Monte Bisbino (1325 m) dalla Scala di Ronda
In vista di un mio piccolo obiettivo, segno sul calendario Sabato 26 come test corsa, 20/25 km, 1300 D+ circa.
Studio un paio di itinerari e, su suggerimento di un collega, genero un ulteriore percorso: un anello al Monte Bisbino..ma perchè non aggiungere la sentita Scala di Ronda, a me sconosciuta?
Un paio di giorni prima sento anche Silvia, anche lei libera sabato e con tanta voglia di vedersi. Sebbene non corra da oltre un anno, decide di accompagnarmi nel mio test day. Mai salita sul Bisbino, la scelta è fatta!
Giunta dalla Valmalenco in tarda mattinata, raggiungiamo il cimitero di Cernobbio alle 12:15.
Pronte, partenza, via!
Corricchiamo verso ovest su strada asfaltata raggiungendo il paese di Maslianico, comune riciclone d'Italia. Percorriamo una breve strada in salita fino ad una sbarra, siamo all’imbocco della Scala di Ronda. Un’interminabile serie di scalini in pietra, tutti di diversa altezza, si inerpicano per il pendio immerso nel bosco. Il caldo di queste giornate, concentrato come non mai a quest’ora, 12:30, rende l’ascesa di oltre 500 metri una dura prova. Ogni tanto mi volto per cercare Silvia e scambiare qualche parola di incoraggiamento (a me stessa), mentre altre volte mi fermo per tirare il fiato ed accorciare la nostra distanza. Percorro l’ultimo tratto d’un fiato e all’arrivo la attendo riposando. Tutt’attorno animali in legno molto belli e qualche gioco per bambino. Silvia mi raggiunge, il suo volto è bordeux!
Tempo di bere un sorso d’acqua sul Pizzo Meda e ripartiamo seguendo il sentiero che scende leggermente alla forcella per poi risalire dolcemente rimanendo in quota, dapprima nel bosco e poi per panorami aperti. Il sentiero corre lungo la dorsale e svolta poi a destra. Invece di salire direttamente al Bisbino, ci dirigiamo a sud per una ampia carrozzabile fino ad incrociare il sentiero diretto alla cima, una bella rampa percorsa circa un anno fa con Federico.
Sulla cima del Bisbino mangiamo una barretta ed io svuoto la borraccia. Qualcuno è disteso sul prato a rilassarli sotto la cappa di caldo.
Trascorsi una decina di minuti riprendiamo la nostra corsa. Scendiamo alla strada asfaltata e la percorriamo per qualche centinaia di metri fino a trovare il sentiero che ci porta al terzo tornante asfaltato. Ancora qualche metro di strada e seguiamo il cartello per il Rifugio Bugone. Un bel sentiero all’ombra, in leggera discesa, ci conduce alla Colma di Bugone, dove si trova omonimo rifugio. Siamo a circa 12 km, potremmo scendere ai Monti di Lenno o proseguire per l’anello originariamente creato. Optiamo per seguire i cartelli per il Rifugio Murelli, parte di questo anello. Il sentiero è ampio e sempre all’ombra, prende quota dolcemente con un paio di rampe in cementate. Incontriamo qualche escursionista ed un monaco, tutti a passo tranquillo e spensierato. Raggiunto il Rifugio compriamo una coca e dell’acqua e assistiamo ad una pessima scesa tra staff e clienti, preferiamo andarcene. Corriamo sulla dorsale per poi scendere nuovamente al sentiero di andata fino al Rifugio Bugone. Un cartello indica l’inaccessibilità del sentiero per i Monti di Lenno. Mentre aspetto Silvia chiedo al rifugista che mi assicura di poterlo percorrere senza problemi. Il sentiero perde quota rapidamente, non comodo da correre con tutti quei sassi sconnessi a terra ed il paio di frane probabilmente causate dall’acquazzone di un paio di anni fa. Arrivo a Monti di Lenna e scendo per il paesello, per una serie di larghi lastriche di pietra verticale…forse sto scendendo troppo... Risalgo e attendo l’arrivo di Silvia. Svoltiamo a destra per raggiungere la strada asfaltata che ci riporta su un sentiero diretto a Rovenna. Da qui, sempre per strada asfaltata raggiungiamo il cimitero di Cernobbio.
Grazie Amica!
Studio un paio di itinerari e, su suggerimento di un collega, genero un ulteriore percorso: un anello al Monte Bisbino..ma perchè non aggiungere la sentita Scala di Ronda, a me sconosciuta?
Un paio di giorni prima sento anche Silvia, anche lei libera sabato e con tanta voglia di vedersi. Sebbene non corra da oltre un anno, decide di accompagnarmi nel mio test day. Mai salita sul Bisbino, la scelta è fatta!
Giunta dalla Valmalenco in tarda mattinata, raggiungiamo il cimitero di Cernobbio alle 12:15.
Pronte, partenza, via!
Corricchiamo verso ovest su strada asfaltata raggiungendo il paese di Maslianico, comune riciclone d'Italia. Percorriamo una breve strada in salita fino ad una sbarra, siamo all’imbocco della Scala di Ronda. Un’interminabile serie di scalini in pietra, tutti di diversa altezza, si inerpicano per il pendio immerso nel bosco. Il caldo di queste giornate, concentrato come non mai a quest’ora, 12:30, rende l’ascesa di oltre 500 metri una dura prova. Ogni tanto mi volto per cercare Silvia e scambiare qualche parola di incoraggiamento (a me stessa), mentre altre volte mi fermo per tirare il fiato ed accorciare la nostra distanza. Percorro l’ultimo tratto d’un fiato e all’arrivo la attendo riposando. Tutt’attorno animali in legno molto belli e qualche gioco per bambino. Silvia mi raggiunge, il suo volto è bordeux!
Tempo di bere un sorso d’acqua sul Pizzo Meda e ripartiamo seguendo il sentiero che scende leggermente alla forcella per poi risalire dolcemente rimanendo in quota, dapprima nel bosco e poi per panorami aperti. Il sentiero corre lungo la dorsale e svolta poi a destra. Invece di salire direttamente al Bisbino, ci dirigiamo a sud per una ampia carrozzabile fino ad incrociare il sentiero diretto alla cima, una bella rampa percorsa circa un anno fa con Federico.
Sulla cima del Bisbino mangiamo una barretta ed io svuoto la borraccia. Qualcuno è disteso sul prato a rilassarli sotto la cappa di caldo.
Trascorsi una decina di minuti riprendiamo la nostra corsa. Scendiamo alla strada asfaltata e la percorriamo per qualche centinaia di metri fino a trovare il sentiero che ci porta al terzo tornante asfaltato. Ancora qualche metro di strada e seguiamo il cartello per il Rifugio Bugone. Un bel sentiero all’ombra, in leggera discesa, ci conduce alla Colma di Bugone, dove si trova omonimo rifugio. Siamo a circa 12 km, potremmo scendere ai Monti di Lenno o proseguire per l’anello originariamente creato. Optiamo per seguire i cartelli per il Rifugio Murelli, parte di questo anello. Il sentiero è ampio e sempre all’ombra, prende quota dolcemente con un paio di rampe in cementate. Incontriamo qualche escursionista ed un monaco, tutti a passo tranquillo e spensierato. Raggiunto il Rifugio compriamo una coca e dell’acqua e assistiamo ad una pessima scesa tra staff e clienti, preferiamo andarcene. Corriamo sulla dorsale per poi scendere nuovamente al sentiero di andata fino al Rifugio Bugone. Un cartello indica l’inaccessibilità del sentiero per i Monti di Lenno. Mentre aspetto Silvia chiedo al rifugista che mi assicura di poterlo percorrere senza problemi. Il sentiero perde quota rapidamente, non comodo da correre con tutti quei sassi sconnessi a terra ed il paio di frane probabilmente causate dall’acquazzone di un paio di anni fa. Arrivo a Monti di Lenna e scendo per il paesello, per una serie di larghi lastriche di pietra verticale…forse sto scendendo troppo... Risalgo e attendo l’arrivo di Silvia. Svoltiamo a destra per raggiungere la strada asfaltata che ci riporta su un sentiero diretto a Rovenna. Da qui, sempre per strada asfaltata raggiungiamo il cimitero di Cernobbio.
Grazie Amica!
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