Su e giù nel gruppo del Minisfreddo-Poncione-Mater

Giornata di sole dopo la pioggia battente di ieri. Preso alla sprovvista senza programmi mi preparo a uscire a naso, a dove mi porta l'auto. L'ora è tarda e cerco di contattare Marco last minute. Macchè lui accende  il cellulare solo quando ha bisogno di luce per schiacciare i brufoli. Ed è solo per l'intervento di un amico che lavora al KGB che ottengo il suo numero fisso. Al quale risponde però la suocera ultracentenaria. Vabbè bando ai preamboli. 
Alle 10 siamo in Valganna Appena oltre la fattoria San Gemolo sin una rientranza a destra si parcheggia. Presa la sterrata per il Passo del Vescovo e poco dopo si prende a sinistra la diretta per il Bivacco. Salita ripida, ma in cima c'è la panchina tanto, poi si costeggiano le rocce a sinistra e visitina al bivacco. Ridiscesi quel tanto, per poi salire ancora passando dalla grotta fresca di rilievo catastale, 22 metri e si chiamerà Grotta del Bivacco. Seguendo i segni si risale tra le rocce fino alla cima del canale con corda penzolante. Poi si sale in area più tranquilla, passando da una cimetta bifida con un bel buco ( Cima Forata ). Infine si arriva sul costone Nord-ovest del Minisfreddo. Da qui a sinistra in discesa passando dal memoriale di un cacciatore impallinato da un compagno di caccia e si arriva alla Sella del Poncione. Qui andiamo a destra sotto costa in piano fino all'attacco della normale del Poncione, da  dove piegando a sinistra in salita ripida arriviamo al Poncione di Ganna, proprio a mezzogiorno e con 3 buontemponi che avevano apparecchiato un bel banchetto. Proseguito in leggera discesa a sud fino ad arrivare ancora alla Sella del Poncione 910 m. Qui avevo notato dei bolli rossi a est ( sinistra ) Li seguiamo in discesa e a mezzacosta a volte difficile da seguire fino a passare una vallecola e arrivare su di un costone, è la parte bassa del costone Nord-est del Minisfreddo Sotto l'arco di roccia in pratica. Siccome sono in vena di mappare, prima lo discendo tutto fin giù sulla sterrata Pogliana-Tedesco, su questa deviazione a sinistra per prendere subito a destra la sterrata della "Patanegra" che aggira il Monte Mater a destra, ma appena oltre noi torniamo indietro di cresta fino in cima, dove manca un ometto, rimediato. Scendiamo passando dal Roccolo e arriviamo ancora alla sterrata Pogliana-Tedesco dove andiamo a riprendere il sentiero della discesa con piccola variante diretta, saliamo sulla costa nord-est e a fatica capiamo la deviazione in discesa per la base dell'arco, che poi attraversiamo in salita e proseguiamo sul costone per arrivare poi all'attacco delle catene che portano in cima al Minisfreddo 1042. Qui decido di andare al Sasso del Corno, quindi prendo la costina a destra che scende in mezzo a centinaia di peonie, poi seguendo dei recenti tagli di cespugli mi infilo in una ripida discesa che mi fà arrivare sul sentiero in piano che traversa a ovest del Minis. e porta alla breve salita del Sasso del Corno 986. Scendendo ora la vecchia traccia sulla costa inizialmente molto riconoscibile, finchè traversa a sinistra fra centinaia di alberi caduti vecchi e nuovi. E ancora con le gimcane di cui siamo già avvezzi approdiamo sulla strada boschiva che in breve in discesa ci port al Passo del Vescovo 620. Da qui non c'è più storia, preso a destra la sterrata che scende in Valganna all'auto.

Guardare la la minimap e la traccia per riuscire a capirci qualcosa di questo giro contorto.