Punta Valgrande 2856 m
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Si parte da Alpje Stäg 1603. Proseguiamo sulla stradina fino a Innri Alpa 1626 m. Qui prendiamo il sentiero segnalato che sale sopra le baite e in breve arriviamo al bivio di quota 1694 m. Saliamo ora ripidamente col sentiero di sinistra lungo l'Alpjerwald ( Bosco di Alpjer ) arrivando alla baita di Erblatte 1951 m.
Qui cè un sentiero trasversale, ma la nostra idea è di fare un anello e salire al Passo di Carnera prima.
Il pendio verso nord è impestato di cespugli di rododendri ginepri e mirtilli ( anche con frutti surgelati ), quando riusciamo a venire fuori da questa zona siamo in terreno libero ma ripido. Qui perdiamo la tramontana e senza consultare la cartina, puntiamo a un grande masso di quota 2132 e poi a un costone ben definito su cui proseguiamo. Man mano che si sale cominciano a venire i dubbi e consultato la carta mi accorgo che stiamo puntando al Pizzo Fnè che da questo lato è un orrido castello di sfasciumi verticale che sembra voler cadere giù da un momento all'altro. Siamo già sui 2600 e si potrebbe proseguire sul costone sud del Fnè senza difficoltà ancora un pò, ma meglio iniziare la gran traversata verso il nostro vero obbiettivo. Scendiamo una decina di metri e attraversiamo un tratto di terriccio franoso, poi con traversata ascendente su pietraia, dove appoggio gli occhiali un attimo per sfilarmi il pile, e sul sasso resteranno. Infine raggiungiamo la cresta al Passo Carnera Est. Saliamo verso est e by-passiamo un gendarme a sinistra sul lato nord con neve, poi sul versante sud svizzero aggiriamo il castello sommitale per salire alla Punta Valgrande. Segnale trigonometrico. Croce e gavetta con libro di vetta appena messi, neanche 20 giorni prima. Discesa sul più tranquillo costone sud, che dopo la quota 2602 piega a sud-ovest, Döss sulla CNS. Puntiamo a 2 grandi ometti a mò di colonne con trave che li collega (2488), e qui un grande rapace ci dà spettacolo volteggiando molto vicino svariate volte, pensavamo a un aquila, ma l'esperta del gruppo (Hannelore) dirà che è un gipeto. Nell'ultimo tratto entriamo in un canaletto erboso puntando direttamente su Corvetsch 2026 m. Belle baite con drago in legno fuori. Un sentiero poco visibile va in discesa e poi traversa a ovest attraversando il vallone per giungere a Piäneza 1862, qualche buontempone ha messo su un larice il cartello "Rispetta la Natura" (la cosa strana era che il cartello diceva Regione Autonoma Sardegna-Tempio Pausania), poco oltre a un bivio poco visibile, piegare a destra e in breve si va al bivio 1694 della mattina, e Innri Alpa. Quindi sulla stradina a Alpje-Stäg.
PS. Ovviamente la via più tranquilla è quella fatta in discesa su Corvetsch.
Qui cè un sentiero trasversale, ma la nostra idea è di fare un anello e salire al Passo di Carnera prima.
Il pendio verso nord è impestato di cespugli di rododendri ginepri e mirtilli ( anche con frutti surgelati ), quando riusciamo a venire fuori da questa zona siamo in terreno libero ma ripido. Qui perdiamo la tramontana e senza consultare la cartina, puntiamo a un grande masso di quota 2132 e poi a un costone ben definito su cui proseguiamo. Man mano che si sale cominciano a venire i dubbi e consultato la carta mi accorgo che stiamo puntando al Pizzo Fnè che da questo lato è un orrido castello di sfasciumi verticale che sembra voler cadere giù da un momento all'altro. Siamo già sui 2600 e si potrebbe proseguire sul costone sud del Fnè senza difficoltà ancora un pò, ma meglio iniziare la gran traversata verso il nostro vero obbiettivo. Scendiamo una decina di metri e attraversiamo un tratto di terriccio franoso, poi con traversata ascendente su pietraia, dove appoggio gli occhiali un attimo per sfilarmi il pile, e sul sasso resteranno. Infine raggiungiamo la cresta al Passo Carnera Est. Saliamo verso est e by-passiamo un gendarme a sinistra sul lato nord con neve, poi sul versante sud svizzero aggiriamo il castello sommitale per salire alla Punta Valgrande. Segnale trigonometrico. Croce e gavetta con libro di vetta appena messi, neanche 20 giorni prima. Discesa sul più tranquillo costone sud, che dopo la quota 2602 piega a sud-ovest, Döss sulla CNS. Puntiamo a 2 grandi ometti a mò di colonne con trave che li collega (2488), e qui un grande rapace ci dà spettacolo volteggiando molto vicino svariate volte, pensavamo a un aquila, ma l'esperta del gruppo (Hannelore) dirà che è un gipeto. Nell'ultimo tratto entriamo in un canaletto erboso puntando direttamente su Corvetsch 2026 m. Belle baite con drago in legno fuori. Un sentiero poco visibile va in discesa e poi traversa a ovest attraversando il vallone per giungere a Piäneza 1862, qualche buontempone ha messo su un larice il cartello "Rispetta la Natura" (la cosa strana era che il cartello diceva Regione Autonoma Sardegna-Tempio Pausania), poco oltre a un bivio poco visibile, piegare a destra e in breve si va al bivio 1694 della mattina, e Innri Alpa. Quindi sulla stradina a Alpje-Stäg.
PS. Ovviamente la via più tranquilla è quella fatta in discesa su Corvetsch.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (12)