Campo dei Fiori ravanata alla Buca dei Giurati e per la Val Boscer alla grotta Bifora


Publiziert von Antonio59 ! , 9. Juni 2021 um 22:21.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 727 m
Abstieg: 727 m
Strecke:km 9,40 Sentieri, vallette, ravanate, scalinata in discesa
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Varese verso Sacro Monte e 2 tornanti sotto la Prima Cappella entrare in Piazzale Montanari
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Kartennummer:Carta Parco Campo dei Fiori

Giro ravanata al Campo dei Fiori.
Non che avessi tanta voglia per la verità, ma un paio di commissioni mi portano proprio all'arco della Prima Cappella. E già che c'ero.......
Parcheggio al sottostante Piazzale Montanari 570, fà troppo caldo e scarto la salita della della scalinata dell'ex funicolare. Scendo con la mulattiera verso Velate, guadato il Vellone che qui è in secca risalgo in breve alle prime case di Velate ( Villa Mitelda ) svoltando a destra risalgo Via Adda, dove l'asfalto lascia posto a una sterrata, a destra parte la prima possibilità per il san Francesco, io dritto e svolto a destra un pò più avanti e poco dopo altra possibilità di salire a destra al San Francesco, ma proseguendo dritto invece la sterrata sale malmessa a Fael dove ci sono 2 grandi Baracche con tanto di comignolo, ma chiamamoli Chalet, suvvia, che suona meglio. Ora per un piccolo tratto in piano si va su largo sentiero che passa da un impluvio appena sistemato dopo le alluvioni post incendio. Appena oltre la traccia diventa larga sterrata e si dirige verso le parti alte del residence del Poggio e poco prima di attraversare la Val di Casciago sulla destra parte un mulattiera alluvionata, svolto a destra su questa con l'idea di raggiungere per la prima volta la Grotta dei Giurati dal basso ( dall'alto è molto più semplice ). Dopo un centinaio di metri quando questo sembra impraticabile, svolto a sinistra nel bosco, per poi salire su bel costina rocciosa. Speravo di ritrovare una croce antica già vista un paio di volta in discesa. Ma dopo un pò abbandono istintivamente a sinistra e iniziano i dolori fra alberi caduti  di antica data e zigzagando salgo ma mi sposto troppo a sinistra ( ovest ). Intuisco di essere già troppo vicino al sentiero sopra il Poggio. Arrivo finalmente a una larga mulattiera ascendente verso sinistra che già conosco. La grotta è più in alto solo che non ho presente il punto esatto di dove sono sbucato, vado a sinistra in leggera ascesa, poi salgo nel boscaccio. Cavolo non la trovo, una grotta gigantesca con una fessura di oltre 50 metri. Va bene decido di salire a oltranza, arriverò alla strada e da lì posso ritrovarla in discesa. Ma non serve, in lontananza a destra scorgo un cadavere di abete, quel che resta di una bellissima abetaia distrutta prima dal Tarlo ( Bostrico ) e poi dall'incendio. Arrivato alla base dell'ex abetaia basta perdere qualche decina di metri di dislivello e si arriva all'orrido ingresso. Arrivando da monte la voragine è molto alta, conviene costeggiarla con attenzione e arrivare a valle, da  dove con una rampa terrosa si entra nella fresco crepaccio, ci sono cartelli del parco che invitano a stare attenti a non cadere. Ma pensando che i cervi non sanno leggere dò un occhiata per vedere se trovo qualche bestia. Cosa del tutto possibile. Dalla Scondurava un paio di anni fà gli speleo hanno portato fuori un cinghiale di un quintale. Ora risalgo contento e arrivo vicino al tornate di quota 860. Qui scende il sentiero per il Poggio a sinistra, e una bella mulattiera entra in leggera discesa in Valle della Stretta, arrivato all'impluvio finisce la bella traccia. Verso monte la valle si sdoppia, la prima che sale a destra è la Val Stretta vera e proprio che sale in direzione della Pensione Irma, pochi metri oltre sale invece la Val Boscer in direzione della strada militare e l'Osservatorio, la cui cima si chiamava Monte Boscer prima dell'invenzione di Cima Paradiso. La Val Boscer nel primo tratto è molto alluvionata, dopo l'incendio si sono verificati molti dilavamenti mai visti prima. A un tratto un cerbiatto quasi mi viene addosso, ma non riesco a fotografarlo. Più su passo nei pressi del tornante di quota 982, e proseguendo lungo la valle in salita finalmente vedo sul lato destro la grotta Bifora che con uno sviluppo di 1000 metri e -140 di dislivello è nella classifica delle top ten provinciali e a detta di molti anche molto ricca di fossili. Poco sopra vedo una bella cerva che non scappa. Il tratto finale era in una ex abetaia molto impestata, perciò salgo sulla costina di destra gli ultimi metri fino alla strada militare. A destra su questa fino al piazzale belvedere vicino al cancello dell'osservatorio. Giù con la strada  e passando sopra la pensione Irma, con un taglio nel boschetto a sinistra arrivo direttamente al Piazzale della Batteria, ormai senza cannone da anni. Quindi passando a nord della casermetta arrivo al prato della putrella e col sentierino in piano finisco di aggirare la casermetta. alla sella che precede il Tre Croci una puzza mi fa trovare un povero cinghialetto morto. Salgo alle croci e quindi scendo per la scalinata della funicolare alla stazione di valle e con la strada a Piazzale Montanari.
Niente male per la poca voglia che avevo alla partenza.
Un pò di ravanage mette sempre un pò di pepe al giro.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (1)


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rochi hat gesagt:
Gesendet am 10. Juni 2021 um 15:24
È così che si fa!


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