Monte Legnone da Bregazzana
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Stasera riesco a ritagliarmi un paio d'ore per andare a correre. Sono un po' stufo di salire sempre al Chiusarella per cui decido per un nuovo giro. Parto da Bregazzana, prendo la Strada Militare della Martica ma dopo meno di un chilometro devio a sinistra e mi abbasso per traversare la passerella sul torrente che attraversa la Val Boscaccia, uno dei tanti ruscelli tributari dell'Olona, risalgo l'altro versante e poi mi dirigo verso la Rasa passando per la Cascina Montallegro. Il bosco è ancora spoglio ma primule, scille ed epatiche sono in piena fioritura e donano un magnifico tocco di colore al sottobosco grigio.
Attraverso il nucleo de la Rasa dirigendomi verso la Motta Rossa ma deviando poco prima per traversare la strada provinciale ed imboccare il cancello del Villaggio Cagnola. I sentieri che salgono sono in parte sbarrati per cui decido di seguire integralmente la strada che sale al cosiddetto Rifugio. È un bel percorso, completamente corribile che sale con numerosi tornanti ed offre in successione panorami sempre più ampi. Anche qui il sottobosco è tappezzato di viola e di giallo chiaro. Arrivo al Rifugio dove il panorama si apre veso Nord ed il Lago Maggiore con le montagne innevate tutt'intorno. Un paio di foto e riparto in direzione della cima del Monte Legnone, la strada sterrata diviene ora uno stretto sentiero che corre ora a destra ora a sinistra della cresta di collegamento per poi salire con qualche tornante il versante orientale del Legnone.
Arrivo in vetta, mi guardo intorno per vedere se vi è traccia delle peonie che qui normalmente fioriscono ma è evidentemente ancora troppo presto. Scatto qualche foto e riparto in direzione del Passo Varrò, il sentiero è ripido ed ingombro di foglie di faggio, occorre un po' di attenzione perchè non si sa dove il piede va a poggiare.
Dal Passo Varrò prendo la bellissima mulattiera per la Rasa, tranne il primo tratto, ingombro delle onnipresenti foglie di faggio, anche questa offre la possibilità di correre senza pensieri. Raggiungo via delle Sorgenti, riattraverso la strada statale e passo accanto alla chiesa di San Gottardo, poi imbocco la pista che mi condurrebbe a Robarello se non decidessi di deviare a sinistra per salire al Roccolo e da lì raggiungere di nuovo la Strada Militare della Martica. Passo sotto ai Mirti e sbuco di fronte alla chiesa di San Sebastiano a Bregazzana.
Bel giro lungo ma con dislivello limitato. Il Legnone si conferma una bellissima montagna anche se da il meglio in stagione più avanzata quando i suoi versanti si ricoprono di dittamo ed iris germanica e sotto la vetta fioriscono le peonie.
Difficoltà: perlopiù T1, si percorrono strade e mulattiere. T2 il tratto fra il Rifugio e il Passo Varrò passando dalla cima del Monte Legnone.
Attraverso il nucleo de la Rasa dirigendomi verso la Motta Rossa ma deviando poco prima per traversare la strada provinciale ed imboccare il cancello del Villaggio Cagnola. I sentieri che salgono sono in parte sbarrati per cui decido di seguire integralmente la strada che sale al cosiddetto Rifugio. È un bel percorso, completamente corribile che sale con numerosi tornanti ed offre in successione panorami sempre più ampi. Anche qui il sottobosco è tappezzato di viola e di giallo chiaro. Arrivo al Rifugio dove il panorama si apre veso Nord ed il Lago Maggiore con le montagne innevate tutt'intorno. Un paio di foto e riparto in direzione della cima del Monte Legnone, la strada sterrata diviene ora uno stretto sentiero che corre ora a destra ora a sinistra della cresta di collegamento per poi salire con qualche tornante il versante orientale del Legnone.
Arrivo in vetta, mi guardo intorno per vedere se vi è traccia delle peonie che qui normalmente fioriscono ma è evidentemente ancora troppo presto. Scatto qualche foto e riparto in direzione del Passo Varrò, il sentiero è ripido ed ingombro di foglie di faggio, occorre un po' di attenzione perchè non si sa dove il piede va a poggiare.
Dal Passo Varrò prendo la bellissima mulattiera per la Rasa, tranne il primo tratto, ingombro delle onnipresenti foglie di faggio, anche questa offre la possibilità di correre senza pensieri. Raggiungo via delle Sorgenti, riattraverso la strada statale e passo accanto alla chiesa di San Gottardo, poi imbocco la pista che mi condurrebbe a Robarello se non decidessi di deviare a sinistra per salire al Roccolo e da lì raggiungere di nuovo la Strada Militare della Martica. Passo sotto ai Mirti e sbuco di fronte alla chiesa di San Sebastiano a Bregazzana.
Bel giro lungo ma con dislivello limitato. Il Legnone si conferma una bellissima montagna anche se da il meglio in stagione più avanzata quando i suoi versanti si ricoprono di dittamo ed iris germanica e sotto la vetta fioriscono le peonie.
Difficoltà: perlopiù T1, si percorrono strade e mulattiere. T2 il tratto fra il Rifugio e il Passo Varrò passando dalla cima del Monte Legnone.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
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