Campo dei Fiori 1227 m per la ex funicolare

Dover attraversare la città è sempre un gran fastidio. Il traffico e i semafori. Ma a volte il dovere ci spinge a farlo per forza. Ma visto che si finisce nella parte  vicino alla montagna, a Masnago. perché non anticipare di qualche ora e smaltire in anticipo la fatica del viaggio. Fatto quattro conti, sono 5 semafori all'andata e 4 al ritorno. Con 900 metri di dislivello si dovrebbe riuscire a smaltire tutti e 9 i semafori :))



Meteo coperto con foschia che non invoglia a fotografare.

Si parte dalla cabina Enel sulla strada per il Campo dei Fiori a 800 metri di quota. Ci sono giusto un paio di posti auto.
Scendo lungo la scalinata entrando subito nella sua galleria, appena sotto gli scalini sono coperti dal detrito, poi migliorano e si vede la stazione di valle, esco appena prima a destra e scendo sul sentiero per Velate fino al guado sul torrente Vellone 576 m.
Finita la discesa si comincia a salire la via appena scesa. La prima parte è su belle roccette calcaree, dove nonostante il clima fresco, un serpente nero mi fà sobbalzare per un attimo. Ritornato alla stazione di valle 630, vado al primo gradino, per sudarmela tutta. Quindi comincio a salire i quasi 2000 scalini ( in realtà molti di loro sono sepolti sotto il detrito oppure erano in metallo e sono stati asportati insieme ai binari ). Ripasso ancora dalla cabina Enel. Poi arriva il tratto senza gradini, si passa vicino alle ville e più sopra si passa sotto il bel ponte di quota 970 m. Poco prima della stazione di monte, si deve uscire a sinistra sul sentiero, che sale comunque all'esterno della stazione 1033 m.  403 metri di dislivello in meno di 28 minuti .
Ora salgo per la cosiddetta  "via sacra" fino alle tre croci e poco sopra all'omonimo monte 1111 m. 
Sceso a una sella con terra rossa, salgo a costeggiare a nord la caserma, passando nei pressi delle falesie. Arrivato nel piazzale della batteria, scendo per traccia rocciosa proprio di fronte, e arrivato nel "Canale del Prete" , ne risalgo a sinistra il tratto ripido, aiutato dal nuovo cavo d'acciaio. Dal bosco sovrastante scendo sulla strada, passando sopra al ristorante, imboccato per poco il sentiero nord, lo lascio quasi subito per salire nel bosco a sinistra e arrivare alla casa del custode dell'osservatorio.
Una scalinata fà salire più in fretta, e poi sopra la strada con il sentiero della Grotta di Cima Paradiso arrivo all'Osservatorio su Cima Paradiso 1226 m. Sceso alle serre verso ovest di cresta, ci sono anche dei tiranti in acciaio per il disboscamento in corso, ma non stanno lavorando, visto il meteo.
Arrivato alla  sella ( arrivo anche del sentiero nord ), continuo di cresta verso ovest in salita su labile traccia bollata, che rapidamente mi porta alla Cima Trigonometrica o di mezzo 1227 m.
Scendo nel prato della baracca sottostante e col sentiero a destra, ancora alla Sella 1160 m. E faccio a ritroso la risalita all'Osservatorio e al Ristorante Irma. Passando ora a sud della  caserma rivado alle Tre Croci e alla scalinata. Ma prima di scendere, faccia una ispezione risalendo dentro la stazione dal basso, il tronco che da una decina di anni ne sbarrava l'accesso è ormai marcito e si riesce a passare. Ma rimane comunque pericoloso concludere la salita della scalinata qui dentro : è tutto pericolante. In breve scendo lungo i gradini fino alla Cabina e all'auto.
3 ore intense da soli e senza nessuno in giro.