Val Bavona | Magnasca [II]

Visita al corte di Masnee (1840 m) dell'Alpe Magnasca.

Raggiunto Madrasc (1630 m) da Sabbione (647 m) si continua sul sentiero verso Launcio fino ad attraversare il Ri del Masnee. A quota 1720 m circa si abbandona il sentiero e si risale il versante con rocce e arbusti; il terreno è abbastanza ripido e obbliga spesso all'uso delle mani; l'impressione è che il termine "via d'alpe" sia solo un concetto. A quota 1800 m circa si raggiunge un caratteristico masso sporgente, che si passa a destra su una flebile traccia che scompare dopo circa 10 metri, ma il terreno ora si addolcisce un poco e in breve si giunge al pianoro con i ruderi del Corte di Masnee (1840 m; 1180 m e 2h50' da Sabbione).

Ora si attraversa il pianoro in direzione NNO verso il solco del rio; si raggiungono delle placche rocciose intervallate da cengette erbose, che vanno risalite; il terreno diventa relativamente ripido e delicato e obbliga a diversi passi esposti. Alla base della "cascata" (asciutta) salgo a sinistra verso una grande giavina, che risalgo sul suo bordo destro fino al suo termine (quota 2000 m circa); si risale ancora un poco tra la vegetazione arbustiva fino a quando si intravede un modo relativamente "comodo" di attraversare verso Valaa, che si raggiunge con una breve traversata ascendente (se il Corte Valaa non fosse di interesse, presumo si possa uscire dalla giavina direttamente sulla costa dove passa la traccia per il Launcio).
Da Valaa (2070 m; 230 m e 1h15' da Masnee) risalgo la giavina retrostante la baita verso la selletta Q 2250 m per entrare nel bacino del versante S del Pizzo Ogliè. Attraverso verso il punto Q 2218 m e scendo in breve al Corte di In Scima ai Piench (2060 m; 1h10' da Valaa). Da qui discesa diretta verso i ruderi del Corte di In Fund ai Piench (1805 m; 35' da In Scima ai Piench) su terreno veramente scomodo attraverso un campionario completo di vegetazione arbustiva; dal Corte, su percorso già conosciuto, discesa a Madrasc e ritorno via Mater a Sabbione.