Monte Legnone da Brinzio

Anche oggi riesco a ritagliarmi un paio d'ore per "esplorare" le montagne di casa.
Parto senza ben avere in mente cosa fare, raggiungo la Rasa e quindi la Motta Rossa, attraverso la Strada Provinciale ed imbocco il sentiero 10 per Brinzio, poco più avanti però noto un bel tratturo che si alza alla sinistra, chiaramente decido di seguirlo e, come prevedibile dopo poche centinaia di metri questo diviene un sentiero e poi ogni traccia scompare, a dire il vero qualche orma c'è ma con ogni probabilità sono di animali, sento un rumore, guardo su e vedo infatti due caprioli che si allontanano.
La pendenza è notevole, l'aderenza scarsa per cui decido di perdere il dislivello guadagnato e, attaccandomi agli alberi, ridiscendere rapidamente al sentiero 10, Corro in direzione di Brinzio, mi fermo sulle sponde del laghetto per fare una foto e poi, è un vizio, vedo un altro tratturo che sale sul versante del Legnone e che naturalmente seguo, poco dopo arrivo ad un bivio e decido di prendere a sinistra, sono dentro ad un valloncello che si rivela essere intriso d'acqua, ne esco e risalgo il pendio a fianco, correre qui fra pendenza e vegetazione è piuttosto difficile. Arrivo ad un pianoro dove convergono vari sentieri, uno vale l'altro a questo punto per cui seguo quello al centro che, manco a dirlo, dopo un po' scompare. A questo punto sono un po' scoraggiato per cui mi risolvo a salire diritto per la verticale e raggiungere la dorsale: senz'altro sarà più semplice. Dieci minuti di passione, d'altronde siamo in Quaresima, e con la lingua che tocca le ginocchia arrivo sullo spartiacque. Come previsto c'è una bella traccia che presto confluisce nel sentiero che da Brinzio arriva al Passo Varrò. Posso riprendere a correre, arrivo al passo, da qui, se fossi ragionevole, potrei scendere alla Rasa e tornare verso casa ma, visto che mi faccio guidare molto più dai sentimenti che dai ragionamenti, mi viene la curiosità di verificare se le peonie del Legnone siano già spuntate, poi c'è anche da dire che oggi non ho ancora visto un panorama: sempre in mezzo al bosco. Vabbè, manco a dirlo, saliamo in vetta al Monte Legnone! Da questo versante poi sono sempre solo sceso.
Le peonie latitano ancora ma, in compenso, è iniziata la fioritura della Polygala falso bosso, uno dei fiori che preferisco.
Breve sosta per qualche foto sulla cima, fra qualche anno se il Parco del Campo dei Fiori non si decide a tagliare gli alberi anche da qui, come dalla Martica, non si potrà più vedere nulla.
Ora non mi resta che scendere, raggiungo il Rifugio e poi seguo la strada sterrata per scendere a valle, tutti i cancelli sono chiusi e mi tocca scavalcare per uscire, fortunatamente la recinzione del Villaggio Cagnola è bassa e facilmente superabile.
Di nuovo sul sentiero 10 raggiungo e attraverso la Rasa e poi salgo al Roccolo, un breve tratto della Strada Militare, il taglio sotto ai Mirti e sono di nuovo a Bregazzana. Oggi vale la pena di ammirare i due grandi ciliegi in fiore dal piazzale della chiesa.

Non conoscendo assolutamente i sentieri attorno a Brinzio mi sono perso varie volte perchè, al di fuori di quelli segnalati, pare che la percorrenza sia scarsa se non inesistente per cui molti tracciati sono scomparsi. Tornerò in zona per "esplorare" altri percorsi.
Difficoltà: T2 anche se molti tratti sono stati di assoluto "ravanamento".