Cresta Colombo del Monte Minisfreddo
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Una plumbea mattinata pigra.
Mi viene l'idea di proporre a mio figlio Peter una rapida incursione in Valganna alla Cresta Colombo.
Arrivati al parcheggio appena oltre la Baita San Gemolo. I posti sono davvero limitati. Si sale subito ripidamente per la massima pendenza e arriviamo in breve alla madonnina situata al bivio col sentiero Passo del Vescovo-Bivacco. Noi andiamo pochi metri a sinistra e subito si vede il cartello che indica la Cresta verso destra.
Si sale subito con bei passaggi, cercando di seguire i bolli rossi che in alcuni punti sono ormai quasi invisibili.
Qualche passaggio è molto verticale o atletico, e sarà che non sono un alpinista ma a me parevano di III° grado.
Fortuna che l'agile figliolo fa da apripista.
In un punto un albero secco blocca un masso pericolante.
Alla fine arriviamo sul Dente a 710 m. Dove bisogna scendere una decina di metri.
Un sentierino ora va in piano a sinistra e sembra volersi ricollegare alla traccia a monte del bivacco, Noi scorgiamo invece sulla paretina di fronte un tenue bollo rosso, saliamo anche questa e a monte finisce tutto. Ormai è solo bosco. Saliamo ancora un pò e troviamo il sentiero mappato da Peter in primavera 769 si potrebbe scendere con questo a destra, ma più sopra a quota 790 c'è una mulattiera più ampia, noi la prendiamo a destra in discesa, passiamo da una sorgente e alla base della bella cresta SW ( Sud Ovest ) del Minisfreddo, per sbucare sul sentiero in piano Passo del Vescovo-Bivacco all'altezza del Sass di Ladar, una bella roccia panoramica a picco sulla Baita San Gemolo, da qui a destra in piano fino alla Madonnina e giù come all'andata fino al parcheggio sulla strada.
La corsa ciclistica che avrebbe bloccato la strada della Valganna nel pomeriggio non consentiva ulteriori divagazioni verso le cime.
Mi viene l'idea di proporre a mio figlio Peter una rapida incursione in Valganna alla Cresta Colombo.
Arrivati al parcheggio appena oltre la Baita San Gemolo. I posti sono davvero limitati. Si sale subito ripidamente per la massima pendenza e arriviamo in breve alla madonnina situata al bivio col sentiero Passo del Vescovo-Bivacco. Noi andiamo pochi metri a sinistra e subito si vede il cartello che indica la Cresta verso destra.
Si sale subito con bei passaggi, cercando di seguire i bolli rossi che in alcuni punti sono ormai quasi invisibili.
Qualche passaggio è molto verticale o atletico, e sarà che non sono un alpinista ma a me parevano di III° grado.
Fortuna che l'agile figliolo fa da apripista.
In un punto un albero secco blocca un masso pericolante.
Alla fine arriviamo sul Dente a 710 m. Dove bisogna scendere una decina di metri.
Un sentierino ora va in piano a sinistra e sembra volersi ricollegare alla traccia a monte del bivacco, Noi scorgiamo invece sulla paretina di fronte un tenue bollo rosso, saliamo anche questa e a monte finisce tutto. Ormai è solo bosco. Saliamo ancora un pò e troviamo il sentiero mappato da Peter in primavera 769 si potrebbe scendere con questo a destra, ma più sopra a quota 790 c'è una mulattiera più ampia, noi la prendiamo a destra in discesa, passiamo da una sorgente e alla base della bella cresta SW ( Sud Ovest ) del Minisfreddo, per sbucare sul sentiero in piano Passo del Vescovo-Bivacco all'altezza del Sass di Ladar, una bella roccia panoramica a picco sulla Baita San Gemolo, da qui a destra in piano fino alla Madonnina e giù come all'andata fino al parcheggio sulla strada.
La corsa ciclistica che avrebbe bloccato la strada della Valganna nel pomeriggio non consentiva ulteriori divagazioni verso le cime.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (8)