"Disorientering" al Monte Pian Nave (m.1058)


Publiziert von Poncione , 24. März 2023 um 23:53.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 März 2023
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m

Il Monte Pian Nave (m.1058), pur non irresistibile e sicuramente meno attraente di altre cime della Valtravaglia, non si può dire manchi di interesse, a partire da una rete sentieristica davvero fittissima, complice la presenza di diverse strade militari, in parte funzionali e in parte abbandonate, a coronamento di qualche postazione della Linea Cadorna perlopiù avvolta nella vegetazione e comunque assai meno complessa di quella - labirintica e affascinante - del non lontano Monte San Martino (m.1087).

Da Germignaga (m.204), punto di partenza ideale dal Lago Maggiore - benchè sulla carta possa sembrare più adatta Porto Valtravaglia, la quale però impone davvero troppo asfalto - si segue la segnaletica CAI per Brezzo di Bedero, verso cui convergono due diversi itinerari: si sceglie il più breve, che attraversa il paese e risale a sinistra del torrente San Giovanni, sfruttando inizialmente un camminamento pedonale per poi diventare sterrato e quindi piacevole sentiero nel bosco rado, in cui s'incontra un'area pic-nic arricchita da sculture in legno... Superate un paio di vallette si risale infine proprio nel centro di Brezzo di Bedero (m.352), da cui volendo (cosa che farò) si può salire sull'altura dominata dalla bella Canonica di San Vittore (m.400), di origine romanica.
Per il Monte Pian Nave si seguano invece i segnavia per Muceno su asfalto in una zona di eleganti casette residenziali e raggiungendo il Santuario di Pianezza (Sec. XVII) con annesso cimitero, dietro il quale parte la via normale, che già mi è nota e percorrerò al ritorno. Si prosegue invece - ancora su asfalto - verso la frazione di Brezzo (m.315), di cui è ovviamente più interessante seguire le stradine del grazioso borgo prima di proseguire sulla via principale per Muceno (m.315), dalla quale parte l'importante strada militare per Pian Cuvinicc, poco sotto la cima del Pian Nave. S'ignora anch'essa proseguendo nel minuscolo borgo e salendo alla Chiesa di San Giorgio, da cui (fonte la sempre inesauribile e preziosa CNS), pare vi siano altri percorsi meno noti per risalire la montagna: dopo alcune verifiche infruttuose individuo una stradina che scende e risale ripidissima verso le ultime case, e dalle quali sembrerebbe impossibile proseguire visto che le proprietà impediscono ciò che un tempo doveva essere il naturale prosieguo del percorso.
Con buon occhio però è sufficiente aderire a destra dell'ultima proprietà, ai bordi di una vallecola, e proseguire poi nel disordinato bosco di castagni, dove s'incontra un acquedotto (il cui accesso per i manutentori mi domando dove sia vista la presenza delle case che impediscono il passaggio!...) e quindi i resti ormai poco chiari di un vecchio sentiero in parte contornato da bassi muri a secco. Vista la posizione è abbastanza evidente che da qui ci si potrebbe orientare a sinistra verso la strada militare... ma l'obiettivo di giornata è esattamente dalla parte opposta, per cui con ravano minimo gradualmente convergo a destra superando la valletta e iniziando a salire diagonalmente senza alzarmi troppo, sfruttando tracce di animali ma anche umane, come la sistemazione non casuale di rami e rametti qua e là (lo spaccio nei boschi è anche qui...) lascia intendere. Giunto a una sorta di ampia spalla, oltre la quale s'intravvede una ripida costola erbosa e rocciosa, controllo se posso proseguire nella medesima direzione incontrando un'importante canale, oltre il quale è sconsigliabile avventurarsi. Il canale è invitante verso l'alto ma il fogliame e i detriti, uniti alla pendenza, mi fanno desistere per cui dalla spalla risalgo sulla massima pendenza ritrovandomi in breve pochi metri a destra di un tornante della militare... la ignoro salendo ancora e reincontrandola infine poco più su. La devo però seguire solo brevemente, perchè sul primo tornante a sinistra si stacca a sorpresa un altro ramo della stessa, il quale discende graduale nella direzione da me seguita sinora... il "disorientering" si è rivelato interessante ma inutile, perchè a saperlo potevo salire dalla militare. ;)
La cosa sorprendente è che non solo si stacca un'altra strada, ma che è pure bollata biancorossa, e probabilmente doveva anche esserci un cartello poichè il paletto comunque c'è ancora; le sorprese non finiscono perchè poco dopo una scritta in vernice su pioda indica un sentiero diretto (e pure bollato allo stesso modo) a Pian Cuvinicc, ma proseguo ancora in piano o leggera discesa in un bosco assai più rado piombando proprio laddove era mia intenzione, cioè la gigantesca ganna ai piedi di quest'ultima località, in cui si trova un'interessante zona di rocce calcaree. La ganna ingente tuttavia indica che la roccia sovrastante non è propriamente di qualità, come del resto il color ruggine affiorante qua e là suggerisce, oltre all'inconsueta presenza di isolati porfidi... La strada militare sembra morire proprio sotto la frana, ma in realtà un sentiero (e i suoi bolli) ancora evidente prosegue in verso l'elevazione secondaria (m.786 su CNS) nei pressi dell'Alpe San Michele, ove s'incontrerebbero i sentieri provenienti da Torre e Sarigo. Lo seguo per un tratto, fin quasi all'impluvio di un torrente in secca, ma qui decido di dare un'occhiata alla ganna, muovendomi con circospezione specie quando sopra di me sento un gran movimento di animali e sassi che rotolano... i soliti mufloni. Risalgo senza percorso evidente la ganna spostandomi sempre a destra e puntando idealmente a San Michele, anche se non è così banale arrivarci, sia per la pendenza che per il terreno franoso che poggia unicamente su arenaria, ma con l'aiuto di qualche pianta se ne viene a capo sbucando proprio sul piazzale dell'elisoccorso lungo la militare San Michele-Monte Pian Nave.
Terminato il tratto più selvaggio della giornata seguo il sentiero normale per la vetta, deviando tuttavia a destra (altro sentiero biancorosso!) e con ampio gito anti-orario raggiungerla da un itinerario diverso e più impegnativo, specie per l'avanzata di cespugli che rendono più disagevoli e "contorsionistici" un paio di passaggi su roccia - sempre da valutare per la scarsa qualità - prima della Cima Sud (m.1058).
Raggiunta la sella e la Cima Nord (m.1037) non resta che seguire la "via normale" per Brezzo - ben segnalata da segnavia CAI - e che passando da Cascina Bassa e Cascina Profarè (ove trovo altri mufloni) porta a destinazione abbastanza tranquillamente e con buon sviluppo. Il ritorno a Germignaga avviene per la stessa via mattutina.

Avanti così.

NB. Germignaga-Brezzo di Bedero-Brezzo-Muceno T1 - Muceno-Ganna-San Michele T4 - San Michele-Monte Pian Nave T3 - Monte Pian Nave-Brezzo di Bedero T2

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (4)


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Serzo hat gesagt:
Gesendet am 25. März 2023 um 19:20
Ciao Emiliano, io al Pian Nave non sono mai stato... se vuoi approfondire qualche esplorazione ci risentiamo ;-)
Sergio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. März 2023 um 22:55
Ciao Sergio, diciamo che in sè come cima non ha attrattive particolari... però ha una complessità non comune negli avvicinamenti, più o meno tutti lunghi ed elaborati specie dal basso. Se ti fa piacere più avanti organizziamo qualcosa.

veget hat gesagt:
Gesendet am 5. April 2023 um 09:23
La tua passione per la "ricerca" di nuovi itinerari è nota....
E, anche questa odierna, rientra nel tuo intento!
Complimenti Emy.
Buona continuazione
Un caro saluto
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. April 2023 um 15:21
Grazie Eugenio, il bello è osservare per poi inventare... ;)
Ciao


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