San Martino in Culmine (1087 m) e Monte Pian Nave Nord (1037 m) – EMTB
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Pedalata in e-mtb nella Valtravaglia e nella Valcuvia, in provincia di Varese.
Inizio dell’escursione: ore 8.00
Fine dell’escursione: ore 12.20
Temperatura alla partenza: 10,5°C
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1029 hPa
Temperatura al rientro: 28°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 3700 m
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 6.41
Tramonto del sole: 20.09
Sveglia alle 5:55, partenza da casa alle 6:55, arrivo a Mesenzana (233 m), dopo 41,8 km, alle 7:45.
Lasciata l’auto al parcheggio subito dopo il ponte sul Fiume Margorabbia, alle 8:00 inizio la pedalata, in salita, verso il centro del villaggio, fino all’imbocco della Via San Martino, di fronte al Municipio di Mesenzana. Nella prima parte la stradina ha un perfetto manto asfaltato, che unitamente all’assenza di auto, rende la passeggiata gradevolissima. La vecchia strada militare risale il pendio boscoso con una pendenza contenuta, tuttavia, una volta iniziata la sterrata, si devono superare dei frequenti e profondi avvallamenti per lo scolo dell’acqua, che richiedono una buona padronanza del mezzo e una corretta coordinazione nella pedalata.
Dopo 38 min dalla partenza arrivo ad un cartello che segnala la presenza di una trincea della Linea Cadorna, mi trovo in una sorta di “Aula didattica all’aperto”.
A 780 m di quota mi trovo di fronte ad un bivio: a sinistra si sale in direzione del Forte di Vallalta e dei Ruderi di Villa San Giuseppe, a destra si sviluppa la pista che porta a San Michele; la imboccherò più tardi. Dopo ulteriori due minuti di pedalata raggiungo le fortificazioni di Vallalta. Sul crocevia del piazzale antistante, il 15 novembre 1943 i mitraglieri delle forze partigiane impegnarono seriamente le pattuglie tedesche che tentavano di accerchiarli, infliggendo loro pesanti perdite.
Una volta entrato sul versante della Val Cuvia, la strada per San Martino tende dapprima a scendere, per poi affrontare la salita sommitale. Dopo 1 h e 25 min dalla partenza pervengo al Sacrario di San Martino in Culmine (1087 m), nel quale riposano i partigiani caduti.
Durante il secondo conflitto mondiale, il 18 novembre 1943, l’Oratorio di San Martino, monumento nazionale, fu raso al suolo da bombardamenti nazisti. Venne fedelmente ricostruito solo nel 1958.
Dal piazzale, la vista si spinge fino al Monte Legnone. Scambio qualche chiacchiera con l’unico altro escursionista presente. È un atleta che domani, nel villaggio poco sotto, a Duno, parteciperà ad una gara di Speed Down, ossia ad una “Gara dei Birocci o Biroce”. Si tratta di una cronodiscesa con veicoli a trazione gravitazionale, cioè privi di motore. Un paio di anni fa è stato campione europeo della specialità. In bocca al lupo amico!
Alle 9:45 monto in sella e riparto per la seconda meta: San Michele, frazione di Porto Valtravaglia. Tornato al bivio, 750 m sotto il Forte di Vallalta, imbocco la pista per San Michele. Il percorso è in più punti fangoso o cosparso di pietre e di foglie di faggio, in ogni caso mi permette di raggiungere l’agglomerato di San Michele in poco più di mezz’ora dal bivio, a fronte dei 40 min indicati dal segnavia. L’insediamento conta una ventina di edifici in muratura, tra i quali una bellissima chiesetta in stile romanico, del X-XI secolo, purtroppo chiusa. Per la prima volta vedo un campanile a base triangolare.
Mi gusto un buon caffè sulla terrazza del Ristoro San Michele.

Chiesa di San Michele al Monte (822 m)
È un crocevia di ciclisti, sia con la mtb che con la bici da strada, ma arrivano anche automobilisti alla ricerca di un posto dove fare picnic.
Dopo una sosta di una ventina di minuti riprendo la pedalata per la tappa successiva, che richiede un’ulteriore salita. Fiancheggio dapprima il pratone di San Michele fino al parcheggio, quindi prendo la strada militare che sale al Monte Pian Nave. Al primo tornante, uno slargo offre già un pregevole panorama sul Lago Maggiore, tuttavia il belvedere migliore si trova in località Pian Cuvinic (930 m), dove è pure possibile sedersi ai tavoloni di legno massiccio, all’ombra.
Nei tratti più esposti, la strada militare è protetta a valle da un muretto di cemento. Con la bici è comunque facilmente percorribile. Da San Michele, in un quarto d’ora pervengo al Monte Pian Nave Nord (1037 m).
Una spartana croce di legno emerge da un cubo di cemento, sulle facce del quale si leggono delle scritte che ricordano il centenario di fondazione del CAI di Germignaga.
Il pianoro sommitale di questo monte ricorda vagamente il ponte di una nave. Suppongo che il toponimo derivi da questa somiglianza. Del resto, recentemente, a sette km di distanza in linea d’aria, ho visitato un altro Monte la Nave.
Durante la lunga discesa, di circa 10 km, mi prendo il tempo per visitare il borgo medievale di Mesenzana, in particolare la bella Torre dell’XI secolo che faceva parte del castello dei “Sires Da Masenzana”.
Interessante escursione in mtb con elevati contenuti paesaggistici, naturalistici e storici.
Tempo trascorso: 4 h 20 min
Tempi parziali
Mesenzana (233 m) – San Martino in Culmine (1087 m): 1 h 25 min
San Martino in Culmine (1087 m) – San Michele (820 m): 53 min
San Michele (820 m) – Monte Pian Nave Nord (1037 m): 16 min
Monte Pian Nave Nord (1037 m) – Mesenzana (233 m): 45 min
Dislivello in salita: 1290 m
Quota massima: 1087 m
Quota minima: 233 m
Sviluppo complessivo: 32,39 km
Consumo della batteria da 630 Wh: 75%
Pedalate: 6409
Difficoltà: PD
Soccorso sanitario italiano: 118
Polizia italiana: 113
Numero di emergenza unico europeo: 112
Coordinate San Martino in Culmine: 701'344 / 86'960
Coordinate Monte Pian Nave Nord: 699'559 / 89'628.

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