Monte Generoso - anello da Roncapiano

Dopo un lungo periodo di sosta – praticamente abbiano saltato tutto l’inverno – finalmente riusciamo a programmare una uscita che gioco forza non potrà essere troppo impegnativa considerate le nostre pessime condizioni di forma. In un periodo caratterizzato da precipitazioni pressoché assenti approfittiamo di una delle tante giornate di sole per una uscita che è da considerare un classico: la vetta del monte Generoso.
 
Decidiamo di affrontare la salita da Roncapiano da dove eravamo già saliti in una bella giornata di fine dicembre 2011 e dove ora dovremmo procedere lungo la via che è stata utilizzata per il trasporto del materiale utilizzato nei lavori di costruzione del rifugio Fiore di Pietra che caratterizza la sommità del Generoso.
 
Lasciamo l’auto ai bordi della strada nei pressi delle case di Camasciora e ci incamminiamo quando sono le 9.45. La giornata è già ben soleggiata, con un cielo sgombro da nubi fa già caldino. In circa cinque minuti raggiungiamo l’abitato di Roncapiano dove termina la strada asfaltata e inizia il sentiero. Non troviamo particolari differenze rispetto al tracciato che avevamo percorso tempo addietro. Anzi, laddove sono presenti alcuni tratti ricavati dalla zona di passaggio della teleferica utilizzata per i lavori a monte, preferiamo proseguire lungo il vecchio sentiero che ci evita di procedere su terreno dissestato e ripido. Raggiungiamo l’alpe Nadigh, posta a mt. 1.290, quando sono le 10.35 e visitiamo una delle caratteristiche nevere presenti nella zona. Proseguiamo ulteriormente per arrivare in località La Piana quando sono le 11 dove facciamo una sosta di una decina di minuti. Dobbiamo ora affrontare un tratto ripido che sale lungo la spalla orientale della montagna. Nella vallata sottostante è ben visibile il caratteristico abitato di Erbonne. La stanchezza inizia a farsi sentire e le soste sono frequenti. In una di queste pause mentre osserviamo una persona che sale speditamente il pendio sottostante riusciamo ad ammirare tre splendide esemplari di cervo che spaventate dall’avvicinarsi dell’escursionista in un attimo spariscono dalla nostra vista trovando riparo nella vicina boscaglia. Raggiungiamo alle 11.35 la garitta confinale, dove termina il tratto ripido, e finalmente tiriamo il fiato. Non ci resta che da percorrere l’ultimo tratto quasi in piano e l’ultima rampa per arrivare in vetta al Generoso quando sono le 11.55. Abbiamo camminato per 1h30m, fatto soste per circa 40m ed abbiamo percorso 3,8 km. C’è tantissima gente oggi in vetta, pure troppa per i nostri gusti. E pensare che non è ancora ripreso il servizio ferroviario che consente di arrivare al rifugio – cento metri sotto la vetta – con il trenino a cremagliera. Altrimenti avremmo visto anche qualcuno arrivare quassù con le ciabatte. Tra gli schiamazzi dei proprietari di cani che sono più fastidiosi dei loro amabili amici a quattro zampe resistiamo per una buona mezzora prima di spostarci e fermarci per la nostra pausa pranzo su un prato con vista direttamente sul rifugio. Anche il rifugio è ancora chiuso – riaprirà il prossimo weekend – ma il terrazzo è pieno di persone che sostano per il pranzo e per crogiolarsi un po’ al sole. Sempre bella la vista sulle anse del Ceresio e sulle montagne vicine e in lontananza. Oggi ci siamo sbizzarriti a cercare di dare un nome a molte delle cime visibili. Sulla pianura padana c’è una vasta zona di foschia che oggi non ci consente di distinguere lo skyline di Milano. Terminato il pranzo alle 13.40 ci incamminiamo per scendere al vicino rifugio “fiore di pietra” che visto da sotto è proprio imponente. Ci portiamo poi presso il belvedere che è posto dalla parte opposta rispetto alla sommità della montagna dove sostiamo qualche minuto. Alle 14.30 riprendiamo il cammino per iniziare la discesa. Imbocchiamo il largo sentiero – questo si che è stato sistemato durante i lavori per la ricostruzione del rifugio – che scende in direzione Bellavista passando sotto il muraglione dove passa il tracciato del treno. Dopo una ventina di minuti abbandoniamo la comoda sterrata quando arriviamo al bivio che riporta le indicazioni per l’alpe Nadigh. Il sentiero taglia proprio i prati che caratterizzano, anche da lontano, l’ampia conca del Generoso. Il terreno è proprio secco e polveroso a causa della scarsità di precipitazioni invernali. Transitiamo dalle costruzioni – alcune ben ristrutturate – dell’alpe Genor ed alle 15.30 chiudiamo l’anello raggiungendo l’alpe Nadigh. Qui sostiamo una quindicina di minuti al sole prima di riprendere il cammino e ripercorrere a ritroso il percorso mattutino. Arriviamo così a Roncapiano quando sono le 16.15 e dopo esserci rinfrescati alla fontana nella piazza di giro in 10 minuti raggiungiamo la nostra auto.
 
Sempre bello il Generoso con una tal varietà di tracciati che consentono a tutti di poter raggiungerne la sommità in base alle proprie capacità e di fare divagazioni in funzione del tempo a disposizione. Anche oggi siamo rimasti soddisfatti.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 9,9;
Tempo marcia: 3h35m;
Tempo sosta: 3h05m;
Ascesa: mt. 800 circa;
Velocità media in marcia: 2,8 km/h;
Velocità media totale: 1,5 km/h.