e nel bosco fitto. Dopo alcune decine di metri sono costretto a spingere la bici e a zigzagare fra cespugli, rami e tronchi caduti. Alle 10:25 arrivo in vetta, contrassegnata da una madonnina custodita in una “cappella” costituita di ramina verde, assai primitiva, un’arte naif per niente pregevole. È strano che ogni persona, ovviamente in buona fede, possa posare in luoghi pubblici ogni sorta di oracolo senza che le autorità competenti intervengano.
Poco male, in un quarto d’ora di discesa pervengo all’agglomerato di San Michele (820 m), frazione di Porto Valtravaglia, dove posso riammirare la stupenda chiesetta in stile romanico, del X-XI secolo. Sui muri esterni dell’abside si notano delle fasce di pietre a spina di pesce, tipiche della manovalanza longobarda.
Caratteristico è pure il campanile a base triangolare, una rarità.
Mi gusto un buon caffè al Ristoro San Michele, in compagnia di una bella micia chiamata “Ammorbidente”. Da piccola è sopravvissuta ad un paio di giri in lavatrice…
Dopo la piacevole sosta riprendo la pedalata con la breve salita al Passo di San Michele (877 m), in località Buca, e con la successiva discesa, in un paesaggio stupendo, fino alla tappa successiva di Arcumeggia (570 m), il borgo con gli affreschi dipinti sulle facciate delle case. In mezz’ora riesco ad osservare e fotografare una buona parte delle opere d’arte, in alcuni casi con i colori degradati a causa del maltempo o del sole.
Rientro a Mesenzana percorrendo gli ultimi dieci chilometri dell’anello sulla SS394.
Avvincente escursione in mtb con parecchi contenuti molto interessanti.
Tempo trascorso: 4 h 45 min
Tempi parziali
Mesenzana (233 m) – Foce della Tresa (197 m): 50 min
Foce della Tresa (197 m) – Muceno (317 m): 35 min
Muceno (317 m) – Monte Pian Nave Sud (1058 m): 1 h
Dislivello in salita: 1013 m
Quota massima: 1058 m
Quota minima: 197 m
Sviluppo complessivo: 43,61 km
Consumo della batteria da 630 Wh: 63%
Pedalate: 7676
Difficoltà: PD
Soccorso sanitario italiano: 118
Polizia italiana: 113
Numero di emergenza unico europeo: 112
Coordinate Monte Pian Nave Sud: 699'370 / 89'287.

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