Cima di Sassalto (1615 m)
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Passeggiata, con partenza da Camásciora, lungo il versante meridionale del Monte Generoso, parzialmente innevato, fino alla panoramica Cima di Sassalto.
Inizio dell’escursione: ore 8.45
Fine dell’escursione: ore 13.05
Temperatura alla partenza: 0°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1200 m
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa
Temperatura al rientro: 7°C
Velocità media del vento: 15 km/h
Sorgere del sole: 8.04
Tramonto del sole: 16.44
Sveglia alle 6:50, partenza da casa alle 7:55, arrivo a Camasciora alle 8:25, dopo 17,0 km d’auto.
Parcheggiata l’auto sul lato a monte della stradina, mi incammino, infreddolito, verso Roncapiano (975 m), il villaggio più elevato della Valle di Muggio.
Dalla piazzetta del paesino imbocco il sentiero che in pochi metri mi porta sul ripidissimo versante prativo rivolto ad est. Immediatamente immagino la fatica dei falciatori su questo pendio dalle pendenze assurde.
Raggiunto il crinale in zona Costa il fondo diventa sassoso, poco agevole. Accantono l’idea di una possibile discesa con la bici lungo questo itinerario.
A circa 1190 m di quota arrivo al bivio per Nadigh; tiro dritto in direzione dell’Alpe Génor (1276 m), insediamento suddiviso in quattro complessi, che apprezzo molto e che visito più volte all’anno. Nel prato sottostante l’alpeggio pascolano tre camosci, che pur osservando il mio spostamento continuano a brucare l’erba secca.
A partire da Génor Caseret (1300 m) la copertura nevosa diventa completa. La neve, compatta e portante, mi facilita la salita e rende ancora più piacevole il paesaggio. Dopo una breve pausa alla Sostra Generoso (1380 m), una stalla aperta, di uso comunitario, costruita con i contributi dei proprietari degli alpeggi del versante meridionale del Monte Generoso, utilizzata per il ricovero del bestiame in caso di temporali, ma anche per la mungitura, riprendo il cammino seguendo una vecchia traccia di sci che punta alla garitta di cemento del Mottone della Piana (1590 m). La luce è bellissima, lo sguardo si protende fino alle Grigne. Raggiunto il crinale il vento diventa sostenuto, tuttavia non è particolarmente fastidioso.

Vedo numerosi escursionisti, provenienti da tutte le parti, che convergono verso il Fiore di Pietra, la vetta del Generoso o il Baraghetto.
I gruppetti osservano il grandioso panorama e piazzano delle frasi smozzicate, intercalate da esclamazioni di estasi contemplativa.
Mi allontano e mi dirigo verso la Cima di Sassalto (1614 m), caratterizzata dalle antenne radio-tevesivive: è la mia meta odierna. Da questo punto si può osservare il Golfo di Lugano e si ha una bella prospettiva della vetta del Monte Generoso.
Per la discesa scelgo il percorso che tocca l’Alpe Piana (1406 m) e l’Alpe Nadigh (1295 m), forse il più bel nucleo in pietra del Generoso, che fino agli anni Quaranta del XX secolo ospitava quattro famiglie di Roncapiano.
Bella passeggiata di quattro ore e venti minuti sul versante meridionale del Monte Generoso, in un soleggiato giorno di Santo Stefano.
Tempo totale: 4 h 20 min
Tempo di salita: 2 h 20 min
Tempi parziali
Camasciora (941 m) – Alpe Génor (1276 m): 50 min
Alpe Génor (1276 m) – Génor, Caseret (1300 m): 10 min
Génor, Caseret (1300 m) – Mottone della Piana (1590 m): 45 min
Mottone della Piana (1590 m) – Cima di Sassalto (1614 m): 25 min
Dislivello in salita: 675 m
Sviluppo complessivo: 8,4 km
Quota massima: 1615 m
Quota minima: 941 m
Difficoltà: T2
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

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