Anello delle tre Bochette: Verdascia, Calivazzo, Lierna.
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Quando il 7 dicembre eravamo saliti con Gigi allo Zucco Sileggio, tra le opzioni del ritorno avevamo considerato anche la discesa verso Lierna, invece poi avevamo accorciato il giro per problemi di orari di rientro, ma il mancato anello era entrato nelle “cose da fare” e così oggi, con Giordano, abbiamo concretizzato questo bel giro.
Partiti alle 7.30 da Sonvico (sopra Somana, che si raggiunge da Mandello del Lario) siamo arrivati alla Bocchetta di Verdascia seguendo a ritroso il sentiero che avevamo fatto a dicembre scendendo dallo Zucco Sileggio (vedi descrizione sulle prime sei foto).
Dalla bocchetta, abbiamo seguito il sentiero 17/A che, stando vicino alla cresta e seguendo i su e giù della prima parte, a tratti nel bosco e a tratti nei prati, ci ha condotti fino alla Bocchetta di Calivazzo.
Questo è stato il tratto più remunerativo di tutta l’escursione, vuoi per le caratteristiche panoramiche (alla nostra destra ci ha sempre accompagnato il versante ovest del Grignone) e vuoi per l’avvistamento di un numero rilevante di camosci, veramente numerosi e belli “pimpanti”.
Raggiunta la Bocchetta di Calivazzo abbiamo proseguito verso l’ultima bocchetta, quella di Lierna, raggiunta percorrendo un largo sentiero che attraversa un vasta faggeta e poi, proseguendo verso l’Alpe di Lierna posta in una bella conca prativa ancora innevata, abbiamo finalmente sostato nel bivacco per consumare il nostro pranzo.
Ripartiti dopo più di un’ora di sosta, dopo aver raggiunto sempre per boschi la Forcella della Valle, abbiamo iniziato la lunga discesa (sentiero 71) verso Lierna, comprendendo anche una visita al panoramico alpeggio dell’Alpe di Mezzedo.
Poco prima di raggiungere Lierna, dopo aver incrociato il Sentiero del Viandante, lo abbiamo fedelmente seguito verso sud, attraversando boschi, aree coltivate, uliveti e piccoli borghi.
Molto caratteristici anche i paesaggi e i panorami lungo il Sentiero del Viandante (che comprende anche alcune varianti che si inerpicano sulle montagne) sempre ben segnalato che, stando sempre “a portata di lago”, ci ha riportati a Sonvico con un percorso non proprio pianeggiante e dalla discreta lunghezza.
E’ stato davvero un bel giro, effettuato in ambienti molto diversi tra loro: dai versanti ombrosi e rocciosi che danno sulla Val Meria, a quelli aperti e ripidi tra le Bocchette di Verdasciae Calivazzo, a quelli percorsi nei boschi nella zona dell’Alpe di Lierna e infine ai soleggiati e panoramici sentieri verso il Lago di Como.
Sicuramente un’escursione dal buon impegno fisico (7,5 ore di cammino effettivo per 1241 m di dislivello e di 17,53 km di sviluppo) che questa volta abbiamo affrontato in due con ritmi non esagerati ma costanti (molte pause per ammirare, fotografare e filmare i camosci nel tratto Bocchetta di Verdascia – Bocchetta di Calivazzo).
Meteo quasi primaverile, leggermente disturbato solo nei sentieri di cresta da un venticello piuttosto freddo.
Partiti alle 7.30 da Sonvico (sopra Somana, che si raggiunge da Mandello del Lario) siamo arrivati alla Bocchetta di Verdascia seguendo a ritroso il sentiero che avevamo fatto a dicembre scendendo dallo Zucco Sileggio (vedi descrizione sulle prime sei foto).
Dalla bocchetta, abbiamo seguito il sentiero 17/A che, stando vicino alla cresta e seguendo i su e giù della prima parte, a tratti nel bosco e a tratti nei prati, ci ha condotti fino alla Bocchetta di Calivazzo.
Questo è stato il tratto più remunerativo di tutta l’escursione, vuoi per le caratteristiche panoramiche (alla nostra destra ci ha sempre accompagnato il versante ovest del Grignone) e vuoi per l’avvistamento di un numero rilevante di camosci, veramente numerosi e belli “pimpanti”.
Raggiunta la Bocchetta di Calivazzo abbiamo proseguito verso l’ultima bocchetta, quella di Lierna, raggiunta percorrendo un largo sentiero che attraversa un vasta faggeta e poi, proseguendo verso l’Alpe di Lierna posta in una bella conca prativa ancora innevata, abbiamo finalmente sostato nel bivacco per consumare il nostro pranzo.
Ripartiti dopo più di un’ora di sosta, dopo aver raggiunto sempre per boschi la Forcella della Valle, abbiamo iniziato la lunga discesa (sentiero 71) verso Lierna, comprendendo anche una visita al panoramico alpeggio dell’Alpe di Mezzedo.
Poco prima di raggiungere Lierna, dopo aver incrociato il Sentiero del Viandante, lo abbiamo fedelmente seguito verso sud, attraversando boschi, aree coltivate, uliveti e piccoli borghi.
Molto caratteristici anche i paesaggi e i panorami lungo il Sentiero del Viandante (che comprende anche alcune varianti che si inerpicano sulle montagne) sempre ben segnalato che, stando sempre “a portata di lago”, ci ha riportati a Sonvico con un percorso non proprio pianeggiante e dalla discreta lunghezza.
E’ stato davvero un bel giro, effettuato in ambienti molto diversi tra loro: dai versanti ombrosi e rocciosi che danno sulla Val Meria, a quelli aperti e ripidi tra le Bocchette di Verdasciae Calivazzo, a quelli percorsi nei boschi nella zona dell’Alpe di Lierna e infine ai soleggiati e panoramici sentieri verso il Lago di Como.
Sicuramente un’escursione dal buon impegno fisico (7,5 ore di cammino effettivo per 1241 m di dislivello e di 17,53 km di sviluppo) che questa volta abbiamo affrontato in due con ritmi non esagerati ma costanti (molte pause per ammirare, fotografare e filmare i camosci nel tratto Bocchetta di Verdascia – Bocchetta di Calivazzo).
Meteo quasi primaverile, leggermente disturbato solo nei sentieri di cresta da un venticello piuttosto freddo.
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