Monte Legnone, escursione botanica.

Stamane decido di andare a fare un'escursione al Monte Legnone con l'intento di verificare se le Peonie siano fiorite. Raggiungo la Rasa, attraverso il paese e quindi la Strada provinciale per salire poi in via Monte Legnone, dapprima asfaltata ma che, ben presto, diviene una carrareccia a rizzata , passo dinanzi a Ca' Legnun e poco più avanti, superato un impluvio, ecco sulla destra, segnalato da un ometto e da un bollo rosso, l'inizio del sentiero che risale la Costa d'Avign sul versante meridionale del Monte Legnone per giungere a pochi metri dalla vetta.
Inizio la salita, subito erta, il sentiero è evidentemente poco percorso ma ottimamente segnalato da ometti e bolli rossi, impossibile perdersi.
Arrivo in vetta, cerco invano le Peonie, vi sono delle foglie, qualche bocciolo ma per i fiori è ancora presto evidentemente. la primavera comunque sta avanzando, rispetto a due settimane fa si vedono molti più fiori e stamane lungo il tratto che porta a la Rasa il concerto degli uccelli era fantastico.
Scendo dalla "normale" e raggiungo il "Rifugio" e quindi, usufruendo dei vari sentieri, la statua del "Vittorioso".
Poco sotto incontro Roberto e Barbara, breve sosta e poi riparto, scavalco la recinzione del Villaggio Cagnola, (non capisco perché tengano chiuso il cancelletto d'ingresso visto che dal lato montano e dai lati si accede senza probklemi), attraverso la Strada provinciale.
Ho abbandonato l'idea di salire al Chiusarella per il Sentiero del Des, farei troppo tardi, così mi accontento di salire all'ex Cava Donati per vedere se c'è qualche fioritura particolare, a parte le bacche rosse del  Cotoneaster horizontalis però non vi è nulla di colorato. Ripasso da la Rasa e poi raggiungo il crinale del Roccolo per scendere poi sulla Strada militare e rientrare a casa facendo una breve deviazione per la pineta di via del Giglio.

Partito sperando di ammirare le Peonie che invece non sono ancora fiorite mi sono consolato con la fioritura di decine di altri fiori. Il Legnone, cosiccome il Chiusarella, è un vero scrigno di biodiversità.