Cima di Piancra Bella (m.2383), due opposte realtà


Publiziert von Gabrio , 25. Juli 2021 um 05:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:21 Juli 2021
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo di Claro   CH-TI 
Zeitbedarf: 11:00
Aufstieg: 2160 m
Abstieg: 2160 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Cresciano
Kartennummer:CN 1293 1:25000


Il rado, splendido bosco di betulle, preannuncia l'ingresso in valle.
Ne sono consapevole e un po' lo temo. Al di là della svolta comincia l'abetaia.
Un tunnel che ingoia il sentiero risucchiando il viandante
nel suo verde intenso.
Ancora non lo vedo ma il suo richiamo è forte.
Sono tre giorni che aspetto, temendo questo momento.
Era solo ansia all'inizio, ora molto di più.
Il viaggio in auto fino a Cresciano è stato un incubo!
Traffico intenso, tensione crescente. Ho pure sbagliato percorso.
E poi le voci....
La sensazione di non essere solo, che ancora adesso provo, mi soffia addosso.
Quante volte mi sono voltato convinto di avere qualcuno alle spalle.
L'ansia continua mi solleva senza diventare leggero, e adesso sono qui...tentenno.
Mi accorgo di quanto stia diventando difficile lottare contro i tentacoli verdi,
prime avvisaglie del "selvatico" che mi aspetta oltre l'angolo.
Il suo alito si mescola con la paura di chi non lo sa affrontare.
Mai avuto troppi problemi ma adesso è una fatica!
Riprendere il cammino mi sembra l'inizio di un impegno troppo arduo
per la mia testa.
Come se non bastasse "GabrioFantasiaRicordi" mi saltellano intorno.
Il mio grado di sopportazione è aumentato ma qui è diverso.
Vorrei tornare indietro ma sarebbe una sconfitta dura da cancellare.
L'inizio della fine.
Un declino con la paura che inghiotte se stessa come una grande ruota nera.
Rompo gli indugi....

"Fino al Sasso Bianco" mi dico. "Poi si vedrà!"
Tanti percorsi "duri" li ho risolti così, ponendomi dei limiti "vicini".
Solo fino a quei cespugli.... Raggiungo quel sasso e poi basta.... Arrivo
alla bocchetta e alla fine mi ritrovo in vetta...funzionerà anche oggi?
Cammino ed entro nella pineta. Subito un altro ambiente.
Il silenzio, ronzio di un altro mondo, inorridisce gli scampoli di "civiltà"
che mi ritrovo appiccicati addosso.
Arrivo al Sasso Bianco indenne.
Rinfrancato penso a Ruscada, la raggiungo non molto dopo.
Il rumore di passi, le voci e i fruscii mi hanno seguito fin qui.
Destabilizzano un equilibrio fin troppo precario, una "X" in questa difficile giornata.
Mi sono voltato spesso per non vedere nulla, cosa sarà mai?
Sale fumo in una cascina nella parte bassa del Maggengo quasi abbandonato.
Qualcuno qui c'è e poi?
Tornerò solo contro tanti "IO" verdi che reclamano il loro spazio
per toglierlo a me?
Cerco forza e determinazione che non trovo.
Bevo alla fontana, neanche fosse una magica pozione...
Rialzo la testa per vedere davanti a me, più su,
1200 metri sopra la mia testa a solleticare il cielo, il mio obbiettivo di giornata.
La cima di Piancra Bella si eleva come un punto esclamativo!!
"Di qui non si sale!!" Sembrerebbe dire, cerco di non badarle e proseguo.


Mi avvicino sempre di più al luogo che temo maggiormente.
Poco prima di attraversare il torrente e giungere nei pressi dell'Alpe di Corott,
mi volto di scatto.
Con la coda dell'occhio ho visto qualcosa (qualcuno?), ma niente, non c'è nessuno.
Non si è ancora spento l'eco del suono (una voce?) che mi era parso di sentire,
quando Fantasia (nervosa quanto me) si fa viva con una tenue risatina.
Non le bado e proseguo oltre.
Attraverso il torrente e in breve vedo i pascoli abbandonati dell'Alpe.
Le baite di Corott sono nascoste alla mia vista.
Gli abeti le proteggono dagli sguardi indiscreti.
E' arrivato il momento di affrontare quel che più temo...
Abbandono il fondovalle per risalire un canale e trovare l'esile traccia,
inizio del sentiero per l'Alpe di Croslee.
Itinerario fatto tanti secoli fa, sono dubbioso!
"Sei sicuro sia giusto di qui?"  Sussurra intimorito Ricordi.
"Se non lo sai tu..."  Mi verrebbe da dirgli, ma sono troppo attento
 a mettere i piedi uno avanti all'altro.
Tutto così ripido...così selvaggio...ho la gola secca!
Poi alla fine, quando temevo di aver sbagliato, ecco l'inizio del sentiero!!
Mi riparo all'ombra di un abete. Mi culla con le sue fronde basse,
mi vede spaventato. Sa quanto lo amo, lui e i suoi tanti fratelli.
Ora mi proteggerano fino a Croslee.
Bevo e riparto. Risalgo con difficoltà il sentiero (quando si vede).
E' ripido, lascio degli ometti qua e là, penso al ritorno....
Dopo tanta fatica ecco il prato, la cascina.
Tanto bello il posto quanto orrenda la costruzione.
Mi sento sospeso sugli abissi come una nuvoletta pallida e spaurita.
Vapore acqueo che teme di essere frantumato da forti correnti calde.
Non riesco a fermarmi a lungo, la tensione mi brucia da due parti....
Dovrei riposare di più, ne avrei tanto bisogno, ma il "selvatico"
ancora una volta urla più forte.
Sono così spaventato da pensare che qualcuno stia veramente camminando con me:
la vecchia signora con la falce nera?
Una presenza costante da che ho lasciato il fondovalle.
Riprendere a salire mette a nudo la triste realtà:
sono stanco! Camminare ad un tratto diventa quasi impossibile.
Con la feroce determinazione di un tempo, trovata chissà dove,
riprendo a muovermi.
Mi domando per quanto, con il pensiero della discesa a mettermi ansia.
Arranco con il sole caldo che cuoce le mie ultime energie.
"Te l'avevo detto io! Te l'avevo detto io!" Si intromette Gabrio, insopportabile come sempre!!
"Andavi al bar degli anziani a giocare a carte. Nuove amicizie,
adesso eri felice!!"
Ripenso a chi, con la violenza, mi ha convinto a liberarlo.
Sono troppo debole, non reagisco.
Non si sa come ma arrivo al colletto.
Il pendio ovest della mia cima mi sfida a risalirlo.
Ripido fianco erboso con bassi cespugli vogliono nutrirsi con la mia fatica.
Si! Lo ricordo bene!!
Bevo e riparto ancora. Non penso neanche più al ritorno,
salire è diventata una questione di principio.
Arrivo al muretto di "terzo" che difende strenuamente la cima dagli intrusi.
Lo scalo con paura: sono in Vetta!!!

"Hai visto che roba!!"
Urlo di spavento. Quasi quasi piombo giù dalla parete nord.
Non è più possibile sbagliare, questa era una voce, non sono solo!!!
Mi volto di scatto, bianco in volto!
Poncione è davanti a me e mi guarda strano...
"Ma cosa ci fai tu qui?" Gli urlo più sorpreso che mai.
"Come cosa ci faccio qui?" Mi risponde lui.
"Mi hai invitato tu, ricordi? Mi sei venuto a prendere alla stazione di Bioggio.
Hai anche sbagliato strada.
Scusa ma con chi pensavi di aver camminato fino ad ora?"

Alzo il braccio destro facendolo ricadere a peso morto.
"Stavo scherzando, dai!" Gli rispondo imbarazzato.
"Allora si scende o no?"
Stavo per sedermi a riposare, tante emozioni in così poco tempo...
Senza aspettare la mia risposta prende e se ne va!
"Tutti di buon umore"  Mi dico sconsolato.
"Cosa ti aspettavi da lui" Interviene Gabrio.
"Non l'hai degnato di uno sguardo per tutto il percorso!"
Non riesco a crederci, sono confuso e imbarazzato, che pesci devo pigliare?
Sentivo i rumori senza vedere nessuno, ma cos'è successo?
Scendo dal ripido versante sud, passo sotto la verticale della cima.
Fantasia non ha ancora smesso di ridere, compassione? pietà? Cattiveria?
Ricordi, a rincarare la dose, scuote la testa disperato.
"Te l'avevo detto io! Te l'avevo detto io!" Insiste Gabrio con ferocia.
"Te l'avevo detto cosa?" Gli rispondo irritato!
"Demenza senile!!" Cantilena asciutto.
Insomma! Quando è troppo è troppo!!!
Metto con violenza lo zaino a terra.
Tolgo il superfluo, prendendo la mia bella pelle di orso.
Cacciatori in giro non ce n'è....la indosso!
Bruno, il magnifico orso bruno, riprende la discesa!
Senza guardare più nessuno scendo in valle, raggiungo l'auto.
Parto, arrivo a casa, apro la porta ed entro.
Mio figlio si volta e scoppia a ridere.
"Ma che kiska sei?" Mi dice e se ne va piegato in due.
"Parlare normale no, eh?" 
"Ma non eri tu che mi correvi incontro a braccia aperte?"
Ma lui è già tornato nel suo mondo virtuale.
Tolgo la pelle, vado in bagno e mi lavo.
E' stata una giornata dura, vado in camera e mi ficco sotto le lenzuola.

"Ma sei sicuro che sia andata proprio così?" Mi sussurra una vocina.
"Non mento mai quando dico le bugie" E' la mia risposta.
Domani è un altro giorno, mi giro sul fianco e mi addormento.


Poncione
Da Cresciano (m.265) si sale tramite sentiero e mulattiera a zigzag, con pendenza buona ma raramente faticosa, incrociando più volte la strada (asfaltata e sterrata) per i Monti di Maruso, proveniente da Claro. Si supera una zona di boulder e una falesia spittata con varie vie di salita, tramite una bella scala in pietra, come molte altre nelle valli del Ticino (soprattutto Bavona e Osogna) pervenendo dopo un tratto boscoso ai nuclei di Cavrì (m,700) e Sotarègn (m.937). Si entra nel solco della valle di Cresciano, dominato dalle pareti della Cima Cioltro, seguendo il corso del torrente sulla sinistra orografica con gradevoli traversi nel bosco, prima di giungere all'ampia spianata dei Monti di Ruscada (m.1191). Si prosegue oltre questi ultimi seguendo la rada bollatura CAS con un altro tratto nel bosco per poi uscire nuovamente allo scoperto, attraversato il torrente, poco prima dell'Alpe di Corott, che però non raggiungiamo deviando a sinistra per un evidente canale, che con strappo ripido ma nel complesso agevole porta sulle tracce di sentiero - non sempre evidenti - in direzione dell'Alpe di Croslee. Perlopiù con strappi ripidissimi in pineta e aggirando qualche bastione, aiutati da stinta bollatura rossa e fortunosi ometti, si raggiunge il Rifugio Alpe di Croslee (m.1967), caratteristico per il suo tetto verniciato rossoblu, cioè come la bandiera del Canton Ticino, e la croce bianca confederata. Splendida balconata panoramica sulla valle di Cresciano, abbracciata da cime stupende, tra le quali spicca ovviamente il Pizzo di Claro, manco a dirlo imponente anche da qui.
Si prosegue alle spalle della baita, dal quale ora un evidente sentiero, a tratti gradinato, sale a mezzacosta nel rado lariceto portando abbastanza in breve alla forcella (quotata m.2131 su CNS) che divide il Mottale dalla Cima di Piancra Bella, nostra meta odierna, che si erge con un impressionante muro erboso, quasi a sfidare le grandiose cime che l'attorniano a ogni lato. Non rimane, con calma e pazienza, che affrontare l'ostico "muro", invaso da ginepri e rododendri via via sempre più radi, toccando un primo muretto roccioso aggirabile su ambedue i lati e subito dopo il secondo, più alto ed impegnativo (II-III°) oltrechè parzialmente esposto, su roccia non bellissima. Lo si aggira a destra per placche e cenge erbose su un terreno che ricorda un pò il non lontano Torent Basso, o infilandosi in un breve canalino roccioso detritico (II°), che portano comunque all'aereo intaglio di cresta e all'esposta ma non difficile placca finale prima dell'uomo di vetta (m.2383). Panorama veramente "centrale" dentro un anfiteatro di cime che va dal Piz Magn al Torrone di Canee, ovviamente dominato dai torrentoni sul lato Osogna, dal Pizzo di Campedell che vigila su tre valli (Osogna, Cresciano e Calanca), al Torrone Rosso e il Pizzo di Claro.
Si ripercorre con cautela il tratto più impegnativo sino a discendere il "muro" e alla forcella, da cui ora si prende l'evidente sentiero a sinistra che con ampio giro e qualche saliscendi (due facili tratti attrezzati con corda fissa) porta dapprima al Rifugio Alpe di Perosa (m.1984), all'Alpe di Pontei (m.1696, bollatura CAS) e infine all'Alpe di Corott (m.1507), ove chiudiamo poco più avanti l'anello alto giungendo all'imbocco del canale di salita. Ridiscesi a Ruscada seguiamo ora il lato orografico destro della Valle di Cresciano tramite un bel sentiero in pineta che porta al curioso Sasso Bianco (m.1054), un'immensa e liscia placca sulle rive del torrente e presso varie pozze, ove è giocoforza rinfrescarsi un pò. Tramite un ponticello si ritorna sulla via di salita mattutina, ripercorsa fedelmente sino a Cresciano.
Bellissima e selvaggia salita di una cima "minore" (ma assai stoica) in una valle altrettanto selvaggia e semi-dimenticata. I monti e gli ex-alpeggi danno senso di una certa desolazione e la sensazione è che la frequentazione sia davvero minima. Grazie alla guida esperta di Gabrio, che conosce questi luoghi meglio delle proprie tasche, e alla sua bella... e Fantasiosa... proposta. ;)

NB. Cresciano-attacco canale Alpe di Corott T2 / Canale-Alpe di Croslee T3+ / Alpe di Croslee-Forcella m.2131 T2 / Forcella m.2131-Cima di Piancra Bella T5+ / Forcella m.2131-Alpe di Corott T3 / Alpe di Corott-Cresciano T2

Tourengänger: Poncione, Gabrio


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Kommentare (14)


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Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 08:25
"Salire è diventata una questione di principio"
Ho bene in mente
Ben tornato e complimenti per la sfacchinata wild

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 12:45
A parte il modo di esporre i miei report, si! Salire in cima è SEMPRE stata una questione di principio!!!

Vincere la paura e la fatica sono le componenti base di chiunque voglia fare questo tipo di escursionismo!!

Tante anni di lotte (fisiche ed interiori) mi hanno forgiato!!
Sono sulla via del declino...Qualche zampata però so ancora darla!!!

Grazie, alla prossima!!!!

igor hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 17:23
Ma se devo dire la.mia ognuno si esprime nel suo modo e mi sembra normale,ma non mi sembri tanto in declino anzi mi sembri mega in forma io ho un socio che ha 75 anni e fa ancora i 4000,tutti possono fare tutto e solo una questione di.mettersi dietro io tante volte non faccio un.metro altre faccio km l'importante è non perdere la voglia ....chiaro che ognuno pensa con la sua testa e poi è solo una mia opinione, cmq bel giro! Ciao

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 18:08
Mi ricordo cosa facevo e come a trent'anni...Tutta un'altra cosa!
Non sono mai stato un alpinista però...
Sono soprattutto i tempi di recupero ad esser diventati lunghissimi.
Poi ci si è messo pure il covid a mettermi(ci) i bastoni fra le ruote.
Alla mia età se perdi allenamento poi ci vogliono secoli a ritrovarlo.
La cosa più grave (l'ho detto nel report, alla mia maniera :-((( ...) è che ho perso la grinta per affrontare certi ambienti ostici.
Per questo ogni tanto bisogna rifarli.
La paura, se non riesci a controllarla, si impadronisce di chi la teme rendendolo schiavo.
Allora si che andare alla capanna Mara o al centro anziani
(senza offesa per chi lo fa, ovviamente) diventa l'unica scelta possibile!

Comunque bellissima Val di Cresciano!

Grazie del commento.
Ciao!

FrancescoR hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. August 2021 um 23:31
Bello ma jo mi accontento della hapanna Mara, e se in forze raggiungo persino il RIella!

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. August 2021 um 08:08
Dovresti fare il politico:
Mentire spudoratamente ti viene naturale come succede a loro!
:-))

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 18:17
Sappiamo che Gabrio è Fantasia, e in questo caso la fantasia ha superato la realtà....e io ancora ci ho creduto! che pollo....

Mi piace il ritmo incalzante di questo racconto, tiene sempre con il fiato sospeso…. :-)

Possibile che il suo “essere selvatico” gli abbia fatto dimenticare la compagnia di Emiliano?

E se avesse avuto con lui qualcuno non al suo pari, l’avrebbe perso strada facendo?

Forse risponderà : con i miei pari o nulla, non faccio mica il badante…..ognuno provvede a se!

Anche nelle foto del Post di Poncione “Sass Castel – Cima Se (m.2524) lo si vede sempre in fuga…distantissimo da Poncione e Froccolone, assorto nei suoi pensieri, come se non esistessero…

Emiliano ci riporta alla realtà: nessun inseguitore, solo un amico con il quale ha per giunta condiviso il viaggio in auto..

Per quanto è ben scritto (così come anche il post summenzionato), è degno di essere pubblicato su una di quelle “bibbie” che spesso si consultano: chiaro, puntuale e senza fronzoli….poi tra il dire e il fare….e gli tocca pure il compito di fotografo!

ciaooo

p.s.: la “guida” non si dimentica mai del cliente.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 23:04
Troppo gentile Emanuela. Ciao

Gabrio hat gesagt: Ti sbagli!
Gesendet am 26. Juli 2021 um 19:09
Non mi dimentico mai del (dei) clienti!!!!
Anche adesso che sono in una spedizione extraeuropea
(Sono al campo base di una cima complicatissima e rocciosa:
La nord-est del Pizzo Onda Tirreno!!!), non mi dimentico dei miei compagni di cordata.
Ciò nonostante non riesco a progredire....
La roccia è scivolosissima, quasi liquida oserei dire.
Faccio un metro e poi mi ritrovo daccapo!
Ho Messo anche degli spit che in poco me li ritrovo a due metri di distanza :-( !!
Non so che pesci pigliare (e si che ne vedo in giro tanti) !!!

E tanto per cambiare Fantasia Gabrio e Ricordi non mi sono di aiuto!!!

Come potrò mai fare?

Aiutami tu col tuo pragmatismo!!!!!

Ciao!!

numbers hat gesagt: Bravi!
Gesendet am 26. Juli 2021 um 20:54
Leggere i tuoi report è di per se gia' un'avventura.

Anche coraggio e paura, e la sfida di se stessi, van sempre tenuti allenati.

Ciao
Mario


Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 22:40
Hai perfettamente ragione!!
La paura bisogna farla spaventare così scappa via da noi!!!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2021 um 23:03
Basta darle le spalle e annullarla... cosa che in pochi oggi OSANO fare. ;)

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 27. Juli 2021 um 21:49
Bellissima galoppata lontano da luoghi affollati.
Bravi davvero.
Antonio.

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Juli 2021 um 22:51
Hai ragione!
A esclusione del Sasso Bianco (zona molto conosciuta e apprezzata in loco) non abbiamo incontrato anima viva.

Grazie!


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