VALLE DI CUGNASCO | Passeggiata etnografica serale da Cugnasco (228 m) ai Monti della Gana (1287 m)

La Valle di Cugnasco si alza a nord del Piano di Magadino. Il suo punto più alto corrisponde con la vetta della Cima dell'Uomo (2390 m), posta proprio nella sua testata.

La parte superiore della Valle di Cugnasco è un bellissimo corridoio sospeso che ospita i corti dell'Alpe Ruscada. Lungo tale corridoio corre il facile sentiero segnalato che si vede sulla Carta Nazionale allegata.

Pregiate mete escursionistiche e alpinistiche della valle sono la Cima dell'Uomo, il Madonetto, la Cima d'Erbea e la Cima di Morisciolo. Allego due foto d'archivio dell'alta valle, della Cima di Morisciolo e della Cresta di Morisciolo.
 

LA CIMA DI MORISCIOLO, VERSANTE DELLA VALLE DI CUGNASCO, CON A SINISTRA LA BELLA CRESTA DI MORISCIOLO


La parte inferiore della difficile Valle di Cugnasco è invece diventata un mistero. Abbandonata praticamente da quasi un secolo dai grandi contadini di un tempo, la valle è ora molto selvaggia e quasi impenetrabile. L'incassato fondovalle è stato eroso tantissimo dal Riale Riarena (El Rïèna) e ha fianchi quasi insuperabili.

L'allegata Carta nazionale 1:50000, edizione 1956, ci fa vedere alcuni sentieri che c'erano ancora in quel periodo.

La Carta nazionale 1:10000 visibile online (la si vede ingrandendo la 1:25000) è interessante perché indica molti toponimi relativi agli incredibili luoghi contadini di una volta. La nostra origine contadina merita rispetto e non va dimenticata.

Luoghi ancora frequentati all'interno della valle sono i Monti del Gilard (sul fianco destro) e i Monti di Nadello (sul fianco sinistro).

Un bell'itinerario escursionistico ad anello che percorre parte del perimetro della Valle di Cugnasco è quello che sale da Cugnasco, raggiunge i Monti della Gana, prosegue fino al Corte di Mezzo dell'Alpe di Ruscada e ritorna a Cugnasco via Alpe d'Orino (in territorio bellinzonese di Gudo), Monti del Laghetto (tagliati a metà dalla linea di confine tra il Distretto di Locarno e il Distretto di Bellinzona) e Monti di Brancadella.

Dai Monti della Gana molti escursionisti salgono anche al Sassariente, alla Cima di Sassello, all'Alpe Sassell e alla Capanna Borgna nella Val della Porta.

Ai Monti della Gana arriva una strada. Chi sale in auto ai Monti della Gana si perde tutto il mondo intermedio sopra Cugnasco e che descrivo ora.

A Cugnasco si attraversa il torrente della valle. Subito dopo il ponte parte il sentiero segnalato per i Monti della Gana. Si sale a Chirögna (702 m), ove nel nucleo antico un po' a ovest del sentiero si trova una magnifica chiesetta di origine romanica, ampliata nel XVI secolo, citata nei libri d'arte. Informazioni preliminari qui: Chiesa dei SS. Anna e Cristoforo, Cugnasco - Cosa fare in Ticino .

Si sale al paradiso dei Monti Velloni (1024 m) – Veloi, su un cartello in loco –, preceduti da un oratorio con un dipinto sacro del 1857. Il sentiero ben curato procede dolcemente fino al Pianèll, a Pianazzöö e ai Monti della Gana (1287 m). Molti i segni del passato. Notevoli le costruzioni in pietra che si incontrano lungo il viaggio.
 

Il vastissimo Comune di Cugnasco si è unito al Comune di Gerra nel 2008. Il territorio del Patriziato di Cugnasco è visibile qui: Patriziato di Cugnasco (patriziatocugnasco.ch) .