Il Re di Mendrisio - Monte Generoso (1701 m): variante, ferrata e cime satelliti


Published by Michea82 , 25 November 2024, 19h50.

Region: World » Switzerland » Tessin » Sottoceneri
Date of the hike:21 November 2024
Hiking grading: T4 - High-level Alpine hike
Via ferrata grading: K3 (AD)
Waypoints:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Monte Generoso 
Time: 7:15
Height gain: 1600 m 5248 ft.
Height loss: 1600 m 5248 ft.
Route:16 km (anello da Rovio)
Access to start point:Rovio: villaggio collegato a Melano (stazione FFS) con autopostale. Disponibilità di parcheggi gratuiti.
Accommodation:Capanne non ce ne sono. Però si può dormire: - alla Baita di Orimento (/www.baitadiorimento.it/) - all'Osteria Peonia (/www.osteriapeonia.ch/) - all'Ostello di Scudellate (/www.ostello-scudellate.ch/) - all'Alpe di Caviano (/www.alpedicaviano.ch/) a Castel San Pietro - alla  Baita di Perostabbio ([/www.montagneticinesi.ch/capanne/rifugio_perostabbio/?lang=i...])

Il massiccio del Generoso, interamente ubicato nel Sottoceneri, al confine con l'Italia, mi ha sempre attirato rilevandosi una delle mie mete di casa preferite. Presenta versanti contrastanti: da una parte, sopra il Ceresio, è precipite e dotato di enormi bastionate di roccia, dall'altra, in Valle di Muggio e in Italia presenta dolci pendenze, solive ed erbose. La montagna è un vero e proprio crinale dotato di varie cime. Nel mio tour ho voluto includerle non senza tuttavia provare la famosa "Variante Gianola", la quale è un sentiero alpino marcato bianco-blu e valutabile come T4. Pare che sia l'unico nel suo genere nel Sottoceneri. 

Monte Generoso e Baraghetto visti dalla Cima di Sassalto



Salita dalla variante

Da Rovio, dove ci sono parcheggi liberi, attraverso il villaggio, imbocco una mulattiera tra i vigneti e da Soldino, ignorate le deviazioni a destra (per Bellavista) e a sinistra (per il Monte Sant'Agata e il Passo Crocetta), proseguo dritto finché si trasforma in un vero e proprio sentiero. Supero una cascina (Pra da Pioda) e risalgo il bosco lungo la dorsale che si dirama ad ovest dalla cima senza nome, quotata 1660 m (a nord del Baraghetto). Questa parte di sentiero non presenta difficoltà se non per l'abbondanza di fogliame e per la ridotta presenza di demarcazioni (mi perdo in un paio di punti e devo controllare la traccia sul telefono). 
Raggiunta la Baita di Perostabbio, dove il bosco si dirada e si hanno i primi ampi scorci, il sentiero diventa bianco-blu. Inizialmente nel bosco, esce poco più a monte puntando ad uno sperone che aggira sulla destra per risalire un tratto erboso molto ripido. Consiglio i ramponcini in presenza di brina, in caso di neve non consiglio questo itinerario. Inoltre se si è in gruppo può essere utile un casco. Lo stesso non è mai inutile anche in solitario (ci sono molti camosci).
Un singolo passaggio ripido è attrezzato con catena. 

Ripidi pendii erbosi sopra la Baita di Perostabbio

 

In seguito, sempre su pendenze sostenute, si attraversa una valletta piegando verso sud. Questa parte è scenografica: si percorre una cengia, circondati da formazioni rocciose particolari. Ma soprattutto, o "sottotutto", c'è un prestigioso panorama sul lago.
Il sentiero aggira il precipite fianco occidentale del Baraghetto per poi puntare alla bocchetta che separa quest'ultimo dal Monte Generoso ("Bivio Variante" a quota 1647 m). Questa parte di sentiero è quella più bella e maggiormente attrezzata (scalette, cavi, catene, staffe). Non è necessario legarsi ma io ho nello zaino un imbrago con fettuccia e moschettoni per ogni evenienza (tra l'altro li userò per la ferrata). 

Bel passaggio sul tratto finale della Variante


Dallo stesso punto vista ad ovest



Itinerario sommitale: dal Monte Generoso al Motto di Cima, fino alla Cima Crocetta

Siccome sbuco a metà crinale non posso svolgere una traversata sud-nord o viceversa.
Dapprima scendo alla cima più meridionale passando dal Monte Generoso. Questo lo raggiungo dalla breve cresta nord (sentiero). Mi fermo in vetta per la pausa pranzo. Discendo al Fiore di Pietra e seguo il sentiero per la Cima di Sassalto. Questa cima non è fisicamente tangibile poiché c'è un' antenna con una recinzione. Percorrendo il bordo del recinto si passa a pochi metri dalla cima. C'è anche un belvedere pochi metri più in basso. 
La Cima di Sassalto offre una vista sul Monte Generoso e sul Fiore di Pietra che va detto: è bello nonostante l'impatto. 

Cima di Sassalto (1615 m)


Dal belvedere attraverso il ripido pendio a ovest della Cima di Sassalto e riprendo la cresta per discendere al Motto di Cima (1582 m). Questo è soltanto un punto panoramico lungo la cresta. Ci sono un' eliporto e una costruzione. La cresta è percorsa da una doppia rete metallica. È in corso un lavoro di sistemazione del sentiero. Passo in mezzo alle due reti per ritornare nei pressi della Cima di Sassalto. 
Successivamente evito il Monte Generoso aggirandolo dal sentiero italiano e ritorno al Bivio Variante. Da qui salgo al Baraghetto e proseguo lungo la cresta. Non avevo considerato l'inevitabile via ferrata: per non percorrerla bisognerebbe evitare il Baraghetto e seguire il sentiero sul lato italiano. Tuttavia proseguo e, dopo aver disceso un facile sperone aiutandomi con la fune e la catena, raggiungo un passaggio (scaletta seguita da traverso esposto con fune) e un secondo passaggio (scaletta leggermente in strapiombo) nei quali opto per assicurarmi con la fettuccia e i moschettoni. La via è brevissima ma non è banale, il CAS la valuta con la sigla K3 (abbastanza difficile). 

Via Ferrata Angelino


La parte successiva del percorso non ha più difficoltà particolari. Seguo sempre il sentiero toccando la Cima della Piancaccia, la quale è preceduta da una quota senza nome, la quota 1645 m. Da alcuni chiamata "Sasso Bianco", sembra una cima guardandola dal Baraghetto, ma risulta molto meno prominente di quella successiva, la Cima della Piancaccia, se si osserva il massiccio da valle. Swisstopo nomina allo stesso modo una quota nei pressi della baita di Perostabbio. La quota 1256 m. Per questi motivi mi risparmio e bypasso il punto in questione per andare direttamente alla Cima della Piancaccia. Proseguo per la Cima dei Torrioni (molto scenica) ed infine per la Cima Crocetta. Questa impone una breve deviazione dal Passo Crocetta ed è una sommità priva di panorama (nel bosco). 


Cengia nei pressi della Cima dei Torrioni


Dal Passo Crocetta la discesa fino alla Bocchetta Bogo è piuttosto ripida ma mai esposta. Come per la salita ci si imbatte in un terreno molto foglioso. Gli scorci sul Monte Generoso o sul lago non mancano. 
Per completare le cime faccio una breve deviazione salendo al Monte Sant'Agata. C'è un buon sentiero che sfrutto sia per salire che per scendere. Il dislivello positivo aggiuntivo è di 140 metri. In cima c'è una chiesetta. Sta per nevicare pertanto non mi fermo e scendo velocemente a Rovio. 
La neve in serata sarà abbondante per il periodo. Un record. 



Video (Storie in evidenza)

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Hike partners: Michea82


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Comments (2)


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Daniele66 says:
Sent 28 November 2024, 19h57
Da fare.......Bella li Daniele66

Michea82 says: RE:
Sent 4 December 2024, 23h05
Grazie Daniele
Senz'altro. Bella, non troppo difficile e in ambiente super!
Ciao


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