Roccolo San Bernardo (1289 m) – EMTB
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Per la prima volta al Roccolo San Bernardo con la mountain bike.
Pedalata transfrontaliera nei territori comunali di Breggia, Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio, sulla Via dei Monti Lariani.
Inizio dell’escursione: ore 8:50
Fine dell’escursione: ore 12:00
Temperatura alla partenza: 12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3100 m
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Temperatura al Roccolo San Bernardo, ore 15.30: 13°C
Temperatura al rientro: 19°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7:49
Tramonto del sole: 18:27
La bella domenica autunnale invita ad uscire di casa. Anch’io mi aggiungo alle decine e decine di escursionisti che oggi hanno percorso la dorsale del Monte Bisbino verso uno dei numerosi ristori posti lungo la Via dei Monti Lariani. Nello spazio di 7 km si incontrano il Ristoro Vetta Bisbino, il Rifugio Bugone, il Rifugio Murelli, l’Agriturimo Roccolo San Bernardo e il Rifugio Binate.
Come d’abitudine, parcheggio all’imbocco di Via Bisbinia, 350 m a NE della chiesa di Sagno.
Alle 8:50 mi avvio con la mountain bike lungo la ripida Via Mariöö, che dopo 500 m, oltrepassata una barriera, diventa sterrata. È un inizio col botto! Sono venti minuti assai duri, che non permettono distrazioni e che mi obbligano a salire con un rapportino, tirando il manubrio per rendere più potente la pedalata. Il fondo sassoso della mulattiera fa scartare la ruota, che tende ad impennarsi. L’ultima volta che sono passato da qui ho forato la ruota posteriore: una spina, forse di riccio, mi bucò la camera d’aria.
È il tratto più impegnativo della gita. Raggiunta la panoramica cresta a circa 1070 m, al limite superiore del bosco, la salita diventa più amabile. All’Alpe Colma Bella (1100 m) c’è ancora un’erta difficoltosa, in particolare per il fondo sconnesso. In mezz’ora dalla partenza pervengo comunque a Sella Cavazza (1162 m). Su questo valico si impone, come al solito, una breve sosta. Il cielo, contrariamente alle previsioni meteo, è velato: la GoPro non può dare il meglio di sé. A 1205 m di quota abbandono il suolo elvetico ed entro nel Belpaese, poco sopra l’Alpe Böcc (1153 m). A partire da questo agglomerato proseguo su comode stradine, per lo più sterrate, che ho percorso più volte in tutte le stagioni.
Passo dal Rifugio Bugone, dalla Baita Krinken, dal Rifugio Murelli, dove fervono i preparativi per la castagnata sociale, quindi stringo i denti per l’ultima salita fino all’Agriturismo Roccolo San Bernardo, il mio ristoro preferito. Per il pranzo tutti i posti all’interno sono già riservati; i buongustai lo conoscono e ci ritornano volentieri per gustare i piatti nostrani. Cerco Jerry, il bel micione grigio che ama farsi coccolare. Graziella mi informa che ci ha lasciati questa estate.
Scambio qualche chiacchiera con Guido, quindi decido di continuare fino all’Alpe di Carate (1240 m), ad un quarto d’ora di distanza: è il capolinea odierno.

La dorsale tra il Monte Bisbino e San Bernardo
Sulla via del ritorno incrocio una quantità incredibile di gitanti a piedi, in auto o in mountain bike, diretti ai rifugi che ho citato. Dopo il rientro nel Mendrisiotto all’Alpe Cavazza (1180 m), mi aspetta una discesa di 25 minuti, praticamente con entrambi i freni tirati.
L’escursione odierna mi ha confermato la grande utilità e versatilità della monutain bike per raggiungere i noti rifugi prealpini, lungo strade asfaltate o sterrate, oppure lungo stretti sentieri.
Tempo totale: 3 h 10 min
Tempo di salita: 1 h 30 min
Tempi parziali
Posteggio sopra Sagno (735 m) – Rifugio Bugone (1119 m): 1 h
Rifugio Bugone (1119 m) – Roccolo San Bernardo (1289 m): 30 min
Roccolo San Bernardo (1289 m) – Alpe di Carate (1240 m): 15 min
Dislivello in salita: 937 m
Sviluppo complessivo: 25,7 km
Consumo batteria: 64%
Difficoltà: PD
Copertura della rete cellulare: discreta
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