Monte Pian Nave (m.1058), Monte San Martino (m.1087), Monte della Colonna (m.1203)

Pazienza se il cielo non è propriamente limpido, la voglia di farci un bel giretto ci porta a San Michele dove io ho un conto in sospeso: ad ottobre scorso proprio poco dopo gli eventi atmosferici che hanno portato allo sradicamento di molti alberi e all’impraticabilità di molte strade secondarie, eravamo riusciti solo a salire sul Mot Ganna e il Monte Colonna, quindi Pian Nave e San Martino mancano all’appello ed è il loro turno.
Lasciata l’auto alle porte del villaggio prendiamo la militare del Monte Pian Nave: dopo una manciata di passi si apre immediatamente la vista, grazie a un terrazzo naturale, sul lago Maggiore e il promontorio di Caldè. Com’era prevedibile, visto il mio compagno di escursione, lasciamo il percorso per salire in libertà per sentierini di capre (vecchie marcature sulle piante) sulla nostra sinistra. Il percorso non è eccessivamente disagevole e ci si districa fra gli arbusti, ma dura poco perché poi il selvatico ambiente s’infittisce e ci ricongiungiamo all’ampio sentiero ricoperto dal fogliame secco.
Nonostante l’assenza del sole i colori autunnali,  solo lievemente spenti, sono comunque di grande effetto, ed io li adoro e me li godo appieno!!
La vetta sud del Monte Pian Nave non offre un panorama sui dintorni ma c’è ad accoglierci una Madonnina imprigionata entro una rete verde, al cui esterno un angioletto intento a cantare (così mi sembra) le fa da bodyguard…
Bellissima la faggeta oltre la quale poco più avanti si intravede la cima nord… ho estremamente amato il tratto percorso tra le due vette... i colori , le forme, un laghetto in miniatura... molti direbbero si tratti di poco più di una pozza, ma ai miei occhi fantasiosi invece una piccola magia... e poco oltre dei massi adibiti ad area pic nic. Anche la cima non mi ha deluso con quella croce assai particolare, simile alla “spada nella roccia“, bello l’ambiente. Ed è proprio a quei tavolini naturali che ho voluto che io ed Emi consumassimo il nostro pranzo al sacco.
Ridiscesi a San Michele abbiamo preso il sentiero per il Monte San Martino, anzi no, l’eterno sentiero... cammina cammina cammina e ancora cammina… ma esisterà poi 'sto San Martino?  Veramente lungo ma mai noioso, faggete e tappeti rossastri di fogliame sotto i nostri piedi... finchè si arriva a prendere una specie di scaletta naturale in sassi e si comincia a salire decisamente, peccato che poco prima della cima ha cominciato a piovere.
Ciò non ha tolto comunque ammirazione per l’inaspettata (per dimensioni) chiesa che occupa la cima! Peccato che il panorama è stato nel frattempo divorato dalle nubi.
Solo parzialmente delusi (perché in realtà è stato un giro che mi è comunque piaciuto molto), sotto la pioggerella a tratti più decisa, risaliamo il Monte Colonna per poi percorrere il sentiero che ci ricondurrà a San Michele, mentre il mal tempo ha accelerato l’incalzare dell’oscurità e l’uso delle torce è d’obbligo per non perdere l’orientamento.
Senza imprevisti e colpi di scena inaspettati che avventura sarebbe??  Stupenda giornata!!!

Poncione
Giornata grigia, ma pur buona per una gita sempre valida sulle prealpi varesine, per la precisione in Valtravaglia. Sistemati i due "conti in sospeso" di CChiara, è giunta l'ora di una "prima assoluta" anche per me, vale a dire il Monte Colonna sotto la pioggia e alla luce delle frontali. Fortunatamente la bollatura è quasi sempre evidente e in qualche modo il percorso, fatto anche un pò "a memoria", si è rivelato privo di problemi (il terreno viscido ovviamente ha invitato alla cautela massima in taluni punti), poichè nell'oscurità dei boschi la musica cambia eccome, ed è un attimo perdere la bussola.
Andava provato. ;)