Spedizione estiva 2021: Alpe Lavorerio

Dopo un anno di completo digiuno da spedizione a causa del covid riusciamo finalmente ad organizzare la XIV spedizione. Sarà stato il lungo tempo trascorso dall'ultima volta, la nostra locandina un po' minacciosa o forse l'effettiva troppa difficoltà della prima proposta che abbiamo dovuto ripensare alla destinazione e cambiare meta e programma. La scelta ricade così sull'alpe Lavorerio. 
Partiamo sabato mattina dalla piazza di Parè, siamo meno dell'ultima spedizione estiva, quella del record, ma siamo comunque un bel gruppo e quando ci fermiamo a far colazione a Dongo siamo anche piuttosto rumorosi. 
Giunti a Gordona paghiamo il biglietto della strada e poi saliamo fino a Donadivo dove parcheggiamo. Impieghiamo un po' più del solito per prepararci alla partenza e fare le foto di rito (dobbiamo rioliare gli ingranaggi) ma dopo una buona mezz'oretta la nostra lunga carovana inizia la salita lungo la mulattiera selciata che ci porta fino all'alpe Orlo, il passo è buono e siamo più o meno un gruppo compatto, però qualcuno inizia a rimanere indietro.. dopo una pausa alla fontana e due parole con un signore del posto iniziamo il lungo traverso in falsopiano che ci porta fino all'alpe valle di sotto dove in riva alle scintillanti pozze del fiume ci gustiamo la nostra pausa pranzo. Dopo mangiato è sempre dura ripartire e il sole ormai alto e caldo non aiuta di certo. Sfilacciati arriviamo all'alpe Lavorerio e dopo un giro di perlustrazione troviamo il punto in cui piazzare le tende, più o meno in piano a seconda della fortuna e dell'occhio sveglio dei componenti. 
Il tempo trascorre e il gruppo che ci hanno detto dovrebbe salire al rifugio non arriva. Ci iniziamo a preoccupare e cerchiamo di chiamare. Senza poter entrare al rifugio infatti non potremmo recuperare pentole e paiolo e così addio alla nostra polenta e spezzatino. Finalmente quando sono ormai le 7 li vediamo arrivare ed ecco che la nostra cena è salva. Ci organizziamo e tra canti e risate giriamo la polenta a turno, C'è un po' l'aiuto di tutti nella preparazione. 
Dopo la cena è il momento delle tradizionali premiazioni e anche di un annuncio importante, io ed Elena abbiamo scelto quest'occasione per dare ai nostri amici la bella notizia che ci sposiamo. Scoppiano canti e cori, raccontiamo un po' fino all'ora di dormire. Qualcuno tarda a prender sonno e qualcuno invece si svegia poco dopo quando l'atteso temporale inizia e per poco più di un'ora scuote le tende più leggere. 
Al mattino il cielo azzurrissimo ci accoglie quando suona la sveglia e mentre qualcuno inizia a far colazione, qualcuno recupera le ore di sonno perse la notte. Con un piccolo gruppetto saliamo fino al lago Piodella e percorriamo l'intero perimetro della valle gustandoci gli scorci che ci offre. E' già ora di pranzo e poi iniziamo la discesa, per qualcuno interminabile. 
Tornati a casa ci ritroviamo in oratorio, gioca l'Italia, è in finale contro l'Inghilterra, i meno stanchi riescono a guardarsela tutti, qualcuno dorme sulla sedia ma alla fine della partita scoppia la festa e tutti insieme festeggiamo.
Nonostante un po' di rabbia iniziale per l'ammutinamento della prima proposta è stato un vero piacere tornare ad organizzare la spedizione e una vera goduria portarla a termine insieme agli amici, tornando un po' alla normalità. E' già ora di pensare alla prossima, sarà la  XV e non si può perdere tempo! Alè duro!