Alpe Lavorerio (Val Piodella)
|
||||||||||||||||||
Dopo un po’ di anni (dieci!), oggi siamo ritornati in Val Piodella, una bella e piccola valle sconosciuta ai più, che si raggiunge di norma partendo da Donadivo o da Gordona, prima di Chiavenna.
Raggiunta Gordona (SS 36 e poi seguire le indicazioni per Chiavenna), ci siamo fermati come di consueto ad uno dei bar dove si può fare il biglietto per percorrere la strada che sale in Val Bodengo ma, con nostra sorpresa, abbiamo saputo che il pagamento del ticket inizia dal 1° maggio e quindi, dopo il caffè, siamo ripartiti seguendo la stradina asfaltata.
Lasciata quindi l’auto nei pressi dei pochi edifici di Donadivo(dove si trova anche un ristorante e si ha una vista eccezionale sul Piano di Chiavenna) abbiamo iniziato la nostra escursione.
L’itinerario di oggi si può dividere in quattro tratte:
Oggi abbiamo incrociato una giornata dal meteo fantastico, serena e calda, senza nemmeno un filo di vento, cosa strana se si pensa alla “bufera” di due giorni fa, scatenatasi anche nelle nostre zone.
L’itinerario, meglio descritto anche nelle foto successive, è stato di discreto impegno fisico, vuoi per la lunghezza della gita (portata a termine con un cammino effettivo di sette ore) e vuoi per il dislivello, oggi pari a circa 1250 m, ma anche per la presenza della neve per buona parte del percorso.
Si tratta di zone poco frequentate (abbiamo trovato solo una persona) e circondate da montagne poco note, ma comunque molto caratteristiche visto che anche qui si trovano dei bei nuclei di baite, molti dei quali abbandonati, dove si praticava la monticazione del bestiame; raro anche l’incontro con l’animale: oggi abbiamo visto un capriolo e trovate tracce di cervo.
Raggiunta Gordona (SS 36 e poi seguire le indicazioni per Chiavenna), ci siamo fermati come di consueto ad uno dei bar dove si può fare il biglietto per percorrere la strada che sale in Val Bodengo ma, con nostra sorpresa, abbiamo saputo che il pagamento del ticket inizia dal 1° maggio e quindi, dopo il caffè, siamo ripartiti seguendo la stradina asfaltata.
Lasciata quindi l’auto nei pressi dei pochi edifici di Donadivo(dove si trova anche un ristorante e si ha una vista eccezionale sul Piano di Chiavenna) abbiamo iniziato la nostra escursione.
L’itinerario di oggi si può dividere in quattro tratte:
1) Da Donadivo all’Alpe Orlo, seguendo la “Mulattiera del Benefattore”, una bella mulattiera abbastanza ripida. Volendo, ad Orlo si può arrivare anche in auto percorrendo una stradina dalle pendenze notevoli (meglio disporre di un fuoristrada).
2) Dall’Alpe Orlo all’Alpe Valle Dentro: lunghissimo traverso che entra in Val Pilotera e poi in Val Piodella, con pendenze non esagerate (nel primo tratto addirittura si scende un po’) e che si svolge prevalentemente nei boschi.
3) Dall’Alpe Valle Dentro al gradino roccioso dell’Alpe Lavorerio: tratto molto ripido che risale un bosco di larici, esposto verso sud e che normalmente dalla primavera si trova sgombro di neve.
4) Ultimo tratto verso l’Alpe Lavorerio: è la zona più panoramica dove si possono seguire anche gli itinerari verso altre mete; trattandosi di una conca molto estesa si può trovare neve fino a tarda primavera.
Nei pensieri di oggi c’era anche un possibile raggiungimento dell’Alpe Piodella (e magari anche dell’omonimo laghetto….), ma la presenza della neve e del ghiaccio, trovati già nel lungo traverso verso l’Alpe Valle di Fuori, hanno rallentato la nostra progressione e quindi queste belle mete rimarranno per una prossima uscita, magari in estate quando lo zaino è più leggero e le giornate sono più lunghe.Oggi abbiamo incrociato una giornata dal meteo fantastico, serena e calda, senza nemmeno un filo di vento, cosa strana se si pensa alla “bufera” di due giorni fa, scatenatasi anche nelle nostre zone.
L’itinerario, meglio descritto anche nelle foto successive, è stato di discreto impegno fisico, vuoi per la lunghezza della gita (portata a termine con un cammino effettivo di sette ore) e vuoi per il dislivello, oggi pari a circa 1250 m, ma anche per la presenza della neve per buona parte del percorso.
Si tratta di zone poco frequentate (abbiamo trovato solo una persona) e circondate da montagne poco note, ma comunque molto caratteristiche visto che anche qui si trovano dei bei nuclei di baite, molti dei quali abbandonati, dove si praticava la monticazione del bestiame; raro anche l’incontro con l’animale: oggi abbiamo visto un capriolo e trovate tracce di cervo.
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)