Minisfreddo dalla Cresta Sud-Ovest ( di Ladar )

Basta, stamattina si va ad esplorare una cresta nuova (per me, almeno ). Ne avevo già ammirato la base delle pareti, che a nord sono imponenti.
In Valganna si parcheggia appena oltre e a nord della Fattoria San Gemolo. Ci sono giusto 3 posti auto, lì inizia la malmessa stradina per il Passo del Vescovo, che percorro solo per poco, per piegare subito a sinistra per la via diretta del Bivacco, che ripidamente sale a una madonnina. Qui andando a destra sul sentiero per il Passo del Vescovo, si incontra sulla destra il Sass di Ladar, proprio a picco sulla fattoria sottostante. Poi andando verso monte del sentiero per il Passo del Vescovo si vanno delineando delle formazioni rocciose. Non una sola cresta inizialmente. Costeggio una pareste sulla sinistra e mi infilo in un canale che più su si fà ripido ma non pericoloso, un giovane Acero Campestre è lì apposta perchè io possa attaccarmi. A monte si va nel bosco, sull'orlo delle pareti che strapiombano a sinistra. Finora non c'è gloria, ma finalmente arrivo sulla mulattiera trasversale  di cui mi parlava mio figlio Peter, sulla sinistra sembra quasi un cengione che arriva sull'orlo della parete 766 m. ma una traccia molto frequentata da animali scende alla base, la percorro anch'io in discesa per verificarne la fattibilità. Quindi risalgo sul cengione e proseguo verso l'alto. Finalmente a quota 802 un bel spuntone panoramico di roccia da scalare. La roccia è solida molto ruvida e piena di appigli, quindi è un susseguirsi di facili crestine e torrioni che scalo con passaggi sul 2°.  In una nicchia  nella roccia c'è un gruppo di gusci di lumache ( Chilostoma Cingulata) sottospecie endemica del massiccio, Ma tutte le difficoltà sono anche evitabili a destra nel bosco. A quota 932 c'è un facile passaggio tra i 2 versanti. più su ancora qualche roccia da salire fino a quota 950 dove la cresta termina. 
Proseguo per la massima pendenza, sulla destra si avvicina la cresta parallela del Sasso del Corno, poi attraverso i segni verde fluo della CF Trail, e salgo alla ora panoramica cima grazie al lavoro di un anonimo. Monte Minisfreddo 1042. Scendo a sinistra  lungo i cavetti e mi incammino verso il Poncione, alla massima depressione del costone, prendo sulla destra in piano, andando all'attacco della normale  e ripida via al Poncione da Est. Arrivato in cima, riprendo il costone sud  e a metà salita verso il Minisf. scendo a destra in direzione del Bivacco, al primo spuntone roccioso, noto una grotta alla base destra della parete, scendo ma è solo una nicchia di 3 metri utilizzata da molti animali come rifugio. Risalgo e proseguo lungo la normale segnalata, arrivato nella zona dei pinnacoli si vede la cordina d'acciaio che dovrebbe essere l'arrivo del Canalone Ronchetti. Io scendo invece seguendo i segni, che passano dalla Grotta del Bivacco e poi contornano una parete. Qui volendo andare al bivacco, penso che sia meglio non risalire dal basso, ma salgo un attimo ad attraversare la base del Ronchetti. Ma se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo: dalla parte rocciosa in cima al Canalone si sente trambusto, pensavo di vedere precipitare un branco di cinghiali, osservo in quella direzione, invece arriva una scarica di pietre a tutta velocità tra cui la più grande è di mezzo metro, mi accuccio sotto un Carpino Nero e lascio passare i bolidi a breve distanza da me. Quindi proseguendo costeggio la parete a monte e scendo al Bivacco Bee. Sotto al bivacco vado alla madonnina e giù all'auto come all'andata.