Bassa Valgrande: anello di Corte Buè -888 mt- (da Ruspesso).
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Bella gita in Bassa Valgrande, condivisa con Panoramix. Tutto nasce da un reciproco scambio di informazioni su alcune cime della zona e il loro stato di innevamento dopo l'anomalo colpo di coda invernale. Quindi, sfruttando un giorno di ferie, propongo un giro per alpeggi abbandonati che si affacciano sulle più note cime della valle, all'interno del Parco Nazionale, che delimitano la Riserva Integrale.
Lasciamo l'auto all'Alpe Ruspesso 950 mt, termine strada, una larga carrareccia ci conduce al Rifugio Fantoli 1000 mt. Notiamo i segnavia escursionistici per il Monte Faie', nostra prima tappa e punto d'osservazione. Durante il tragitto evitiamo la deviazione per l'Alpe Caseracce, e rimontando il bosco di faggi giungiamo in cima al Monte Faie' 1352 mt.
Proseguiamo verso l'Alpe Pianezza 1273 mt, dove si trova un casolare in stato di abbandono (sembrerebbe), nel mezzo di un ampia prateria. Dopo pochi minuti arriviamo alla Colma di Vercio 1255 mt, crocevia di sentieri, situata in posizione panoramica. Da questo punto si snoda il sentiero per la Cima Corte Lorenzo, quello che proviene dall'Alpe Caseracce che avevamo in precedenza evitato, il nostro che prosegue a Corte Buè e gli itinerari che provengono da Bracchio e Vercio. Notevole il colpo d'occhio sui basamenti in cemento che sostenevano i piloni, ovvero i resti della vecchia teleferica che collegava: Mergozzo a Orfalecchio.
L'itinerario prosegue, all'interno del bosco, ambienti chiusi che non lasciano spazi a visuali sulla valle. Camminando in costa, il sentiero segue trasversalmente tutte le pieghe della dorsale. Poco prima di scendere l'ultimo tratto, sostiamo brevemente nei pressi di una apertura panoramica dove possiamo ammirare verso il basso Corte Buè, inghiottito da un verde effervescente e rigoglioso, ben custodito sotto gli occhi del inconfondibile Pedùm.
A Corte Buè 888 mt, è presente il piccolo ma funzionale Bivacco Serena, le altre baite sono ormai in stato di evidente abbandono, alcune invece, sono state riattate. La favolosa prateria in cui è adagiata Corte Buè, merita una sosta, l'ambiente ha un fascino unico e il silenzio regala momenti di pace interiore.
Dopo la sosta a Corte Buè, di nuovo in cammino seguendo il segnavia per Bignugno (senza giungervi). Arriviamo al bivio che scende a Ponte Velina, lo evitiamo e andiamo oltre. L'itinerario s'immette sulla "Strà di Vacch", un'antica mulattiera gradinata. Arriviamo ad un'altro bivio che indica l'Alpe Basseno, nostra prossima tappa. Siccome l'Alpe Scellina Superiore 775 mt, e' nei paraggi (10 minuti dal bivio), ci allunghiamo e visitiamo anche quest'alpeggio ormai in preda alla vegetazione selvaggia. Dopo la visita, torniamo al bivio, ci attende un breve ma ripido strappo su ampia dorsale, in modo tale da raggiungere l'Alpe Basseno 870 mt, un'altro stupendo balcone panoramico affacciato sulla valle.
Di nuovo in marcia, dopo la lunga pausa, prendiamo quota rimontando la boscosa dorsale, raggiungiamo le baite dell'Alpe Ompio 990 mt, by-passando il Rifugio Fantoli e chiudiamo all'Alpe Ruspesso il nostro giro ad anello.
NOTE: Sentieri segnalati, ben posizionati i cartelli escursionistici e gli ometti nei punti più critici. Escursione che non presenta grosse difficoltà d'orientamento anche se è sempre meglio non distrarsi in questi boschi.
Vista da: Panoramix.
Lasciamo l'auto all'Alpe Ruspesso 950 mt, termine strada, una larga carrareccia ci conduce al Rifugio Fantoli 1000 mt. Notiamo i segnavia escursionistici per il Monte Faie', nostra prima tappa e punto d'osservazione. Durante il tragitto evitiamo la deviazione per l'Alpe Caseracce, e rimontando il bosco di faggi giungiamo in cima al Monte Faie' 1352 mt.
Proseguiamo verso l'Alpe Pianezza 1273 mt, dove si trova un casolare in stato di abbandono (sembrerebbe), nel mezzo di un ampia prateria. Dopo pochi minuti arriviamo alla Colma di Vercio 1255 mt, crocevia di sentieri, situata in posizione panoramica. Da questo punto si snoda il sentiero per la Cima Corte Lorenzo, quello che proviene dall'Alpe Caseracce che avevamo in precedenza evitato, il nostro che prosegue a Corte Buè e gli itinerari che provengono da Bracchio e Vercio. Notevole il colpo d'occhio sui basamenti in cemento che sostenevano i piloni, ovvero i resti della vecchia teleferica che collegava: Mergozzo a Orfalecchio.
L'itinerario prosegue, all'interno del bosco, ambienti chiusi che non lasciano spazi a visuali sulla valle. Camminando in costa, il sentiero segue trasversalmente tutte le pieghe della dorsale. Poco prima di scendere l'ultimo tratto, sostiamo brevemente nei pressi di una apertura panoramica dove possiamo ammirare verso il basso Corte Buè, inghiottito da un verde effervescente e rigoglioso, ben custodito sotto gli occhi del inconfondibile Pedùm.
A Corte Buè 888 mt, è presente il piccolo ma funzionale Bivacco Serena, le altre baite sono ormai in stato di evidente abbandono, alcune invece, sono state riattate. La favolosa prateria in cui è adagiata Corte Buè, merita una sosta, l'ambiente ha un fascino unico e il silenzio regala momenti di pace interiore.
Dopo la sosta a Corte Buè, di nuovo in cammino seguendo il segnavia per Bignugno (senza giungervi). Arriviamo al bivio che scende a Ponte Velina, lo evitiamo e andiamo oltre. L'itinerario s'immette sulla "Strà di Vacch", un'antica mulattiera gradinata. Arriviamo ad un'altro bivio che indica l'Alpe Basseno, nostra prossima tappa. Siccome l'Alpe Scellina Superiore 775 mt, e' nei paraggi (10 minuti dal bivio), ci allunghiamo e visitiamo anche quest'alpeggio ormai in preda alla vegetazione selvaggia. Dopo la visita, torniamo al bivio, ci attende un breve ma ripido strappo su ampia dorsale, in modo tale da raggiungere l'Alpe Basseno 870 mt, un'altro stupendo balcone panoramico affacciato sulla valle.
Di nuovo in marcia, dopo la lunga pausa, prendiamo quota rimontando la boscosa dorsale, raggiungiamo le baite dell'Alpe Ompio 990 mt, by-passando il Rifugio Fantoli e chiudiamo all'Alpe Ruspesso il nostro giro ad anello.
NOTE: Sentieri segnalati, ben posizionati i cartelli escursionistici e gli ometti nei punti più critici. Escursione che non presenta grosse difficoltà d'orientamento anche se è sempre meglio non distrarsi in questi boschi.
Vista da: Panoramix.
Sempre interessante girare in Val Grande e anche questa occasione lo conferma.
Scegliere un senso di percorrenza orario permette, una volta giunti a Corte Bue', di decidere l' ampiezza dell' itinerario; inoltre salendo subito sul Faie' si guadagna la vista verso il Rosa (in realta' oggi le poche nuvole presenti hanno gia' coperto buona parte
dei 4000).
Gli alpeggi visitati appaiono, salvo poche eccezioni, piuttosto cadenti con intorno vegetazione incolta: sorprende quindi anche solo trovare un prato falciato da poco o comunque ben tenuto.
Non solo penso di tornare da queste parti ma mi auguro di poterlo fare tornare con piu' ore a disposizione (se non addirittura giorni ...)
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Kommentare (8)