Piz Cristallina 3128m
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Oggi con Oliviero abbiamo scalato un tremila molto particolare, il Piz Cristallina: Ely Riva nel suo libro 50 Tremila Ticinesi lo include fra le cime più alte del Ticino, mentre ufficialmente è nei Grigioni, inoltre è una cima dimenticata, ne è una prova il libro di vetta che dal 1994 conta solo una decina di pagine firmate!
Appena arrivati a Pian Geirètt 2012m siamo colpiti dal belare di pecore e dall'abbaiare dei cani che le stanno guidando verso il piano scendendo dal Passo della Greina: è periodo di transumanza, le radunano qui e poi (oggigiorno non la fanno più a piedi ma con i carrelli attaccati ai gipponi!!) le portano in fondo valle; al ritorno, parlando con il pastore scopriamo che ne hanno portate via solo duecento circa, ne rimangono ancora più di cinquecento.
Tornando a noi, io mi ero stampato una cartina con il percorso da fare ma Oliviero stravolge il percorso perchè ha letto la relazione del Brenna e ha scoperto che si può fare una via più diretta: dopo aver preso il ripido sentiero per il Passo d' Uffiern a Q2220 circa lo abbandoniamo, continuiamo a salire dritti verso W sulla cresta erbosa per poi spostarci sulla destra, attraversare un grosso torrente e cominciamo a salire nelle Cento Valli: una serie continua di vallette più o meno grandi solcate da torrentelli; percorso misto su erba, detriti e placche fino ad arrivare a Q2772: una bocchetta che si trova sulla cresta S della Cima di Camadra.
Abbiamo fatto 750 m di dislivello in un'ora e mezza e ci fermiamo a riposare cinque minuti: intorno a noi il Sasso Lanzone, la Cima di Garina, Piz Uffiern, la Cima di Camadra e in lontananza lo Scopi, tutte visibili a tratti a secondo delle grosse nuvole di calore che salgono in su.
Ripartiamo risalendo brevemente la cresta e poi verso W dove troviamo leggere tracce di passaggio di pecore e qui comincia l'avventura: dopo una ventina di minuti vediamo avanti in basso sulla nostra sinistra il laghetto di Q2742, che secondo il mio tracciato iniziale dovevamo costeggiare per poi salire nella morena detritica verso la Fuorcla di Cristallina, ci consultiamo e Oliviero assicura che se saliamo ancora troviamo la possibilità di superare il costone roccioso su quale ci troviamo; non sono troppo convinto, gli faccio anche vedere la mappa con i segni belli neri e le curve di livello vicinissime ma alla fine lo seguo. Saliamo a zig zag fra grossi massi, superiamo un paio di canalini, ci troviamo su dei resti di ghiacciaio, li superiamo, ancora un paio di crestine su e giù, altro ghiacciaietto .... stop, da qui non si passa: canale con materiale fine franoso e ripido sulla sinistra, cresta da arrampicare sulla destra, rocce a picco davanti!Siamo più o meno a 2900 metri: in un'ora e mezza siamo avanzati di un km e non abbiamo fatto 200m di dislivello!
Discesa quindi obbligata di una cinquantina di metri sulla cresta di lato al canale per prendere la morena sopra il lago, si presenta subito per quello che è, materiale fine e sdrucciolevole, rinunciamo ad andare verso la Fuorcla, la attraversiamo salendo leggermente e andiamo sempre verso W sulle grosse placche che vediamo di fronte a noi. Adesso siamo su un terreno più favorevole, detriti grossi che cominciamo a risalire attraversando alcuni piccoli nevai e con un strappo finale arriviamo verso Q2090: a destra abbiamo l'anticima e a sinistra vediamo finalmente l'ometto di vetta del Piz Cristallina 3128m; superiamo il tratto di cresta che ci separa quasi in piano per arrivare alla base del piccolo panettone finale, qui in una cassetta di legno c'è il libro di vetta che firmiamo e finalmente, in mezzo alla nebbia andiamo in cima.
"Dai Floriano, tira fuori le bandierine," ... ma dove sono ... le ho prese, ho controllato due volte prima di partire ... noo, quello che toccavo in fondo allo zaino era il fodero degli occhiali!
Riposiamo brevemente e iniziamo la discesa cambiando percorso: scendiamo direttamente sulla cresta S fino a Q2950 circa dove c'è una lunga lingua di ghiaccio che in direzione E percorriamo slittando fino ad arrivare a Q2850, da qui di nuovo su detriti scendiamo rapidamente verso il lago, lo costeggiamo e seguiamo una serie di piccoli nevai, sperando di evitare i saliscendi dell'andata: inutile, ci troviamo costretti a superare ancora dei dislivelli in salita per arrivare sfiniti, perlomeno io, di nuovo alla bocchetta di Q2772. Da qui stesso percorso dell'andata seguendo gli ometti che avevamo lasciato salendo e che sono stati molto utili per andare più veloci.
In questa zona se si sbaglia percorso ci si può trovare davanti l'icognita di un burrone e dover tornare indietro: quando si è stanchi non è affatto piacevole!
PS: in tutto il percorso il Piz Cristallina lo abbiamo intravisto solo un momento nella nebbia!
Percorso: 9,50 Km circa
Dislivello effettivo: 1415 circa
Tempo di salita: 4,15 h
Tempo di discesa: 3,30 h
Appena arrivati a Pian Geirètt 2012m siamo colpiti dal belare di pecore e dall'abbaiare dei cani che le stanno guidando verso il piano scendendo dal Passo della Greina: è periodo di transumanza, le radunano qui e poi (oggigiorno non la fanno più a piedi ma con i carrelli attaccati ai gipponi!!) le portano in fondo valle; al ritorno, parlando con il pastore scopriamo che ne hanno portate via solo duecento circa, ne rimangono ancora più di cinquecento.
Tornando a noi, io mi ero stampato una cartina con il percorso da fare ma Oliviero stravolge il percorso perchè ha letto la relazione del Brenna e ha scoperto che si può fare una via più diretta: dopo aver preso il ripido sentiero per il Passo d' Uffiern a Q2220 circa lo abbandoniamo, continuiamo a salire dritti verso W sulla cresta erbosa per poi spostarci sulla destra, attraversare un grosso torrente e cominciamo a salire nelle Cento Valli: una serie continua di vallette più o meno grandi solcate da torrentelli; percorso misto su erba, detriti e placche fino ad arrivare a Q2772: una bocchetta che si trova sulla cresta S della Cima di Camadra.
Abbiamo fatto 750 m di dislivello in un'ora e mezza e ci fermiamo a riposare cinque minuti: intorno a noi il Sasso Lanzone, la Cima di Garina, Piz Uffiern, la Cima di Camadra e in lontananza lo Scopi, tutte visibili a tratti a secondo delle grosse nuvole di calore che salgono in su.
Ripartiamo risalendo brevemente la cresta e poi verso W dove troviamo leggere tracce di passaggio di pecore e qui comincia l'avventura: dopo una ventina di minuti vediamo avanti in basso sulla nostra sinistra il laghetto di Q2742, che secondo il mio tracciato iniziale dovevamo costeggiare per poi salire nella morena detritica verso la Fuorcla di Cristallina, ci consultiamo e Oliviero assicura che se saliamo ancora troviamo la possibilità di superare il costone roccioso su quale ci troviamo; non sono troppo convinto, gli faccio anche vedere la mappa con i segni belli neri e le curve di livello vicinissime ma alla fine lo seguo. Saliamo a zig zag fra grossi massi, superiamo un paio di canalini, ci troviamo su dei resti di ghiacciaio, li superiamo, ancora un paio di crestine su e giù, altro ghiacciaietto .... stop, da qui non si passa: canale con materiale fine franoso e ripido sulla sinistra, cresta da arrampicare sulla destra, rocce a picco davanti!Siamo più o meno a 2900 metri: in un'ora e mezza siamo avanzati di un km e non abbiamo fatto 200m di dislivello!
Discesa quindi obbligata di una cinquantina di metri sulla cresta di lato al canale per prendere la morena sopra il lago, si presenta subito per quello che è, materiale fine e sdrucciolevole, rinunciamo ad andare verso la Fuorcla, la attraversiamo salendo leggermente e andiamo sempre verso W sulle grosse placche che vediamo di fronte a noi. Adesso siamo su un terreno più favorevole, detriti grossi che cominciamo a risalire attraversando alcuni piccoli nevai e con un strappo finale arriviamo verso Q2090: a destra abbiamo l'anticima e a sinistra vediamo finalmente l'ometto di vetta del Piz Cristallina 3128m; superiamo il tratto di cresta che ci separa quasi in piano per arrivare alla base del piccolo panettone finale, qui in una cassetta di legno c'è il libro di vetta che firmiamo e finalmente, in mezzo alla nebbia andiamo in cima.
"Dai Floriano, tira fuori le bandierine," ... ma dove sono ... le ho prese, ho controllato due volte prima di partire ... noo, quello che toccavo in fondo allo zaino era il fodero degli occhiali!
Riposiamo brevemente e iniziamo la discesa cambiando percorso: scendiamo direttamente sulla cresta S fino a Q2950 circa dove c'è una lunga lingua di ghiaccio che in direzione E percorriamo slittando fino ad arrivare a Q2850, da qui di nuovo su detriti scendiamo rapidamente verso il lago, lo costeggiamo e seguiamo una serie di piccoli nevai, sperando di evitare i saliscendi dell'andata: inutile, ci troviamo costretti a superare ancora dei dislivelli in salita per arrivare sfiniti, perlomeno io, di nuovo alla bocchetta di Q2772. Da qui stesso percorso dell'andata seguendo gli ometti che avevamo lasciato salendo e che sono stati molto utili per andare più veloci.
In questa zona se si sbaglia percorso ci si può trovare davanti l'icognita di un burrone e dover tornare indietro: quando si è stanchi non è affatto piacevole!
PS: in tutto il percorso il Piz Cristallina lo abbiamo intravisto solo un momento nella nebbia!
Percorso: 9,50 Km circa
Dislivello effettivo: 1415 circa
Tempo di salita: 4,15 h
Tempo di discesa: 3,30 h
Tourengänger:
Floriano,
Oliviero Bellinzani


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