Zucco Sileggio sentiero 17b


Publiziert von cai56 , 24. August 2021 um 18:41. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K1 (L)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:15
Aufstieg: 1249 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:Circolare
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Mandello del Lario lungo la statale 36 e la provinciale 72; alla rotonda all'ingresso del paese svoltare a destra: davanti allo stabilimento Moto Guzzi si trovano le prime indicazioni per Somana. Parcheggio in un ampio piazzale fra Sonvico e Somana.

Dopo nemmeno un mese torniamo sullo Zucco Sileggio per un sentiero diverso: da sud si presentano tre varianti del sentiero 17B che convergono sullo Zucco di Tura, una che parte direttamente da Somana/Sonvico (questa di oggi), quella che si stacca dal sentiero per la Bocchetta di Prada presso la chiesa di S.Maria sopra Olcio, e la terza che devia dallo stesso sentiero un po' più a monte. La traccia intermedia (quella di S.Maria) è la più classica per la completezza di percorso con il maggior numero di tratti attrezzati con catene, ma il sentiero di questa escursione è veramente il più selvaggio nella sua risalita di canaloni infossati e ripide dorsali esposte. Dallo Zucco di Tura il percorso diventa unico e va raggiungere le famose scale o, in alternativa, il sentiero di aggiramento sulla destra.



Fra gli stretti vicoli di Somana si trovano sulla sinistra le indicazioni per il Rifugio Bietti che portano ad un bel sentiero acciottolato che sale fra orti ed ulivi attraverso terreni terrazzati (località Vignazzo - TCI) fino ad entrare nel bosco; subito si incontra un bivio che, lasciando a destra una bellissima scalinata, sale ripido ad incrociare una pista sterrata proveniente dalla piccola cappella votiva presso il cimitero (altra possibilità di accesso). Alla base di una rampa gradinata si notano le indicazioni per due possibili vie allo Zucco Sileggio: oggi scegliamo quella di destra, sentiero 17b, che per un tratto coincide con la direzione per due rinomate (e... proibitive) falesie: la Grotta di Mandello e lo Strapiombo di Mandello. Il sentierino, apparentemente non troppo frequentato, risale una dorsale boscosa e poi, fra tornanti e traversi su terreno ghiaioso ed instabile, si dirige a risalire un oscuro canalone scosceso (Morterolo - mappa TCI, limitato a sinistra dalle pendici dello Zuc di Pez) fino a raggiungere fra gli alberi una una selletta nei pressi dello Zucco di Tura. Da qui si manifesta una fresca segnaletica bianco/rossa. Si prosegue praticamente sul filo di una cresta più o meno agevole fino ad un tratto di roccette assistito da catene e quindi ci si porta alla base della parete strapiombante del salto terminale del Sileggio; l'accesso è tramite due lunghe scale metalliche a pioli e, vista la verticalità e lo status ufficiale di ferrata, è obbligatorio l'uso dell'opportuna attrezzatura di assicurazione. Come al solito (è la terza volta che negli anni passiamo di qui), per 30 metri di scale, non ci portiamo il kit e quindi deviamo a destra lungo il sentiero di aggiramento. In piano si passa accanto alle rocce della cuspide (bellissimi esempi di erosioni e qualche concrezione fossile) fino a trovare sulla sinistra un ripido prato che, con alcuni tornanti, accompagna fino alla croce di vetta. Alle spalle del manufatto un sentierino rettilineo sale fino alla vera cima erbosa, per poi scendere nei pressi del Bivacco Sforza e gettarsi a stretti tornanti e bosco fino alla Bocchetta di Verdascia, crocevia di sentieri: volgiamo nettamente a destra ad imboccare un sentiero molto battuto. La traccia scende molto velocemente a tornanti nel bosco e poi, uscita allo scoperto di un prato, ne serpeggia fino alla base, nei pressi di alcune baite (Prà Vescovin. Baite di Era Alta o Cà di Angiolitt - TCI). Si incontra una bella mulattiera (Somana - Bocchetta di Prada, sentieri 17 e 15) e la si segue verso destra; il percorso è comodissimo e prosegue lasciando a sinistra un sentierino, una trincea erbosa a monte dello Zucco di Belloeuria e attraversando i canaloni di Burei e della Valle di Umbriac. Dopo aver notato la deviazione a destra del terzo sentiero 17b per lo Zucco di Tura, ci si congiunge con la via proveniente da Era; la mulattiera, con molti saliscendi, passa alta lungo il solco della Val d'Era con passaggi talora protetti da corrimano ("Scale di Cucco" - TCI). Dopo un tratto pianeggiante (notare sulla destra la seconda deviazione per lo Zucco di Tura), si raggiungono le costruzioni della chiesa di S.Maria sopra Olcio ed il relativo ex-convento, seguite da una ripida scalinata ed un nuovo tratto in piano. La mulattiera, cui qui si affianca una via crucis, prosegue poi fino a raggiungere la cappella di Santa Preda, attraversa la Valle di S.Brigida, poi, oltrepassati i terrazzamenti di Vignazzo, ritorna fra le case di Sonvico. 




 

    

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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