Alpe di Moltrasio (1042 m) – EMTB


Publiziert von siso , 7. November 2022 um 21:00.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 November 2022
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1101 m
Strecke:Posteggio sopra Sagno (735 m) – Alpe Colma Bella (1100 m) – Pra Piano (1129 m) – Sella Cavazza (1162 m) – Alpe Cavazza (1180 m) – Alpe Böcc (1150 m) – Fonte Fracia (1145 m) – Cà Bossi (1188 m) – Rifugio Bugone (1119 m) – Alpe Grosso (1042 m) – Alpe di Urio (1144 m) – Rifugio Murelli (1209 m) – Sella del Mortirolo (1290 m) – Cima 1307 (1307 m) – Alpe di Carate (1240 m) – Rifugio Murelli (1209 m) – Sagno (735 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 - uscita Mendrisio – Castel San Pietro – Valle di Muggio – Sagno.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Falco (I), Rifugio Bugone (I), Rifugio Murelli (I).
Kartennummer:C.N.S. No. 1373 – Mendrisio - 1:25000; C.N.S. No. 1374 – Como - 1:25000; I Sentieri del Bisbino, Alessandro Dominioni Editore – 1:12500.

Bellissima escursione in bici sui sentieri del Bisbino passando dall’Alpe di Moltrasio o Alpe Grosso (1042 m) e dalla Sella del Mortirolo (1290 m).

 

Inizio dell’escursione: ore 7.45

Fine dell’escursione: ore 11.45

Temperatura alla partenza: 6,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2900 m

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa

Temperatura al rientro: 14,5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7:10

Tramonto del sole: 17:03

 

Sveglia alle 6:20, partenza da casa alle 7:20, arrivo a Sagno (735 m), dopo 6,9 km d’auto, alle 7:34.

Alle 7:45 monto in sella e parto con una temperatura dell’aria di ben sette gradi inferiore rispetto a quella di domenica scorsa. Nella parte alta della Via Mariöö sorge il sole; lo sguardo sul golfo di Como è fantastico. Dopo la barriera inizia la sterrata, coperta dalle foglie secche, che comunque non frenano in modo tangibile la salita. In meno di venti minuti arrivo alla dorsale che porta al Monte Bisbino. È il solito spettacolo della natura, in uno dei luoghi più belli del Mendrisiotto. C’è un silenzio assoluto. Né uomini né cani in vista. Bene ho fatto a partire presto. Solo il tintinnio dei campanacci delle manzette, sulla parte alta dell’Alpe Cavazza, danno un segno di vita. Ad occidente mi si parano un paio di cime spigolose, innevate, a cui cerco di dare un nome ripercorrendo, a mente, una mappa contemplata mille volte e mai mandata a memoria.  

Come d’abitudine entro in territorio italiano passando dall’Alpe Böcc (1150 m), fino a raggiungere la strada del Monte Bisbino.

Dopo circa un’ora dalla partenza arrivo al primo ristoro, il Rifugio Bugone (1119 m). Su un foglio appeso alla porta d’ingresso si legge: “Nuova gestione. Siamo chiusi per restauro. Grazie, a presto.”

Per la prima volta imbocco la sterrata che alla sinistra scende verso l’Alpe Grosso. Il segnavia indica 60 min. Con la bici impiegherò 25 minuti. La pista, coperta di foglie secche, si sviluppa in una bellissima faggeta, con una pendenza assai ridotta. Incontro qualche cacciatore con gli immancabili segugi per la caccia alla lepre.

Supero senza problemi alcuni piccoli avvallamenti torrentizi dai tipici alvei a bancate calcaree, ma devo aggirare un paio di zone fangose. L’Alpe Grosso (1042 m) mi accoglie con un sole splendente. La bella nevèra, restaurata vent’anni fa dal Gruppo Alpini di Moltrasio, è purtroppo chiusa. Mi trovo a circa 650 m di distanza dal Doss di Mort (870 m), che visitai il 14.2.2009.

"Nell’anno 1630 il terribile flagello della peste contagiò oltre al Milanese e ai territori della Brianza, tutti i paesi rivieraschi del nostro lago. All’ingresso e all’uscita dei paesi venivano posti dei cancelli o eretti dei muri per evitare il passaggio di appestati da una zona all’altra, nella speranza di evitare una maggiore propagazione del morbo. Gli abitanti della Brianza si rifugiarono in campagna, mentre quelli della nostra zona si portarono in montagna. I Moltrasini si recarono nella zona degli alpeggi di Moltrasio (Alpe Segree, Alpe Grosso, Alpe di Urio, Alpe di Carate). Purtroppo questo loro fuggire dal paese non li risparmiò dal contagio e in questi alpeggi trovarono la morte. La loro sepoltura avvenne ad una certa distanza dal luogo dove avevano stabilito la loro nuova dimora e precisamente nella zona chiamata poi, per questo motivo, Doss di Mort."

 

Riprendo la bici e affronto uno dei tratti più duri dell’escursione, la salita fino all’Alpe di Urio (1144 m). In questo luogo appartato vedo numerosi macchinari per il taglio e la lavorazione del legno. In ulteriori 7 minuti pervengo al Rifugio Murelli (1200 m), dove sorseggio il caffè di metà mattina. Il corroborante mi permette di superare senza problemi la salita fino alla Sella del Mortirolo (1290 m), il cui nome altisonante ricorda il Passo del Mortirolo in Valtellina, una meta d’obbligo per i cicloamatori avanzati. 

L’ultima salita vera della gita mi porta al cocuzzolo quotato 1307 m, dal quale si gode di una vista inimmaginabile per un motto senza nome.
 

                                      Monte San Bernardo (1351 m)

Passando dalla sottostante Alpe di Carate (1240 m) riprendo la via del ritorno, in un paesaggio incantevole, lungo la sterrata che da San Bernardo porta al Monte Bisbino, a quest’ora molto frequentata da gruppi di camminatori diretti ai due ristori aperti. La disarmante semplicità
di questa strada carrabile, priva di qualsiasi deriva cartolinesca, ma ricca di natura e di scorci panoramici, la rende meta irrinunciabile per centinaia di escursionisti che la percorrono soprattutto nel fine settimana.

 

Scampagnata transfrontaliera in mountain bike sulla dorsale che dal Monte Bisbino si estende fino al Sasso Gordona, compiendo un ampio semicerchio in senso antiorario. La bellezza dei boschi autunnali è stata la ciliegina sulla torta, capace di rinvigorire anche l’animo più pigro.

 

Tempo totale: 4 h

Tempi parziali

Posteggio sopra Sagno (735 m) – Rifugio Bugone (1119 m): 59 min

Rifugio Bugone (1119 m) – Alpe Grosso (1042 m): 25 min

Alpe Grosso (1042 m) – Alpe di Urio (1144 m): 17 min

Alpe di Urio (1144 m) – Rifugio Murelli (1209 m): 7 min

Rifugio Murelli (1209 m) – Sella del Mortirolo (1290 m): 8 min

Sella del Mortirolo (1290 m) – Alpe di Carate (1240 m): 20 min

Alpe di Carate (1240 m) – Sagno (735 m): 1 h 20 min

Dislivello in salita: 1101 m

Sviluppo complessivo: 27,29 km

Punto più alto: 1307 m

Punto più basso: 735 m

Velocità massima: 29,2 km/h

Velocità media: 8,7 km/h

Consumo batteria da 500 Wh: 

fino a Sella Cavazza: 34%

fino a Cà Bossi: 44%

fino all’Alpe Grosso: 49%

fine gita: 90%

Difficoltà: PD-

Copertura della rete cellulare: discreta

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 8. November 2022 um 10:11
Posti visitati più di trent'anni fa, in occasione del mio primo trekking (La via dei monti lariani), e mai più rivisti.

Tanti ricordi attraverso le tue immagini!!!

Grazie, Ciao!!


siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. November 2022 um 14:00
Ciao Gabrio!
Oltre ad essere molto panoramici, questi monti sono fruibili in tutte le stagioni. Con la neve, lungo questa dorsale si possono realizzare delle splendide ciaspolate, con pausa pranzo accanto al camino di uno dei ristori aperti tutto l'anno.
A presto!


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