Monte Taou Blanc (3438 m) e Punta del Leynir (3238 m)
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Il Taou Blanc è una classicissima valdostana, ma anche un balcone bellissimo con i suoi 3400 metri, quindi decido di andare a farlo ugualmente. Però, come partenza mi distinguo dalla massa, e decido di farlo dalla Val di Rhêmes, invece che dal molto più comodo Nivolet. Ed infatti da questa parte sono il solo a salire!
L’aspetto negativo delle salite dal versante Ovest, lo dico sempre, è che alla mattina ti trovi a camminare al buio, ed il sole spesso non sorge finché non sei arrivato in cresta, o giù di lì. Ed oggi è praticamente così: la prima parte è piuttosto tetra ed i primi raggi di sole si incominciano a vedere solo verso le 9 e mezza, quando sono quasi sotto al Col Leynir. La salita al colle non è facilissima, forse anche perché perdo un po’ la traccia, tanto che ad un certo punto mi trovo su un terreno sabbioso un po’ ripido in cui devo passare con delicatezza, ma una volta superato questo brevissimo passaggio, sono al Col Leynir, dove incontro altra gente che sale dal versante opposto! Di lì in poi è tutto un sentiero, facilissimo, tranne un punto un po’ esposto con della sabbiolina sul fondo roccioso, ma assolutamente niente di difficile. Per arrivare in vetta bisogna risalire un enorme pendio, solo leggermente inclinato. Dalla vetta il panorama è maestoso, ma incomincia ad arrivare gente a frotte, ed io prendo e me ne scendo. Incontro un po’ di gente impacciata, e questo rafforza la mia voglia di andarmene. Però per tornare alla macchina è davvero presto, e così penso ad un giro da poter fare, per aggiungere qualche altra cima: decido quindi di scendere verso il Lac Rosset, per poi risalire all’omonimo colle e di lì fare la Punta del Leynir, che di sicuro non avrà altri salitori oltre me, quest’oggi! Per il primo tratto, dunque, seguo il sentiero ufficiale, che abbandono quando sono più o meno all’altezza di dove incomincia la salita al Col Rosset. Per ricongiungermi al sentiero, devo fare un su e giù fuori traccia, come piace a me! Dal colle, seguo la cresta, con un unico punto su una placca inclinata su cui fare attenzione, ed arrivo in vetta: di fronte a me ho, nuovamente, il Taou Blanc e lì vedo ancora tantissima gente che sta salendo, nonostante l’ora tarda. A questo punto non mi resta che tornare al Col Rosset e da lì scendere a valle passando per la Malga Gran Vaudala.
Tourengänger:
Sky

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