Pizzo Straciugo (m 2712) e anello dalla Val Bognanco
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Classica escursione da Pizzanco a cui non c'é nulla da aggiungere. Niente più neve a salire alla Bocchetta di Campo, pochi campi innevati oltre. Lago di Campo in gran parte ghiacciato. Sulle cresta Sud per la vetta ancora neve ma si sale meglio a lato sull'erba. Neve invece sul traverso per andare a prendere la meno ripida cresta SW (noi ci siamo ramponati per un tratto), pulita fino in vetta.
Al ritorno per fare un bel anello, dal lago minore di Campo siamo scesi più o meno diretti (pendii molto ripidi, forse è meglio scendere lungo la traccia che parte dalla Bocchetta di Campo) fino all'Alpe Campo, dove parte la traccia per l'Alpe Agrosa (labile traccia dopo circa 30 m oltre le baite dell'Alpe Campo che poi si fa chiara al torrente). Da qui non seguire la traccia che taglia a mezzacosta sul lato opposto che tende a perdersi tra gli ontanelli ma abbassarsi verso il torrente dove si trova la traccia poco percorsa ma fortunatamente ben segnata. Il percorso è molto wild e merita veramente. Peccato che il ponte sul Bogna sia crollato!!! A inizio giugno le acqua sono impetuose e abbiamo dovuto guadare, con gli scarponi indossati per sicurezza, appena sopra, unico punto dove la corrente per quanto forte non ci trascinasse via. Insomma, un bel percorso, ma per via del pericoloso guado un giro sconsigliato. Oltrepassato il torrente Bogna si scende sempre sul lato idrografico sinistro sul sentiero non troppo evidente ma segnato fino a raggiungere l'opera di presa da dove il sentiero che rientra a Pizzanco diventa evidente.
Al ritorno per fare un bel anello, dal lago minore di Campo siamo scesi più o meno diretti (pendii molto ripidi, forse è meglio scendere lungo la traccia che parte dalla Bocchetta di Campo) fino all'Alpe Campo, dove parte la traccia per l'Alpe Agrosa (labile traccia dopo circa 30 m oltre le baite dell'Alpe Campo che poi si fa chiara al torrente). Da qui non seguire la traccia che taglia a mezzacosta sul lato opposto che tende a perdersi tra gli ontanelli ma abbassarsi verso il torrente dove si trova la traccia poco percorsa ma fortunatamente ben segnata. Il percorso è molto wild e merita veramente. Peccato che il ponte sul Bogna sia crollato!!! A inizio giugno le acqua sono impetuose e abbiamo dovuto guadare, con gli scarponi indossati per sicurezza, appena sopra, unico punto dove la corrente per quanto forte non ci trascinasse via. Insomma, un bel percorso, ma per via del pericoloso guado un giro sconsigliato. Oltrepassato il torrente Bogna si scende sempre sul lato idrografico sinistro sul sentiero non troppo evidente ma segnato fino a raggiungere l'opera di presa da dove il sentiero che rientra a Pizzanco diventa evidente.
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