Anello dell’Alpe Génor (1276 m)


Publiziert von siso , 8. Juni 2021 um 15:15.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 6 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Monte Generoso 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 611 m
Strecke:Camasciora (941 m) – Scudellate (910 m) – Roncaccio (980 m) – Roccolo Merì (970 m) – Alpe di Sella (1191 m) – Alpe Piana (1404 m) – Sostra Generoso (1380 m) – Alpe Génor (1320 m) – Génor, Tegnoo (1305 m) – Génor, Caseret (1300 m) – Alpe Nadigh (1295 m) – Roncapiano (975 m) – Camasciora (941 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Ostello di Scudellate.
Kartennummer:C.N.S. No. 1373 – Mendrisio - 1:25000; C.N.S. No. 1353 – Lugano - 1:25000; Carta escursionistica transfrontaliera Monte Generoso – 1:25000.

Prendendo spunto dalla giornata delle porte aperte al Roccolo Merì di Scudellate, mi organizzo per una passeggiata nella meravigliosa alta Valle di Muggio.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.35

Fine dell’escursione: ore 13.30

Temperatura alla partenza: 14°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3400 m

Pressione atmosferica, ore 12.00: 1018 hPa

Temperatura al rientro: 23,5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 5.34

Tramonto del sole: 21.11

 

Sveglia alle 7:00, partenza da casa alle 8:00, arrivo a Camasciora alle 8:28, dopo 17 km d’auto.

È una bella giornata estiva, leggermente ventilata, con una stupenda luce che promette delle interessanti foto.

Come noto, le possibilità di parcheggiare l’auto tra Scudellate e Roncapiano sono limitate, a maggior ragione di domenica; il posto migliore è poco prima dell’agglomerato di Camasciora, sul lato a monte della strada.

Alle 8:35 mi avvio, in discesa, in direzione di Scudellate, fino alle fontane, quindi imbocco il sentiero a monte del paese. In un quarto d’ora di cammino dal villaggio arrivo al roccolo, struttura che ho visitato innumerevoli volte, ma che ho sempre trovato chiusa. Fabio, la guida odierna, sta ripulendo l’interno poi spiegherà agli avventori il funzionamento del roccolo, usato nel passato per catturare gli uccelli di passo tramite delle reti tese tra gli alberi disposti attorno alla torre in muratura. Risalgo i tre piani del casello allestiti con l’arredamento e le attrezzature caratteristiche di questa uccellanda.

Gli uccelli di passo si fermavano nel piano, attirati dal canto di uccelli in gabbia, poi il cacciatore lanciava lo spauracchio e i volatili, nel tentativo di scappare, finivano catturati nelle maglie della rete.

Alle dieci riprendo il cammino lungo il cosiddetto “Sentiero delle guardie”, ai bordi del quale posso ammirare una spettacolare fioritura di peonia (Paeonia officinalis) e asfodelo (Asphodelus albus). Non credo che in Svizzera ci siamo altri luoghi in cui questi due fiori mediterranei appaiano contemporaneamente come qui nei pressi dell’Alpe di Sella (1191 m).
 

                                                     Paeonia officinalis

L’ombra dei faggi e la brezza attenuano la fatica, tant’è vero che in meno di mezz’ora dal roccolo, soste fotografiche comprese, pervengo all’Alpe Piana (1404 m).

L’orizzonte si apre; la conca dell’Alpe Monte Generoso è un piacere per gli occhi. Dal moderno ristorante scendono delle note musicali e dai crinali le voci dei numerosi escursionisti rimbalzano su tutto l’alpeggio. Cerco un sentiero secondario che mi porta alla Sostra Generoso (1380 m), una stalla aperta, di uso comunitario, costruita con i contributi dei proprietari degli alpeggi del versante meridionale del Monte Generoso, utilizzata per il ricovero del bestiame in caso di temporali, ma anche per la mungitura. Nella pace di questo luogo mi gusto il panino e osservo le torri di spietramento, degli “omoni di pietra” creati dai contadini per ripulire e rendere più produttivo il pascolo e per non sbrecciare il filo delle falci.

All’Alpe Génor (1276 m) Marco non c’è. Lo storico caricatore di questo bellissimo alpeggio forse non sale più. Vi saliva da metà maggio fino a San Martino; in alcuni periodi a Génor la famiglia Cereghetti riusciva a produrre anche un quintale di formaggini alla settimana.   

Alla vicina Alpe Nadigh (1295 m) le capre sono presenti, circa una ventina, e c’è pure Rita, seduta meditabonda su una sedia all’esterno.

Nella parte bassa, al limite del bosco, il prato è invaso dal Porraccio (Asphodelus albus) in piena fioritura. Sembrerebbe quasi un segno del destino per questi pascoli.

I fiori dell’asfodelo venivano utilizzati per adornare le tombe. Per gli Antichi Greci, il regno dei morti era ricoperto di asfodeli. Secondo quanto descritto da Omero nell’Odissea, i defunti si aggirano su prati di asfodelo.

Nel frattempo la temperatura dell’aria si è notevolmente alzata. Fa molto caldo: la fontana di Roncapiano è presa d’assalto dai ciclisti giunti al capolinea e dagli escursionisti che si avviano a quest’ora sul sentiero del Monte Generoso.

Gli ultimi cinque minuti di cammino si svolgono sulla strada asfaltata, fino a Camasciora, dove chiudo l’anello dopo quasi cinque ore di una stupenda passeggiata.

 

L’alta Valle di Muggio offre dei paesaggi incantevoli in tutte le stagioni. Il bel tempo, l’aria limpida e la notevole fioritura di fine primavera conferiscono alla gita una valenza particolare. I numerosi escursionisti che oggi hanno percorso i sentieri della valle confermano il fascino che questa montagna esercita generosa sugli amanti della natura.

 

Tempo totale: 4 h 55 min

Tempi parziali

Camasciora (941 m) – Roccolo Merì (1276 m): 30 min

Roccolo Merì (1276 m) Sostra Generoso (1380 m): 35 min

Sostra Generoso (1380 m) – Alpe Nadigh (1295 m): 28 min

Alpe Nadigh (1295 m) – Camasciora (941 m): 40 min

Dislivello in salita: 611 m

Sviluppo complessivo: 7,4 km

Quota massima: 1435 m

Quota minima: 910 m

Difficoltà: T2+

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

Tourengänger: siso


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