Sotto le Creste della Föpia e Bivacco Scorpion
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Partendo da Motta di Lavertezzo, all'uscita nord del villaggio parte una stradina con autobloccanti e poi sterrata, che sale a Stalle Motta 661 m. Poco prima di arrivare alle prime case, sulla sinistra si vede un ometto. Sembra uno scolo di ruscello ma è un sentiero. Samuele stà attento che segua la sua descrizione ( lui c'è già stato ), ma io preferisco andare a intuito e infatti sbaglio la deviazione. Ripresa la retta via, si sale decisi nel bosco e arriviamo al ponte sul Vallegg della Rozzera 795 con belle escavazioni, paradiso per Canuoning penso io. Appena oltre il ponte e poco prima di una baita, si sale a destra in un ripido sentiero verso Nord-Est, quando ci sporgiamo ancora verso il Vallegg della Rozzera, l'ambiente diventa di rocce levigate dal ghiacciaio e dall'acqua. Quindi dopo una svolta a sinistra si sale alle baite di Rozzera 1322 m. Bellissimo alpeggio. Sopra di noi un alta bastionata sostiene la cimetta di quota 1707, di cui si vede la croce in legno e dove arrivertemo con giro anti-orario. Dalla baita più alta il bel sentiero va in piano, ancora in direzione del Vallegg de Rozzera, arrivato sull'orlo della valle, si comincia a risalire il fianco sinistro ( destra orografica ) in direzione delle magnifiche pareti della Fopia, si trovano anche un paio di cavetti che danno un pò di sicurezza. Poi si svolta in una vallecola laterale a sinistra, c'è una nuova catena. E si risale il pendio fino ad arrivare a una baita : è Corte del Motto 1660 m, possibile bivacco di emergenza. Salendo si va a sinistra e si arriva ad alcune grandi rocce, qui sotto ci sono delle balme di pastori che ora sono diventati ripari per alpinisti : è il Bivacco Scorpion. Sono 2 piccoli locali molto spartani. Poi andando alla Cima di quota 1707 lì vicino, andiamo alla croce appena sotto, che vedevamo da Rozzera.
Ora torniamo indietro verso Corte del Motto, e senza scendere alla baita, iniziamo a salire verso Nord-Est, quello che è il crestone che divide la Föpia e che parte dalla Cima 2145 verso Sud-Ovest. Inizialmente troviamo anche qualche gradino in pietra, poi l'ambiente si fà più severo. A un certo punto lasciamo il costone per entrare nel fianco sinistro, ma la traversata finisce presto su un orrido versante, ritornati indietro vediamo penzolare una corda dalle rocce. Ci attacchiamo con eccessiva fiducia ai passaggi verticali ( ma le corde sono davvero vecchie e ormai non si vede più il colore originario ). Poi poco sotto la quota 1860 sulla cresta, si inizia la vera traversata a sinistra verso le pareti dell'Alnasca. La traversata è esposta e una ripida placca esposta sul burrone sottostante, si supera solo grazie a un'altra corda. Finalmente si traversa a un pendio più gradevole, verso 2 larici, siamo a 1800 metri. Ora saliamo in verticale e arriviamo proprio sotto le pareti della Föpia più a nord, praticamente sotto la cima 2145. Sono proprio grandi pareti anche queste. Costeggiando le pareti alla base verso sinistra arriviamo fino ad affacciarci sul Canalone del Valegg del Pian 1875 m ( ma di piano non c'è proprio niente qui ) che separa il Poncione d'Alnasca dalla Föpia. Ora può bastare, le giornate sono corte e di più non si può fare.
Torniamo indietro un pezzetto e ci accomodiamo sotto le pareti della Föpia a mangiare. Abbiamo sopra la testa 300 metri di pura verticalità, e la roccia in cima sembra non delle migliori, ma noi da vecchi incoscienti mangiamo lì tranquillamente, senza minimamente scomporci quando cadono frantumi di stalattiti di ghiaccio :))
Ritorniamo giù per la stessa via, è fondamentale ritrovare tutti i passaggi fatti all'andata per non finire in rogne mooolto più grosse, qualche ometto nei punti chiave lo abbiamo fatto pure noi.
Scesi ancora a Rozzera 1322, alle baite basse facciamo una variante, scendendo a destra su buon sentiero che dopo aver oltrepassato il Valegg del Pian scende a Cortasc e più sotto in breve a Mondina 844 m, qui nella parte bassa dell'alpeggio con una mulattiera a sinistra si va a ripassare su un ponte il Valegg del Pian e si arriva alla baita dove siamo passati al mattino, chiudendo il giro, e scendere a Motta di Lavertezzo. Arrivando chiaramente al buio come al solito.
Ora torniamo indietro verso Corte del Motto, e senza scendere alla baita, iniziamo a salire verso Nord-Est, quello che è il crestone che divide la Föpia e che parte dalla Cima 2145 verso Sud-Ovest. Inizialmente troviamo anche qualche gradino in pietra, poi l'ambiente si fà più severo. A un certo punto lasciamo il costone per entrare nel fianco sinistro, ma la traversata finisce presto su un orrido versante, ritornati indietro vediamo penzolare una corda dalle rocce. Ci attacchiamo con eccessiva fiducia ai passaggi verticali ( ma le corde sono davvero vecchie e ormai non si vede più il colore originario ). Poi poco sotto la quota 1860 sulla cresta, si inizia la vera traversata a sinistra verso le pareti dell'Alnasca. La traversata è esposta e una ripida placca esposta sul burrone sottostante, si supera solo grazie a un'altra corda. Finalmente si traversa a un pendio più gradevole, verso 2 larici, siamo a 1800 metri. Ora saliamo in verticale e arriviamo proprio sotto le pareti della Föpia più a nord, praticamente sotto la cima 2145. Sono proprio grandi pareti anche queste. Costeggiando le pareti alla base verso sinistra arriviamo fino ad affacciarci sul Canalone del Valegg del Pian 1875 m ( ma di piano non c'è proprio niente qui ) che separa il Poncione d'Alnasca dalla Föpia. Ora può bastare, le giornate sono corte e di più non si può fare.
Torniamo indietro un pezzetto e ci accomodiamo sotto le pareti della Föpia a mangiare. Abbiamo sopra la testa 300 metri di pura verticalità, e la roccia in cima sembra non delle migliori, ma noi da vecchi incoscienti mangiamo lì tranquillamente, senza minimamente scomporci quando cadono frantumi di stalattiti di ghiaccio :))
Ritorniamo giù per la stessa via, è fondamentale ritrovare tutti i passaggi fatti all'andata per non finire in rogne mooolto più grosse, qualche ometto nei punti chiave lo abbiamo fatto pure noi.
Scesi ancora a Rozzera 1322, alle baite basse facciamo una variante, scendendo a destra su buon sentiero che dopo aver oltrepassato il Valegg del Pian scende a Cortasc e più sotto in breve a Mondina 844 m, qui nella parte bassa dell'alpeggio con una mulattiera a sinistra si va a ripassare su un ponte il Valegg del Pian e si arriva alla baita dove siamo passati al mattino, chiudendo il giro, e scendere a Motta di Lavertezzo. Arrivando chiaramente al buio come al solito.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (6)